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COME IL CERVELLO COOPERA CON IL SISTEMA IMMUNITARIO E LE CELLULE STAMINALI

E' recente la notizia che "Il cervello gioca in difesa - Storie di cellule che pensano", libro scritto dal neurologo Gianvito Martino e pubblicato da Mondadori Education, si è classificato primo al Premio Nazionale di divulgazione scientifica, istituito dall'Associazione Italiana del Libro con il patrocinio del CNR e delle biblioteche di Roma.

Il libro, definibile come "un primo viaggio nella realtà immunologica del nostro corpo" (1), è diviso in tre parti. 

Nella prima parte, intitolata non a caso "Che cosa ci difende dai pericoli che ci circondano?", si parla soprattutto di sistema immunitario, vale a dire di ciò "che ci difende dai microbi, ovvero da quegli esseri microscopici come batteri, virus e parassiti" (2). 

L'autore si pone domande davvero intriganti (e non banali), ma non solo per addetti ai lavori, bensì per chiunque sia interessato all'argomento. Ecco un esempio: Com'è possibile che l'esercito del nostro sistema immunitario non stermini la flora intestinale, o meglio il microbiota intestinale, così definito perchè è composto da 500 a 1000 specie diverse di microrganismi che hanno la residenza nel nostro tratto digestivo? Ed eccone un'altra: perchè il feto viene tollerato dal sistema immunitario? Teniamo conto che il genoma del nascituro è per metà materno e per metà paterno.....

Gianvito Martino
Il nostro sistema immunitario è in grado di difenderci perchè ha una memoria di ferro: addirittura, in alcuni casi, la memoria immunologica può durare tutta la vita. E' come dire che una volta che ti sei scontrato con un patogeno non te lo dimentichi mai più, e la prossima volta che si presenterà saprai affrontarlo ed annientarlo. Proprio su questo si basano i vaccini: si tratta di "introdurre un antigene (virus attenuati o componenti acellulari come componenti di tossine rese innocue), proveniente da un patogeno e sufficientemente rappresentativo di tale patogeno, in modo da indurre il sistema immunitario a sviluppare un'immunità specifica contro quel particolare antigene, e quindi contro il patogeno stesso, senza, ovviamente, causare la malattia ad esso associata" (3). Grazie a Gianvito Martino, in questa prima parte del testo, il lettore comprenderà con chiarezza i meccanismi di funzionamento del sistema immunitario e l'utilità dei vaccini, in un periodo in cui la disinformazione è sempre presente (4)(5).

"Nella seconda parte vedremo come il sistema immunitario si attiva e funziona a difesa del nostro cervello e come esso contribuisce ai processi rigenerativi che avvengono all'interno del cervello quando questo viene danneggiato" (6) scrive G. Martino nell'introduzione al suo testo.
Per chi conosce già i meccanismi generali di funzionamento del sistema immunitario, la seconda parte risulta di maggior interesse, in quanto - con il titolo "Difendersi per mantenersi efficienti: il caso del nostro cervello" - ci porta ad esplorare i legami fra cervello, sistema immunitario e cellule staminali. Queste ultime oggi sono sulla cresta dell'onda a causa del discusso "metodo stamina": "fallace dal punto di vista scientifico e in violazione delle norme del settore. la cura di Stamina rischia di inaugurare un pericoloso mercato senza freni" (7).

Guaina mielinica (dall'articolo di Lara Rossi)
G. Martino racconta, in maniera affascinante e seguendo sempre un approccio storico, come anche il cervello sia protetto dal sistema immunitario, ma in un modo che - fino a poco tempo fa - non si conosceva. Si è scoperto (grazie alla neuroimmunologia) che il cervello viene protetto da un'intera squadra, composta da cellule nervose residenti nel cervello stesso, da cellule del sistema immunitario e persino dalle cellule staminali.

E' particolarmente interessante la storia che ha portato alla scoperta di come la mielina possa essere attaccata dal sistema immunitario stesso che la identifica come "non-self" e quindi estranea. Eppure la mielina è la guaina che ricopre i nervi velocizzando la trasmissione dell'impulso nervoso. Peraltro l'erosione della mielina si verifica nella sclerosi multipla, malattia immuno-mediata o autoimmune. E a tal proposito c'è una recente novità: proprio grazie ad un gruppo di ricercatori milanesi guidati da Elena Cattaneo e Gianvito Martino le cellule staminali pluripotenti indotte potrebbero rappresentare una prima possibile soluzione alla sclerosi multipla (8).

"Nella terza parte affronteremo come il sistema immunitario, interagendo con il cervello, non si preoccupi solo di mera cooperazione a scopo difensivo ma si proponga di contribuire in modo sostanziale al mantenimento dell'efficienza psichica" (9). Non a caso il titolo della terza parte è "Oltre la genetica": infatti l'autore riepiloga i fondamenti del DNA, per ricordarci che l'ambiente ha un ruolo molto importante nel modificare le funzioni del DNA stesso e la faccenda è tanto complessa che è stata creata una disciplina ad hoc: l'epigenetica.

L'ambiente può far molto male. Infatti può capitare che una persona "stia male" per ciò che è successo intorno a lei (affetti, amicizie, relazioni): generalmente in queste situazioni pensiamo che quella persona abbia bisogno dell'aiuto dello psicoterapeuta. Ecco, Gianvito Martino ci ricorda che la psiconeuroimmunologia è lo studio delle interazioni tra i processi psicologici e i sistemi nervosi e immunitari", ovvero "una disciplina medica, anche se ancora di frontiera"(10). In pratica, detto molto alla buona, ciò che è successo a quella persona può essere interpretato dal suo sistema immunitario come un'aggressione esterna (ad es. quando quel soggetto sperimenta il rifiuto sociale); la conseguenza può essere una reazione di tipo infiammatorio. Ciò significa che il dolore sociale potrebbe tradursi in dolore fisico.

"Il cervello gioca in difesa" si basa sulle più recenti ricerche scientifiche, ma l'autore esplicita più volte il fatto che si tratta di primi risultati, ovvero di risultati non definitivi, che sicuramente andranno maggiormente approfonditi in futuro. La correttezza è visibile anche nell'analisi dei dati statistici: l'autore ci ricorda che trovare una correlazione fra due variabili non significa affatto trovare la causa.

NOTE

(1) G. Martino - "Il cervello gioca in difesa" - pag. 5
(2) W. Caputo- "Estendere l'immunità naturale con i vaccini" - Gravità Zero - 27/08/2013
(3) G. Martino - "Il cervello gioca in difesa" - pag. 55
(4) W. Caputo - "Vaccino? Sì, grazie" - Gravità Zero - 20/04/2013
(5) W. Caputo - "Vaccini: una sfida per la mente" - Gravità Zero - 12/05/2013
(6) G. Martino - "Il cervello gioca in difesa" - pag. 5-6
(7) S. Bencivelli - "Il caso Stamina" - Le Scienze - ottobre 2013
(8) L. Rossi - "Cellule iPS contro la sclerosi multipla" - Zanichelli - aula di scienze - 27/11/2013
(9) G. Martino - "Il cervello gioca in difesa" - pag. 6
(10) L. Pugno - "Psiconeuroimmunologia: una scienza di frontiera" - Gravità Zero - 12/09/2011

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