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LHC È DONNA!


Sapete cosa accadrà oggi, alla presenza di cinquecento giornalisti da tutto il mondo, durante i primi istanti di avvio dell'LHC, la macchina che ha fatto tanto discutere scienziati, filosofi e catastrofisti? ASSOLUTAMENTE NULLA!

Anche se i titoloni dei giornali da banco vorrebbero provare il contrario (oggi la Stampa di Torino ad esempio se ne esce con: "Oggi fine del mondo in diretta al Cern"), l'evento mediatico scientifico più importante al mondo può essere una delusione per coloro che si aspettassero immediatamente risultati eclatanti.

Oggi infatti, per la pace dei catastrofisti, non avverrà assolutamente nulla di quanto i giornali in larga misura hanno annunciato e scritto nei giorni scorsi: nessuna collisione protone-contro-protone, nessuna fine del mondo, nessun buco nero, nessun "botto"!

Nell'immagine: Google dedica oggi la sua prima pagina al "First Beam"

Quello che sta avvenendo in questo istante mentre scrivo è semplicemente l'avvio di un primo giro di protoni all'interno dell'anello lungo 27 km del Cern.

Un giro di prova, dunque, che continuerà anche nei prossimi giorni per verificare l'allineamento dei fasci di particelle. Ma non è che l'inizio di una serie di esperimenti che sono iniziati lo scorso 8 agosto, in cui un primo fascio di particelle era stato immesso nell'anello di 1700 magneti. Il 22 agosto invece era stata la volta del secondo fascio e il 25 era stata ultimata la sincronizzazione dei vari acceleratori che in stati successivi porteranno i protoni al 99,999% della velocità della luce.

Per chi si attendesse risultati, anche e soprattutto scientifici, eclatanti, smorziamo subito gli entusiasmi: l'LHC raggiungerà il top delle sue possibilità solo nel 2010 e gli esperimenti continueranno almeno fino al 2016. Nella ricerca scientifica (come ci ha abituato ad esempio quella medica) i risultati si ottengono lentamente e con un costante e metodico lavoro.
Inoltre i risultati scientifici devono essere pubblicati su riviste internazionali. Il motivo è che ogni teoria, ogni ipotesi ogni risultato deve essere sottoposto al vaglio dei propri pari (persone che hanno lo stesso grado di competenza) ed essere giudicato con severità. E' il Peer Review che assicura l'attendibilità di quanto viene scritto ed evita che si sviluppino, come invece accade per la stampa tradizionale quotidiana, la diffusione di leggende metropolitane.

E' questa la differenza fondamentale tra la stampa che troviamo all'edicola e le riviste scientifiche. Queste ultime sottopongono ogni articolo al vaglio di specialisti, per evitare che vengano diffuse notizie imprecise o, peggio ancora, false.

Ma veniamo a quanto sta accadendo al Cern: oggi, ufficialmente, parte quello che è stato già definito l'esperimento che utilizza la macchina più grande del mondo . Questo acceleratore di particelle è lungo 27 km (per la precisione 26 659 metri), è raffreddato fino a meno 271,3 gradi centigradi ((1,9 K, si tratta del luogo più freddo di tutto l'universo). Per raffreddarlo sono state usate dapprima 10 080 tonnellate di azoto liquido e quindi 60 tonnellate di elio liquido.

I suoi rivelatori pesano come la Tour Eiffel. Ha una pendenza del 14 per cento sul terreno: si trova a una profondità di 50 metri sul lato del Lago di Ginevra e di 175 metri sul lato opposto.

Gli scienziati hanno dovuto tener presente anche le maree di terra: quando la luna è piena e c'è l''alta marea" il terreno si alza di 25 centimetri e la macchina si allunga di 1 millimetro e altera i fascio dello 0,02%.
Quanto poi al tunnel, quando questo è stato scavato nei 27 km della sua circonferenza, alle due estremità dello scavo, la differenza si è rivelata inferiore a un centimetro!
LHC è composto da quattro esperimenti: CMS, ATLAS; ALICE e LHCb .
Vi sono impegnati fino a 6.000 scienziati e tecnici, di cui oltre 600 italiani dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN).

Nei quattro punti che ospitano gli esperimenti si scontreranno due fasci di protoni che si incrociano 40 milioni di volte al secondo. L'energia contenuta nel miliardesimo di grammo di protoni che costituiscono un fascio accelerato all'LHC e' all'incirca quella di un treno TGV che corre a 150 all'ora.

Per costringere i protoni a seguire la curvatura del tunnel, lungo la circonferenza vi sono oltre 1600 magneti superconduttori, per un terzo costruiti in Italia, tenuti a 271 gradi centigradi sotto lo zero da decine di tonnellate di elio liquido. Costo totale dell'acceleratore Lhc: circa 3 miliardi di euro (4,6 miliardi di franchi svizzeri).

LHC E' DONNA!

L'Italia fa la parte del leone al Cern. Pensate che il principio delle collisioni che oggi viene applicato con Lhc è stato ideato in Italia negli anni '60, a Frascati, nell'anello dell'acceleratore Ada da un fisico austriaco che all'epoca si era trasferito a fare ricerca in Italia.

I nostri ricercatori sono 600 e responsabile dell'Atlas, uno dei quattro esperimenti principali sono tre donne: Fabiola Giannotti (nella foto), Maria Curatolo e Marcella Diemoz. E' anche il gruppo che guida i colleghi che lavorano negli esperimenti Atlas e Cms.

Insomma una dimostrazione verso coloro, come l'ex Rettore di Harvard Lawrence Summers (costretto a dimettersi per le sue affermazioni misogine), che credono che le donne siano negate per la scienza, mentre non solo sono impegnate e ai vertici della ricerca pura, ma conseguono risultati ai massimi livelli anche come manager e coordinatrici di importanti progetti internazionali.

Qualcuno mi ha chiesto quali saranno le ricadute che questi esperimenti produrranno nella vita di tutti i giorni.
E' sempre difficile spiegare a un profano di come la "scienza pura" non si occupi (e non si debba occupare assolutamente) di applicazioni reali. Non è compito della ricerca pura trovare soluzioni ai nostri affanni quotidiani.

Tuttavia le ricadute del Cern sono moltissime e molto pratiche, a partire dal Web, che noi tutti utilizziamo ogni giorno, e che è uno spin-off del Cern. O i rivelatori a fili che il Premio Nobel Georges Charpak realizzò per individuare le particelle subnucleari. Oggi sono utilizzati nelle apparecchiature per la diagnostica medica. E che dire della risonanza magnetica e della Pet (tomografia a emissione di positroni) che da anni salvano molte vite e che sono nate grazie agli studi e alle applicazioni condotte nei laboratori della fisica delle particelle?
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2 commenti

giovanna ha detto...

Grazie Claudio per questo interessante ed esplicativo articolo.
No, non credevo ai titoloni catastrofisti, ma ora mi è più chiaro ciò che è stato l'esperimento.
Inoltre mi fa un sacco piacere che l'LHC sia DONNA :-)
un saluto caro,
g

Claudio Pasqua ha detto...

Grazie Giovanna!
Anche a me fa molto piacere constatare quando ci sono pari opportunità e riconoscimenti per i migliori in ogni campo, senza limiti di etnia, lingua o sesso.