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NOA POTHOVEN, 17 ANNI, HA SCELTO DI MORIRE. E NO, L'OLANDA NON HA PERMESSO ALCUNA EUTANASIA

Notizie prive di fondamento sui giornali italiani in questi giorni distorcono una vicenda che già da sola è molto triste.
Noa Pothoven a 17 anni ha scelto di morire dopo essere stata violentata da bambina.
Un caso su cui si è innescata una spirale di notizie false e prive di fondamento da parte di molti quotidiani, soprattutto italiani. 


Le principali testate italiane, hanno ripreso tutte -senza alcuna esclusione- la storia. Repubblica titola: “Eutanasia a 17 anni dopo lo stupro, la morte di Noa Pothoven scuote l’Olanda” mentre Annalisa Grandi, sul Corriere della Sera, scrive “La ragazza ha chiesto e ottenuto di essere sottoposta all’eutanasia, e la legge olandese lo consente. Era stata violentata da bambina. In un post il messaggio di addio”. Anche l’ANSA parla della vicenda, così come la Stampa, che scrive “La giovane è morta domenica in casa con l’assistenza medica fornita da una clinica specializzata”.

Ansa ad esempio cita:  Una ragazza olandese di 17 anni, Noa Pothoven, ha chiesto e ottenuto, dopo una lunga battaglia, l'eutanasia, legale nei Paesi Bassi  (FALSO) 

La notizia diffusa dai media è dunque priva di fondamento. Infatti in una intervista rilasciata a dicembre 2018 è la ragazza stessa a spiegare che le era stata rifiutata l'eutanasia. Al contrario l'ente sanitario di stato ha cercato di darle tutte le cure possibili, e in un caso le è stato indotto un coma farmacologico per nutrirla artificialmente.
Noà si è dunque ha semplicemente smesso di nutrirsi e si è lasciata morire in casa, coi familiari consenzienti.

Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, promotore del Congresso mondiale per la libertà di ricerca e della campagna Eutanasia legale. su Twitter tende a precisare:




La notizia ovviamente ci rattrista, e non siamo in grado di capire se le cure psicologiche e l'affetto dei familiari fossero insufficienti per la guarigione psichica. Questo eventualmente lo potrà accertare solo una inchiesta.

Ma il concetto è un altro: la notizia e la parola EUTANASIA (con diretta colpa indirizzata a un fantomatico governo che l'avrebbe concessa) non solo è priva di fondamento, ma distoglie l'attenzione dal fatto criminoso e dalla colpa: lo stupro, spesso impunito (come non ricordare gli stupri di gruppo definiti semplici "ragazzate"?), compiuto a danno di donne spesso giovanissime che possono contare su un limitato aiuto psicologico e legale. La notizia non ha fatto che spostare l'attenzione su qualcosa che non esiste (eutanasia) evitando di analizzare cause ben più gravi come la scarsa condanna sociale che gli stupratori hanno nel nostro mondo.

Quello che stupisce infine è come i media italiani, come al solito, non abbiamo verificato la notizia. Ma abbiamo distorto la notizia inventandosi un falso problema, l'eutanasia. Oltre a Noa, oggi è morto ancora una volta il giornalismo italiano.

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Un aggiornamento sul sito del Comitato Eutanasia Legale nato da un’iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni. La notizia di Noa che ha ottenuto l’eutanasia a 17 anni è falsa!




DI MISOGINIA NELL'AMBIENTE SCIENTIFICO ABBIAMO SCRITTO:


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