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A TORINO UNA MOSTRA SU STEVE JOBS

Aprirà entro fine mese al Museo di Scienze Naturali, curata dalla Regione Piemonte, con la collaborazione dell’imprenditore collezionista Marco Boglione, la mostra dedicata a Steve Jobs e alle creazioni che hanno cambiato il mondo.

Marco Boglione, fondatore di BasicNet (azienda che controlla marchi dell’abbigliamento come i jeans Jesus, Robe di Kappa e k-way), collezionista di oggetti legati all’informatica ed uno dei pochi al mondo ad avere un Apple I, il primissimo prodotto (era il 1977) nato dalla sterminata creatività visionaria di Jobs. Boglione lo aveva già messo a disposizione del Politecnico di Torino per un evento in cui veniva riacceso per la prima volta al mondo dopo quasi trent’anni.

Nelle sale di via Giolitti, verrà esposto proprio questo prototipo, insieme agli altri prodotti con la mela morsicata della collezione di Boglione: circa trecento pezzi, alcuni molto rari, che raccontano la rivoluzione dell’informatica “personal” avviata da Jobs sul modo di lavorare e pensare nell'approccio con l'interfaccia uomo-macchina.

«A quell’uomo dobbiamo essere riconoscenti», ha detto Boglione al quotidiano torinese La Stampa: «lui ha dimostrato che si può cambiare il mondo senza che il mondo cambi te».

Michele Coppola riferendosi a Steve Jobs ha commentato:
«A quell’uomo dobbiamo essere riconoscenti. Stavamo lavorando alla mostra per il 2012 ma ora non ha senso aspettare, a fine ottobre, proprio pochi giorni prima dell’esposizione straordinaria alla Venaria dell’autoritratto di Leonardo, al Museo di Scienze naturali inaugureremo la “temporanea” per ricordare l’ideatore della mela più famosa del mondo, ma anche per celebrare il talento innovatore della nostra regione».

Boglione ha affermato, in un intervista, che:
«Quella della tecnologia è da sempre la mia grande passione. Dal 1984, l’anno in cui acquistai l’Apple IIc su cui ho sognato la Basic Net che sarebbe nata molti anni più tardi, raccolgo ciò che riguarda la storia della rivoluzione informatica: i miei coetanei impazzivano per i Beatles e i Rolling Stones, io per i personaggi che l’hanno creata. Non bisogna dimenticare che la nostra azienda ha come radici, oltre i telai, proprio i computer che gestiscono un business internazionale molto complesso. Vorrei però che il nostro omaggio a Steve Jobs non si limitasse a questo. Abbiamo già un museo dedicato alla Radio e Tv e uno al Cinema. Mi piacerebbe quindi vedere realizzata anche l’ultima idea di Marco Boglione, il Palazzo della Rivoluzione Web, proprio di fronte alla Mole, nel distretto torinese dedicato al mondo e all’arte della comunicazione. Ovviamente senza gravare sulle casse pubbliche».

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