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FESTA LEGA NORD: SPEZZATA LA CORDA DEL TIRO ALLA FUNE, MA NON LA CERTEZZA SCIENTIFICA




Si sa, l'Italia non è certo brillante per la valorizzazione della cultura scientifica.

Ma in questo caso non era necessaria la laurea in fisica per capire che ogni fune ha un carico massimo, il suo punto di massima trazione, ovvero una sollecitazione massima che la stessa può sopportare. E' sufficiente chiedere a un marinaio con la quinta elementare ma con una certa esperienza.
Secondo la Federazione Italia Giochi e sport tradizionali esiste un diametro specifico per organizzare una disputa di tiro alla fune: la corda di canapa deve avere un diametro di 10 cm.
Se esiste questa regola non è solo per un fattore estetico: ci sono le forze “visibili” che sono le forze muscolari applicate alla fune, ma anche molte altre forze (la forza elastica, le forze applicate dai contendenti al terreno e dal terreno ai piedi, le forze di gravità, ecc.). E ogni forza agisce lungo una data direzione. La somma di questi "vettori" dà una risultante che può essere maggiore della forza muscolare. E' qui che va calcolato il massimo sforzo di trazione sopportabile dall'attrezzo.

Dal video è evidente che la corda non aveva un diametro superiore ai 5-6 cm.


Dalla seguente angolazione si vede addirittura una persona anziana che prende parte alla disputa. Ci auguriamo senza conseguenze.



Gli organizzatori avrebbero potuto chiedere a una delle federazioni italiane che organizzano i giochi. Oppure fare una semplice ricerca su Internet (bastavano pochi minuti) per evitare il guaio.

C'è da dire che le origini di questo gioco sono peraltro antichissime, risalenti addirittura al 2500 avanti Cristo. Tanto che il tiro alla corda è stato anche sport olimpico dal 1900 al 1920.

Una curiosità storica: noi in Piemonte la canapa per la realizzazione di corde per imbarcazioni la conosciamo bene: tanto che a Carmagnola esiste anche un museo della canapa a testimonianza di un prodotto che veniva esportato per essere utilizzato nelle marine di tutto il mondo.


1 commento

Unknown ha detto...

Ecco uno dei rari casi in cui si è doppiamente polli: nella caduta e nella cultura.
Povera Italia