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GRAVITA' ZERO E' SU PANORAMA

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Gravità Zero viene segnalato oggi sul numero di Panorama in una ricerca condotta da Luca dello Iacovo dal titolo "Scienziati nella Rete".

Un motivo in più per leggerlo è che l'autore offre una panoramica molto nitida di come stia evolvendo non solo la blogosfera (con l'aumento della qualità dei suoi contenuti) ma anche la partecipazione di medici, scienziati e ricercatori alla diffusione della conoscenza delle sempre più complesse realtà scientifiche del nostro secolo.


I blogger italiani sono circa 700mila e sempre più alto è infatti anche il numero di scienziati che prende parte alla divulgazione delle proprie ricerche utilizzando come strumento di comunicazione il linguaggio molto informale dei web-log.

La rubrica tratta il fenomeno ancora poco conosciuto in Italia (ma molto diffuso all'estero) dei blog scientifici pubblicati da medici e ricercatori. "Si trattano casi clinici, discutono, si accapigliano... una occasione davvero unica - scrive Dello Iacovo - per osservare il mondo della ricerca in presa diretta, e anche per imparare qualcosa...".


I blog sono un nuovissimo fenomeno che incontra sempre più adepti anche tra scienziati illustri. Eppure non è da molti anni che la scienza si è "aperta" alla divulgazione. Ricordiamo che solo nel vicino 1992 Carl Sagan (nella foto: è stato uno dei più famosi astronomi del XX secolo), protagonista tra l'altro di trasmissioni e autore di libri sulla divulgazione scientifica, si vide rifiutare per queste sue attività l'ingresso nella National Academy of Sciences (la sua attività lo aveva reso più celebre di altri suoi stimati colleghi). Solo due anni più tardi le cose iniziarono a cambiare, e la stessa National Academy lo onorò con la Public Welfare Medal. Sagan aveva sbloccato due pregiudizi che legavano gli scienziati agli ambienti ingessati del mondo della ricerca: quello secondo cui la divulgazione è tempo sprecato e quello duro a morire che un ricercatore non sappia farsi mai capire, dato che il suo linguaggio è ritenuto criptico agli occhi del profano.

Oggi la situazione è cambiata, e le Academy non storcono più il naso se qualche ricercatore o scienziato si prende la briga, ad esempio di utilizzare il linguaggio informale dei blog. Oggi infatti sono le stesse istituzioni scientifiche, dalla Royal Society inglese alla Académie des Sciences francese, dalla Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization australiana all'American Association for the Advancement of Science a invitare i propri colleghi scienziati ad uscire dalla propria "torre di avorio" in cui sono stati rinchiusi da anni e di parlare del loro lavoro alla gente, tanto che la divulgazione viene ora vista da queste istituzioni addirittura come un dovere [1]. Una rivoluzione questa che è solo paragonabile all'introduzione di Galilei della "lingua volgare" in luogo del latino nella comunicazione della scienza [2], di fatto realizzando il primo trattato di divulgazione scientifica moderna.

Da tempo su Gravità Zero cerchiamo di documentare questa evoluzione, tenendo i contatti con i blogger più illustri di scienziati e ricercatori. Sulla parte destra del nostro blog trovate alcuni esempi di pubblicazioni costantemente aggiornate da scienziati pluripremiati, ad esempio con medaglia Fields, la massima onorificenza in matematica, equiparabile al Premio Nobel.

Eccone alcuni...

Il Blog di Richard Borcherds
Borcherds ricevette la Medaglia Fields nel 1998, per il suo lavoro in algebra e fisica matematica. Il blog di Borcherds è davvero interessante e il livello della discussione molto alto!

Il Blog di Terence Tao
Tao è nientemeno che tra i vincitori della Medaglia Fields nel 2006, diventato docente universitario a 24 anni è esperto di analisi armonica, teoria dei numeri, teoria delle rappresentazioni, ecc. Contiene di tutto, da lucidi di seminari a problemi aperti e discussioni su moltissimi campi diversi. vi si legge di cose terribilmente esotiche come la formula di Gross-Zagier a cose un po' più di moda come l'interpretazione della meccanica quantistica.

Il Blog di Alain Connes, l'inventore/scopritore della geometria non-commutativa

Il blog di Scott Aaronson, il guardiano del Complexity Zoo.

Oppure il blog The Lancelet, indicato come uno dei più cliccati da Technorati
E' di un dottorando canadese, tratta temi legati alla biologia e alla necessità della scienza di non avere vincoli. Molto belli e significativi i video.

Tra i blog tenuti da scienziati e ricercatori italiani riportiamo i seguenti:

Il Blog di Dario Bressanini, Ricercatore Universitario Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali Università dell'Insubria (COMO)

Il Blog di Daniela Ovadia - Professore a contratto insegna giornalismo medico-scientifico presso il Master in Giornalismo, Università di Padova.

E poi un nostalgico ricordo del Blog Franco Carlini, già fisico ricercatore e poi eccellente divulgatore scientifico (era sua la conduzione del programma RAI Radio 3 scienza) e recentemente scomparso. Qui un articolo scritto in ricordo del collega.

Tra i blog di ricercatori italiani che svolgono la loro attività all'estero ricordiamo fra i tanti:

E infine il blog dell'informatico teorico Luca Trevisan (link aggiornato su segnalazione dell'autore)

NOTE

[1] Giovanni Carrada - Comunicare la scienza (pag 15 e segg.) - Sironi Editore, Milano 2005

[2] Galileo Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo


SEGNALATECI UN BLOG


Aiutateci ad aggiornare un censimento dei blog tenuti da ricercatori e scienziati (italiani e stranieri).
Potete segnalarci quelli che voi conoscete... Grazie a tutti per la collaborazione.


5 commenti

giovanna ha detto...

il numero di Panorama allora è da non perdere!
Mi fa piacere che il "fenomeno blog" sia valutato quale strumento di divulgazione scientifica.
Il linguaggio informale, come tu dici, l'accessibilità, la fruibilità alla portata di tutti, dei giovani in particolare, la condivisione, in una parola il web 2.0: splendidi strumenti per avvicinare i giovani al sapere! Ma non solo alla conoscenza. Anche alla riflessione, al "fermati e pensa", di cui si sente sempre più la carenza...in generale allo sviluppo di abilità e competenze.
Grazie, Gravità Zero, per la parte che voi già fate!:-)
grazie per le segnalazioni dei blog,
appena ho occasione, contribuirò volentieri al censimento!
g.

tfrab ha detto...

un blog interessante è Trashfood, di Gianna Ferretti, docente presso l’Università Politecnica delle Marche.

http://trashfood.com/

Claudio Pasqua ha detto...

Grazie per la segnalazione di TrashFood, è veramente un blog interessante che ci era sfuggito! Lo inseriamo sicuramente nel censimento e lo abbiamo anche gia' aggiunto ai link dei blog segnalati.

Grazie Giovanna, e per rispondere alle tue parole, si, i Blog sono molto utili alla divulgazione scientifica. Purtroppo sono ancora pochi i ricercatori italiani che ne fanno uso. Il fenomeno e' molto piu' diffuso all'estero, dove la divulgazione scientifica (ma anche la comunicazione da da parte di chi fa ricerca) e' sicuramente molto piu' brillante che in Italia fra ricercatori.

Tuttavia e' anche un fenomeno molto recente.


Alcuni gruppi di ricerca stanno iniziando ad utilizzare questi strumenti per divulgare le loro ricerche (sono emblematici i blog dei premi Fields)

E' recente anche l'iniziativa di ricercatori che utilizzano strumenti come ResearchBlogging.org, un aggregatore di blog post su articoli scientifici peer-review.


E nonostante l'opposizione degli editori, che credono che una soluzione open access sia lesiva per il processo della qualità legato al meccanismo della peer review

Altri esempi hanno dimostrato che questo meccanismo è in realtà affidabile.

Jekyll aveva già affrontato a suo tempo il problema del peer reiew per le riviste on line dove ad esempio con PLoS One [www.plosone.org] si apre letteralmente l'accesso gratuito alla pubblicazione di articoli attraverso l'uso del Web 2.0-

Public Library of Science, promotrice di PLos One, è l'organizzazione paladina dell'open access che dal 2003, pubblica diverse riviste scientifiche on line ad accesso libero e gratuito.

Insomma, siamo solo agli inizi e credo che assisteremo a un uso sempre piu' massiccio di questi media per la diffusione della cultura scientifica.


Grazie al vostro aiuto per aiutarci a tenerci aggiornati su questa interessante evoluzione!

giovanna ha detto...

ciao Claudio,
ho scovato questo (mi pare non ci siano fra i vostri link, spero di aver visto bene) che mi pare interessante:
http://www.molecularlab.it/
e il blog:
http://www.molecularlab.it/blog/
che offre sezioni specifiche: bioinfo, neuroscienze, materiali didattici ecc...
ciao,
g.

Luca ha detto...

Caro Claudio,

grazie per la segnalazione.

"in theory" si e' spostato su wordpress:

http://lucatrevisan.wordpress.com/

L.