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Formarsi come coach gestaltico: percorso, competenze richieste e sbocchi professionali



Diventare coach gestaltico significa intraprendere un percorso di crescita personale e professionale che unisce la consapevolezza di sé alla capacità di accompagnare gli altri nel cambiamento. Il Gestalt Coaching è una disciplina che integra i principi della psicologia della Gestalt con le tecniche del coaching moderno, ponendo al centro la relazione, la presenza e l’esperienza diretta. Oggi rappresenta una delle formazioni più apprezzate per chi desidera lavorare nel campo dello sviluppo personale, nelle organizzazioni o nella formazione aziendale.

Che cos’è il Gestalt Coaching

Il Gestalt Coaching si basa sull’idea che ogni persona possieda già dentro di sé le risorse necessarie per evolvere. Il compito del coach è aiutare il cliente a prenderne consapevolezza, facilitando la connessione tra corpo, mente ed emozioni. L’approccio gestaltico, centrato sul “qui e ora”, si concentra sul modo in cui le persone vivono l’esperienza nel presente, piuttosto che sull’analisi del passato.

Il coach gestaltico lavora attraverso tecniche esperienziali, esercizi corporei e strumenti creativi che permettono di esplorare blocchi, resistenze e potenzialità. L’obiettivo è favorire l’autenticità, la responsabilità personale e la capacità di scegliere in modo consapevole.

Il percorso formativo per diventare coach gestaltico

La formazione in Gestalt Coaching richiede un percorso serio e strutturato, che unisca teoria, pratica e crescita personale. La maggior parte delle scuole prevede un corso annuale o triennale, con lezioni in presenza, laboratori esperienziali e supervisioni. È importante scegliere istituti che siano riconosciuti da enti come ICF (International Coaching Federation) o S.I.Co. (Società Italiana di Counseling), garanzia di standard formativi elevati.

Un percorso completo di Gestalt Coaching include normalmente:

  • Fondamenti teorici della Gestalt e del coaching: principi di consapevolezza, contatto e responsabilità.
  • Comunicazione efficace e ascolto attivo: imparare a gestire la relazione con il cliente in modo empatico e professionale.
  • Tecniche esperienziali e corporee: strumenti per sviluppare presenza e attenzione al linguaggio non verbale.
  • Esercitazioni pratiche e sessioni simulate: per mettere in pratica le competenze acquisite e ricevere feedback dai formatori.
  • Supervisione e mentoring: momenti di confronto con coach esperti per consolidare la propria crescita professionale.
  • Tirocinio o pratica supervisionata: applicazione delle competenze in contesti reali, individuali o aziendali.

La combinazione di apprendimento teorico ed esperienziale è ciò che distingue la formazione gestaltica da altre scuole di coaching: non si tratta solo di acquisire tecniche, ma di vivere in prima persona il processo di consapevolezza.

Le competenze richieste a un coach gestaltico

Diventare coach gestaltico richiede una serie di competenze personali e professionali che si sviluppano gradualmente durante la formazione. Alcune di esse rappresentano vere e proprie qualità interiori da coltivare:

  • Presenza e ascolto consapevole: il coach deve saper restare nel momento, osservando con attenzione ciò che accade nella relazione.
  • Empatia e autenticità: qualità fondamentali per creare un clima di fiducia e favorire l’apertura del cliente.
  • Capacità di osservazione corporea: nel modello gestaltico il corpo è parte integrante del processo di consapevolezza.
  • Gestione delle emozioni: un coach formato sa riconoscere e regolare le proprie emozioni per non interferire con il percorso del cliente.
  • Flessibilità e creatività: due aspetti centrali che permettono di adattare gli strumenti del coaching alle diverse situazioni.

Accanto a queste competenze relazionali, è importante acquisire solide basi metodologiche, etiche e professionali. Il coach gestaltico lavora con persone, gruppi o aziende e deve saper rispettare confini chiari, mantenendo un atteggiamento non giudicante e una comunicazione trasparente.

Gli sbocchi professionali del Gestalt Coaching

Il mercato del coaching è in continua espansione e il Gestalt Coaching si colloca in una posizione privilegiata grazie al suo approccio integrato e umano. I possibili sbocchi professionali sono molteplici e spaziano in diversi ambiti:

  • Life Coaching: accompagnamento individuale per la crescita personale, la gestione dello stress, la consapevolezza di sé e il miglioramento delle relazioni.
  • Business Coaching: supporto a manager, imprenditori e team aziendali nel potenziamento della leadership e nella gestione del cambiamento.
  • Team Coaching: applicazione del modello gestaltico alle dinamiche di gruppo e ai processi di collaborazione.
  • Coaching per la formazione e l’educazione: interventi in contesti scolastici o accademici per sviluppare competenze relazionali e motivazionali.
  • Coaching per il benessere e lo sport: sostegno alla performance, alla resilienza e alla motivazione personale.

Molti coach gestaltici scelgono di lavorare come liberi professionisti, altri integrano le competenze acquisite nella loro attività principale: psicologi, formatori, educatori, consulenti e professionisti delle risorse umane possono trarre grande vantaggio dall’approccio gestaltico.

Una scelta che trasforma

Formarsi come coach gestaltico significa intraprendere un percorso che va oltre la semplice acquisizione di tecniche. È un cammino di crescita personale che insegna a stare nella relazione con autenticità, ad accogliere l’altro senza giudizio e a promuovere il cambiamento attraverso la consapevolezza.

In un mondo in cui le persone cercano sempre più relazioni autentiche e strumenti per vivere con equilibrio, il Gestalt Coaching offre una risposta concreta, capace di unire professionalità e profondità umana. Diventare coach gestaltico non è solo una professione, ma un modo di essere: un percorso che arricchisce chi lo intraprende e chi ne beneficia.


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