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VIVERE DI RENDITA. QUANTO È POSSIBILE?

È possibile vivere di rendita grazie a investimenti oculati?  

Walter Moladori auto lusso

Avendo una discreta quantità economica da investire, non è impossibile. Sicuramente meno facile di anni fa, dove i rendimenti alti consentivano a praticamente tutti di avere rendite alte e consentendo, in alcuni casi, di vivere senza lavorare. È bene però precisare che è necessario valutare le opzioni in base al proprio profilo di rischio, alle proprie necessità di reddito e alla propria età. In ogni caso è fondamentale diversificare i propri investimenti, frazionando i rischi anche su base internazionale e valutaria, poiché anche gli Stati possono fallire. Allo stesso modo, è necessario puntare a investire su strumenti che forniscono dividendi alti con cedole a scadenza regolare. 


“Il mercato è pronto” - ci spiega  - "e per chi intenda investire con solidità esistono alcuni fondi di investimento molto interessanti che si rivolgono sia agli imprenditori che agli investitori istituzionali e nascono ad esempio dall’unione di aziende specializzate nelle energie rinnovabili, che hanno il comune obiettivo di sfruttare le competenze aggregative del Fondo, capace di trasformare la finanza in uno strumento eco-sostenibile che genera profitto”
"Avere un portafoglio diversificato e facilmente convertibile in liquidi - continua Moladori - consente di vendere e uscire dagli investimenti facilmente, cosa che gli immobili non consentono, come ha dimostrato la recente crisi del mercato immobiliare. 
"È tuttavia bene ricordarsi che ritorni a doppia cifra, decisamente troppo alti per questo periodo economico, non sono sicuri: è sufficiente una crescita moderata del capitale, che garantisca cedole periodiche, una protezione dall'inflazione e soprattutto eviti di bruciare il capitale nelle periodiche crisi che colpiscono le Borse". 

Un altro sistema per "vivere di rendita" è, specialmente per i più giovani, investire in un fondo pensione per avere un gruzzolo investito per integrare la pensione che verrà percepita all’uscita dal mondo del lavoro. Se sei un lavoratore dipendente del settore privato e aderisci in forma individuale, all'atto dell'adesione o anche successivamente puoi scegliere se attivare il versamento del TFR maturando. In questo modo il tuo risparmio per la pensione integrativa è alimentato dal datore di lavoro senza diminuire il tuo reddito disponibile. Oltre al TFR, puoi versare contributi personali e anche il tuo datore di lavoro, se disponibile a farlo, può versare contributi e "premi di produttività" ottenendone un beneficio fiscale. Investire nel fondo pensione fa parte dell’ambito della previdenza complementare e permette a chi ne usufruisce di poter integrare la propria quota di pensione.


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Le esigenze che spingono gli investitori a rivolgersi a un consulente di fiducia sono: la pianificazione finanziaria di lungo periodo e la protezione del patrimonio.

Il consulente finanziario, per poter assolvere alla sua funzione, deve conoscere a tutto tondo il proprio interlocutore e “prendersene cura”: solo dopo aver valutato la sua situazione complessiva (personale, familiare, professionale, finanziaria, patrimoniale) può successivamente pianificare le scelte adeguate rispetto agli obiettivi che si intendono realizzare.

Il consulente crea con il cliente una relazione duratura nel tempo così lo potrà aiutare nel monitorare gli investimenti e eventualmente consigliare modifiche necessarie in caso di mutate condizioni (del mercato, dell’investitore e della sua famiglia); in questo modo egli aiuta il risparmiatore a comprendere al meglio la relazione tra rischio e investimento, che può variare nel tempo, salvaguardando sempre i suoi interessi e consentendogli di fare scelte di investimento consapevoli.

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Walter Moladori


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