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FONDAZIONE NOBEL SI SBAGLIA E ASSEGNA UN NOBEL POSTUMO



Non era mai successo a memoria d'uomo che un Premio Nobel morisse pochi giorni prima di venire insignito dell'onorificenza dalla Fondazione Svedese, e che per questo motivo il premio venisse conferito ugualmente.

Secondo il regolamento della fondazione Nobel, il premio non può infatti essere conferito alla memoria, a meno che la morte della persona insignita non avvenga fra la data dell'annuncio (a ottobre) e quella della premiazione (il 10 dicembre).

Il fatto è che Ralph M. Steinman, a cui è stato assegnato ieri il Nobel per la fisiologia e la medicina per la scoperta delle cellule dendritiche e il loro ruolo nell'immunità adattativa è morto pochi giorni prima, il 30 settembre, prima dunque di conoscere il premio che lo avrebbe reso celebre.

Pur non potendolo assegnare postumo "la decisione di assegnare il Premio Nobel a Ralph Steinman è stata presa - ha affermato la Fondazione - in buona fede, basandosi sul presupposto che il premio Nobel fosse vivo."

Dunque la decisione dell'Assemblea Nobel del Karolinska Institutet rimane invariata e il Nobel verrà comunque assegnato postumo.

Quel che mi chiedo è quanto tempo prima la Fondazione avverte il futuro insignito della vincita del premio? Di solito, si narra, ciò avviene la mattina stessa dell'annuncio. Come mai questa volta le cose non sono andate per il verso giusto?

E' un peccato che, almeno in questo caso, il premio non possa essere assegnato "alla memoria", anche al collega Zanvil A. Cohn, che condivise con Steinman la scoperta delle cellule dendritiche, morì nel 1993.

Ci sono diverse persone che non ricevettero il Premio Nobel alla memoria.
Tra tutte ricordiamo la più celebre tra le ingiustizie: il caso di Rosalind Franklin, la scienziata morta prematuramente e della cui comprensione dell'elica del DNA (celebre la foto n. 51) se ne accaparrarono scorrettamente Watson e Crick, i soli insigniti del Nobel insieme a Maurice Wilkins. Servendosi dei lavori non ancora pubblicati della Franklin e di Wilkins, i due poterono dedurre la struttura a doppia elica, che pubblicarono sulla rivista Nature il 25 aprile 1953.




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