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SCIE CHIMICHE A MODENA TRA COMPLOTTO E BUFALA

Gianni Comoretto
Astronomo dell'Osservatorio di Astrofisica di Arcetri,
La teoria del complotto delle scie chimiche sostiene che le scie degli aerei (sì, quelle che a chiunque di noi capita di vedere alzando gli occhi al cielo) siano composte da agenti chimici, spruzzati in volo attraverso apparecchiature montate sugli aerei. 

Secondo questa teoria l'operazione farebbe parte di un complotto mondiale portato avanti da personaggi aderenti al Nuovo Ordine Mondiale; i motivi sarebbero molti, e tutti fra loro collegati (cambiamento del clima, controllo dei terremoti con lo scopo di diminuire la popolazione mondiale, creazione di campi elettromagnetici per il funzionamento di microchip sottocutanei, vendita di farmaci).
Tale teoria del complotto delle scie chimiche non ha mai trovato credito nell'ambito della comunità scientifica; le scie che i sostenitori della teoria identificano come scie chimiche non hanno alcuna caratteristica che le renda incompatibili con le normali scie di condensazione che, in base alle condizioni atmosferiche e al traffico aereo, possono assumere aspetti eterogenei e inconsueti.

Il diffondersi di questa teoria ha fatto sì che a Modena, nei giorni scorsi, alcune associazioni che sostengono il complotto mondiale, si dessero appuntamento per una manifestazione indetta "con lo scopo di informare le persone del grande pericolo delle scie chimiche". Saverio Tommasi ha seguito la loro manifestazione.
Al termine del video Tommasi ha intervistato anche Gianni Comoretto, astronomo dell'Osservatorio di Astrofisica di Arcetri, per tracciare il punto di vista della scienza.

1 commento

Anonimo ha detto...

un tipo particolare di inquinamento atmosferico fa riferimento all’elettrosmog (in particolare antenne dei telefonini). Può causare una diminuzione
degli scambi tra il nucleo e la membrana cellulare, riducendo poco a poco la differenza di potenziale elettrico della cellula, causando così un malfunzionamento che può generare disfunzioni e malattie. Spesso infatti un luogo, reso insalubre dalla presenza di antenne per la telefonia mobile, di impianto elettrico e di cellulari ha effetti biologici negativi sulla vita della persona, ne perturbano l’energia e l’equilibrio individuale, provocando intolleranze e danni alla salute psicofisica e indebolendola nella sua totalità o funzioni di essa, anche solo in determinati periodi.
Tra gli influssi nocivi più comunemente si notano malesseri di pertinenza neuropsicologica come sonno inquieto con frequenti risvegli e incubi, sonno non soddisfacente con sensazione di stanchezza o bassa energia mattutina, risveglio difficile e lungo, insonnia perniciosa, mancanza di concentrazione, stanchezza cronica, ricorrente mal di testa e di schiena, disturbi della colonna vertebrale, depressione atipica, inquietudine non spiegabile, sterilità, tachicardia ed ipertensione essenziale, manifestazioni patologiche, senza accertate cause organiche, da sistema immunitario debilitato, emicranie resistenti alle terapie ufficiali frequentemente associate a irritabilità, brividi ed invecchiamento della pelle. Ciò avviene, con amplia variabilità individuale,in base alla sensibilità personale (più esposti sono i bambini e le donne), al livello di soglia di vulnerabilità allo stress e alla somma dei campi elettromagnetici negativi presenti nell’ambiente circostante.
liberamente tratto da P. Zucconi, Il manuale pratico del benessere, edizioni Ipertesto con patrocinio club UNESCO