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RED RONNIE, I VACCINI A VIRUS E LA DISINFORMAZIONE

Cosa si ottiene mettendo a confronto in un unica trasmissione un medico competente e preparato che da tempo esprime preoccupazione per il calo dei vaccini in Italia come Roberto Burioni e un disk jockey e conduttore come Red Ronnie? Nulla di buono.



Durante la trasmissione di RAI 2 "Virus" il Prof. Burioni ha cercato di spiegare come non esista alcuna correlazione scientifica tra i vaccini e l'autismo, ma viene messo a tacere quasi subito  in studio. Erano presenti oltre a   Maria Antonietta Farina Coscioni anche il padre di un bimbo autistico oltre al disc jokey e conduttore emiliano che ha affermato: «Obbligare a vaccinare i bambini è demenziale. Un bambino è morto di pertosse? E allora tutti quelli che muoiono a causa dei vaccini? Ne muoiono 1500 ogni anno, guarda caso dopo le vaccinazioni. Le chiamano 'morti bianche'. Le vaccinazioni obbligatorie sono quattro, ma ne fanno sei. E molte sono inutili: la polio fu debellata prima del vaccino, l'epatite B fu introdotta dal ministro De Lorenzo, che fu poi condannato per corruzione. E il tetano, vedete bambini lavorare la terra? Siamo alla follia totale».


LE "MORTI BIANCHE" EVOCATE DA RED RONNIE

Nella trasmissione non viene spiegato che il dato cui fa riferimento Red Ronnie non riguarda le morti avvenute in seguito alle vaccinazioni, bensì quelle che rientrano nella cosiddetta 'Sindrome della morte improvvisa del lattante'. Si tratta di quelle morti misteriose che colpiscono soprattutto i bambini maschi nel primo anno di vita e che avvengono per una concatenazione di cause spesso difficilmente individuabili. Lo avrebbe potuto spiegare il dottor Burioni, se non si fosse visto attaccato da più fronti tanto che ha potuto esprimere  tutto il proprio rammarico solo dopo la trasmissione in  questo post su Facebook di cui riportiamo un breve pezzo: 
"Uno degli ospiti era il padre di un bambino autistico, un imprenditore, che ha affermato che l’autismo di suo figlio dipende dai vaccini. Pur rispettando il dolore di questo genitore, quello che ha detto è semplicemente falso".

"La parola è quindi passata, per lungo tempo, ad un DJ [...] Red Ronnie. Costui si è prodotto in uno sproloquio senza senso, mescolando vaccini, terapia Stamina, morti bianche (?), l’inefficacia del vaccino contro il vaiolo (qualcuno gli ha detto che grazie al vaccino il vaiolo è sparito?), pericolosità del mercurio (che non c’è più nei vaccini) e concludendo con l’affermazione che uno stile di vita sano, insieme all’allattamento materno, PREVENISCE (sic) le malattie".
Leggi anche:

Iniziamo a confutare l'affermazione di Red Ronnie relativamente al tetano, e per dare un'idea di quanto la vaccinazione sia importante riportiamo un breve brano dell'Istituto Superiore di Sanità con relativo grafico:


Il grafico illustra il numero di casi di tetano notificati per anno. Dalla seconda metà degli anni ’50 alla prima metà dei ’60 le notifiche di tetano risultavano in media 722 per anno.  Successivamente, e fino alla prima metà degli anni ’70, si osserva una brusca riduzione del numero dei casi, fenomeno che ha coinciso con l’introduzione della vaccinazione obbligatoria nei bambini all’inizio degli anni ’60. In seguito, la diminuzione dei casi è avvenuta più lentamente, fino a raggiungere il minimo storico di 65 casi nel 1991. Dal 1992 al 2000 il numero di casi è rimasto costante, con un numero medio di 102 casi per anno.

La frase - detta nel 1968 dal prof. Rotta, senatore della Repubblica e relatore del relativo progetto di legge - esprime chiaramente l'importanza del vaccino antitetanico.
"Il rischio di una infezione tetanica - è elevato per i bambini, se si considera che questi vanno frequentemente soggetti a ferite o altre piccole lesioni della cute e che possono trovarsi facilmente a contatto con il terriccio o con polveri contenenti le spore del tetano. Si calcola che in Italia in questi ultimi anni (da quando cioè la denunzia è obbligatoria) siano morte per tetano circa 700 persone per anno, e che almeno altrettante vengano colpite dalla malattia in modo non mortale. Circa il 25% di tale morbilità interessa i bambini della prima e seconda infanzia."
Questo dimostra ancora una volta l'inconsistenza delle "informazioni" che gli antivaccinisti diffondono, cioè che il tetano è una malattia degli anziani. Il motivo per cui oggi in Italia sono colpiti soprattutto gli anziani è che la strategia vaccinale proposta nel 1968 e poi attuata, ha avuto successo. Oggi gran parte della popolazione è protetta e i casi di tetano riguardano soprattutto persone o non vaccinate o parzialmente vaccinate (importante è fare il richiamo ogni 10 anni per mantenere il tasso degli anticorpi il più alto possibile).

Personaggi di grande popolarità  dovrebbero essere molto più cauti prima di esprimere affermazioni non scientifiche che potrebbero anche essere credute da persone non informate.  Tanto più quando di mezzo c'è la salute delle persone.

NEL 1953 IL VIRUS DELLA POLIOMIELITE FALCIAVA MIGLIAIA DI BAMBINI E ADULTI 

A questo proposito abbiamo recuperato un vecchio  numero di EPOCA del 9 agosto 1953 nel periodo in cui la certezza di un vaccino era lontana.  Quando uscì il numero di Epoca, Red Ronnie compiva 2 anni, dunque forse non si ricorderà come in Italia e nel mondo la Poliomielite falciasse migliaia di bambini in assenza di un vaccino. 

Salk infatti annunciò solo il 12 aprile 1955 il primo vaccino una dose di poliovirus inattivati (morti) da iniettare. La sperimentazione umana del vaccino di Sabin inizio invece solo  nel 1957 e venne approvata nel 1962.

Ecco alcune dei passaggi più salienti. Vi lasciamo leggere il resto ingrandendo le immagini. 

1 SU 200 RIMANEVA PARALIZZATO 

L'articolo parla di "una probabilità su 200" che un bambino possa rimanere paralizzato contraendo la malattia e poi giustifica l'impossibilità di vaccinare tutti a causa dei costi troppo elevati della gammaglobulina.  

"In una epidemia di media intensità, il bambino ha almeno duecento probabilità contro una di non contrarre la forma paralitica della malattia. Questo fatto dovrebbe da solo a fugare il panico che sembra diffondersi tra la popolazione quando si verifica un'epidemia anche di piccole proporzioni. 

E bisogna tenere conto che la quantità di denaro necessaria per ben proteggere i pochi soggetti predisposti è enorme. Dato che il prezzo attuale della globulina gamma costa sette dollari (circa 4.400 lire) immunnizzare per un periodo da cinque a sei settimane un bambino calcolandone il peso medio in 25 chili. 

Quando, come nella recente epidemia del Texas, si proceda a inoculazioni su scala abbastanza vasta, è inevitabile spendere grandi somme. Nel caso del Texas, furono 224.000 dollari, ed esaminando le statistiche si osserva che costò 28.000 dollari prevenire uno su otto casi di paralisi. A Sioux City, Iowa, la campagna di prevenzione della poliomielite costò per quanto riguarda la sola globulina 122.000 dollari, e si prevennero solo 30 casi di paralisi. Sempre delle statistiche, si deduce che occorrono 2000 iniezioni di globulina gamma per prevenire un solo caso di poliomielite paralitica. Insomma, questo procedimento, pur presentando una certa efficacia, non si può certo dire ideale."







Drammatica la conclusione del servizio, vista con gli occhi di un lettore del 2016, che invita a "convivere con la malattia", dato che i vaccini per debellarla sono ancora un miraggio. 

"Comunque, anche quando la poliomielite non si sia potuta evitare e la sua povera vittima sia paralizzata, vi sono oggi molte maggiori possibilità di riabilitazione fisica che per il passato. 
Il pubblico deve abituarsi a considerare la poliomielite una malattia come le altre, non un terribile spauracchio. Solo con la calma e la costante ricerca scientifica si potrà vincerla" 









La foto seguente mostra i "polmoni di acciaio", il cui principale utilizzo, negli anni '50, fu quello di tenere in vita i malati di poliomielite.





E qui il grafico che testimonia la fine della Poliomielite in Italia, solo dopo l'introduzione dei primi vaccini. 




Sempre sull'argomento vaccini abbiamo pubblicato: 
L'IMPATTO DEVASTANTE DEGLI ANTI-VACCINISTI SULLA SALUTE PUBBLICA IN UN GRAFICO




1 commento

Massimo ha detto...

Perché l'hanno invitato, al D.J, a parlare quando ha la stessa competenza che posso avere io in fisica nucleare?
Visto la delicatezza dell'argomento forse, dico forse, era meglio non invitarlo