Torino tra le potenze globali dell’aerospazio: sesto posto nel ranking FT
Torino si conferma un hub industriale di rilevanza mondiale, conquistando un prestigioso sesto posto nella classifica “Large European Cities of the Future 2025 – FDI Strategy” stilata dal Financial Times. Il riconoscimento, riservato alle città con maggior capacità di attrarre investimenti esteri, premia in particolare la vitalità del settore aerospaziale cittadino.
Una “Città dell’Aerospazio” nella regione Piemonte
Dietro questo riconoscimento c’è un mix strategico: l’implementazione di infrastrutture avanzate – come la prossima “Città dell’Aerospazio” – e la presenza consolidata di aziende e centri di ricerca nel campo della space economy, in sinergia con il tradizionale distretto automotive torinese.. Questo ecosistema sta attraendo capitali e competenze da tutta Europa e oltre.
Flussi in entrata e ricadute sul territorio
Secondo le stime, gli investimenti esteri nel torinese offriranno una spinta economica da circa 3,2 miliardi di euro, con la prospettiva di generare circa 2.000 nuovi posti di lavoro in Piemonte. Un numero significativo che impone a istituzioni e realtà locali di potenziare reti di formazione, logistica e sostegno all’innovazione, per consolidare questi capitali nel medio-lungo termine.
Torino, unica italiana nella top ten
Nel panorama europeo, Torino si distingue come l’unica città italiana tra le dieci prime. Nel dettaglio del ranking: al primo posto figura Porto (Portogallo), seguita da Anversa (Belgio), Glasgow e Leeds (Regno Unito), Düsseldorf (Germania), con Torino al sesto posto. Alle spalle del capoluogo piemontese troviamo Cracovia, Poznań, Katowice e Izmir.
Da dove arrivano i capitali esteri
I principali investitori stranieri presentano un’efficace sinergia tra vicini ed extraeuropei: la Francia guida i flussi in entrata all’interno dell’UE, mentre gli Stati Uniti restano il primo partner extraeuropeo per il territorio piemontese
Il segnale del Financial Times offre uno stimolo a rafforzare l’ecosistema aerospaziale torinese e piemontese. Per capitalizzare questo momento, le istituzioni potrebbero:
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Sostenere la nascita dell’industria di base (es. componentistica spaziale, robotica, satelliti) con incentivi e fondi dedicati.
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Promuovere partnership pubblico‑private tra università, centri di ricerca e aziende hi‑tech.
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Fornire formazione mirata in ingegneria aerospaziale e settori collegati, per preparare professionisti all’altezza delle sfide.

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