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IL DISTURBO DA EIACULAZIONE TARDIVA

Ebbene sì, esiste anche il disturbo da eiaculazione ritardata. Lasciamo da parte le battute, l'ignoranza sulla questione e l'incredulità e avventuriamoci in questo disturbo decisamente sconosciuto.

disturbo da Eiaculazione precoce
I disturbi della sfera sessuale andrebbero affrontati insieme a uno specialista - Shutterstock 

Questo disturbo è stato inserito nel DSM 5 e consiste nel marcato ritardo o nell'impossibilità di eiaculare in vagina. Questo evento si deve verificare in quasi tutte le occasioni di attività sessuale con un partner e senza che il soggetto lo desideri. Bisogna essere in questi ambiti molto attenti alla diagnosi differenziale rispetto ad altra condizione medica (neuropatie periferiche, patologie della prostata, ecc.) o a disturbo simile, ma indotto da sostanze. Inoltre, la difficoltà deve causare distress nella persona.

I punti fondamentali per diagnosticare questo disturbo sono due: la questione tempo e il non desiderio da parte della persona di ritardare l'eiaculazione. Vediamoli insieme.

Il tempo

Il Disturbo da eiaculazione precoce viene diagnosticato quando l'eiaculazione in vagina avviene entro 60 secondi dalla penetrazione. E' un tempo preciso. Questa precisione scompare quando parliamo del Disturbo da eiaculazione ritardata, in cui le ricerche parlano di 8-10 minuti dalla penetrazione, o anche fino a 20 minuti, o addirittura mai.

Il non desiderio di eiaculare
Non è desiderio della persona non eiaculare. Il soggetto ha anzi la sensazione di essere sempre lì, lì per farlo, ma l'evento non avviene.

Diagnosi differenziale

Dobbiamo innanzitutto fare una distinzione tra orgasmo ed eiaculazione. L'eiaculazione si compone di due fasi: una in cui lo sperma viene "caricato" nella camera posteriore della prostata e una in cui viene espulso. L'eiaculazione avviene nel pene. L'orgasmo avviene invece nel cervello.
Si possono verificare quindi situazioni in cui la persona prova l'orgasmo anche in assenza di eiaculato, o situazioni in cui si ha eiaculato senza la sensazione di aver provato l'orgasmo.
Qualora se verifichino questi eventi è possibile che ci sia una causa fisica alla base del disturbo.
Solitamente chi soffre di questa problematica non ha nessuna difficoltà nell'eiaculare durante la masturbazione o al di fuori della vagina. Se ciò si verifica possiamo ipotizzare una causa psicologica del disturbo.
Il disturbo si deve presentare in assenza di uso di sostanze stupefacenti.

Diffusione nella popolazione

Si parla di una diffusione di circa il 3% nella popolazione, ma in realtà pochi studi sono stati fatti.

Chi ne viene colpito?

Ci sono situazioni e caratteristiche di personalità che rendono più frequente il manifestarsi di questo disturbo.
Tra le situazioni possiamo individuare per esempio delle cause relazionali dovute a conflitti interni alla coppia, o conflitti rispetto all'avere o no figli. O ancora aver vissuto una perdita dolorosa.
Tra le caratteristiche di personalità troviamo che il disturbo è più diffuso tra coloro che hanno una personalità o un disturbo di tipo ossessivo, ovvero tra coloro che sono inclini a voler esercitare un controllo sulle proprie emozioni e sensazioni fisiche.

Ci sono comportamenti che portano a mantenere il disturbo vivo, come impegnarsi a sentire il più possibile o preoccuparsi soprattutto di dare piacere all'altro.

Ecco alcune delle informazioni fornite durante il corso di aggiornamento organizzato, il 28/3/2015, dalla Fiss, a Torino, presso l'Hotel NH Ambasciatori, in Corso Vittorio Emanuele II, 104.

In quell'occasione si è parlato anche di educazione sessuale e nuove tecnologie.




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