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CERCHI NEL GRANO: ALCUNE NOVITA'

I cerchi nel grano (o crop circles in inglese), sono forme geometriche realizzate da gruppi di persone usando assi, funi e cavi elettrici come unici strumenti.

Realizzati spesso con il fine di burlarsi dei media e della credulità popolare (e fornendo così materiale utile per la trasmissione RAI Voyager :-) , sono stati ampiamente smascherati da anni. Già la BBC britannica (negli anni '90) riuscì a riprendere in un documentario le metodologie utilizzate dai primi realizzatori: due artisti britannici in pensione, Doug Bower e Dave Chorley.

Ai link seguenti alcuni cerchi nel grano fotografati in Italia nel 2008 e nel 2009

Altri ne hanno fatto una vera e propria professione: Circlemakers.org, ad esempio, è oggi il più conosciuto gruppo di creatori di cerchi "artificiali". Creato da John Lundberg, ha come obiettivo di dimostrare che è possibile riprodurre anche forme complesse nel grano con l'uso di semplici attrezzi e ha realizzato molte opere che ha pubblicato nel suo sito.

Non parliamo dunque qui di misteri ma di certezze: come quello dei cerchi che compaiono nelle coltivazioni controllate di papaveri da oppio in Tasmania, Australia.

Pochi giorni fa, infatti, è stato rivelato dal Parlamento della Tasmania che i realizzatori di cerchi sarebbero stati i piccoli canguri locali (wallaby) che sotto l'effetto della droga saltano in cerchio prima di stramazzare al suolo. Qui la notizia riportata dalla BBC



E, sempre di pochi giorni, fa è la notizia del ritrovamento di un'altra specie di cerchi nel grano addirittura risalente a 6000 anni fa. Non realizzate da marsupiali, ma dalla "pressione sul terreno" rilasciata dal lavoro di uomini dell'epoca della pietra.



Ce ne parla proprio National Geographic:

Più vecchio di un migliaio di anni di quanto non sia Stonehenge, il sito include i resti di un tempio e vecchie tombe di circa 6000 anni che risalgono alle prime archietture britanniche. Questo è quanto afferma l'archeologa Helen Wickstead, direttrice del Damerham Archaeology Project
La scoperta è stata di tipo aereo, durante la ricognizione del sito chiamato English Heritage, l'agenzia della conservazione storica britannica.
I "crop circles" sarebbero il risultato di un antico sito archeologico che ha interferito con la crescita locale delle piante.
Approfondimenti al sito del National Geographic

7 commenti

Anonimo ha detto...

Certo, ovvio, glieli ho venduti io a Doug Bower e Dave Chorley i visori notturni a infrarossi, il magnetron e le guide d'onda flessibili, necessarie a ricreare (male) le condizioni ambientali riscontrabili nei cerchi autentici ... Il MIT li studia, ma in Italia li classifichiamo come bufale. Ma vogliamo smetterla con la superficialità e la chiusura mentale, e vogliamo finalmente applicare il metodo scientifio nello studio dei fenomeni naturali?

Riccardo

Redazione ha detto...

Riccardo, se li conosce ci mandi pure i riferimenti di una delle pubblicazioni scientifiche che lei afferma essere state pubblicate dal MIT e ne riparliamo.

Consigliamo intanto di ascoltare l'intervista di Massimo Polidoro all'Ing. Francesco Grassi, "ciclemaker" italiano, che le spiegherà come e perché nascono le mode di realizzare i cerchi nel grano.
www.massimopolidoro.com/podcasting/cerchi.mp3

Anonimo ha detto...

E' semplice: su Google digitare "MIT crop circle", ed ecco lo studio.

Comunque qui c'è il link.

http://web.mit.edu/newsoffice/2002/crops-1009.html

"While everyone agrees that at least some crop circles are human-made hoaxes, the students learned from BLT staff that a "true" crop circle is marked not only by a complex and precise design, but by deformation of the grains of wheat and the presence of tiny iron molecules in the vicinity of the circle."

"Working out of an Ohio farmer's barn and a mobile lab dubbed the "Winnebago of Science," the students built machines to reproduce these subtle indicators of "real" crop circles. Brooks, who claims an interest in amateur pyrotechnics, developed the "Flammschmeisser," a device that sprays molten iron particles. Rizzo used his own expertise to supervise construction of a device that deformed grains of wheat using parts from a microwave oven."

Conosco bene Polidoro, le sue opinioni e quelle del CICAP. Si tratta di una istituzione conservativa, che osserva e giudica fenomeni altamente complessi con una superficialità rara. Pensi che affermano che, dal momento che un crop può essere realizzato con corde e bastoni allora i crop sono tutti fake.

Per fortuna il MIT ha condotto una indagine molto più approfondita del CICAP, rilevando dettagli che il CICAP sistematicamente trascura e ha cercato di replicarli, con scarso successo.

A disposizione per ulteriori chiarimenti.

Riccardo.

Redazione ha detto...

In realtà quello che ci ha segnalato non è uno studio del Mit e non ci risulta sia stato autorizzato o finanziato dal Mit.

Si tratta di una news che documenta soltanto una iniziativa spontanea di un gruppo di studenti (undergraduate) del MIT ripresi da alcune telecamere di Discovery Channel.

Nella news si legge chiaramente che cinque studenti hanno provato a realizzare un "cerchio" e un altro gruppo lo ha provato ad analizzare.


Uno studio scientifico dovrebbe inoltre essere pubblicato da una rivista scientifica che adotti un criterio di valutazione peer reviewed.

"News office", uno dei tanti organi di comunicazione del Mit, non ha come sua finalità la comunicazione scientifica (semmai quella divulgativa) e dunque non adotta il peer review per i suoi articoli.

Anonimo ha detto...

Scusate cosa pensate delle foto di volti tridimensionali e cd scritto in ASCI a spirale, queste persone possono creare queste figure con bastoni e corde?
Grazie per la risposta

Claudio Pasqua ha detto...

@anonimo

La figura a forma di alieno che sorregge un CD è un bell'esempio di "Land Art".
I crop circles (o cerchi nel grano), ammantandosi di mistero, sono innegabilmente riusciti a imporsi come le più grandi opere di "Land Art" mai prodotte dall'uomo e uscendo dai propri confini geografici sono ormai opere d'arte che appartengono al mondo intero.

I più grandi esponenti di questa forma d'arte (crop circles) sono senza alcuna ombra di dubbio inglesi.

Gaetano ha detto...

Ho pubblicato sul mio blog un saggio che allarga l'orizzonte sui crop circles. Questo è il titolo: Pi greco del crop circle 'Barbury Castle 2008' Una sfinge risorgiva
E questo è il link: http://www.webalice.it/gbarbella/barbury_castle_2008.html
Vi interesserà.

Cordialità,
Gaetano Barbella
http://www.webalice.it/gbarbella/