LA STORIA DELLA FAMA
Nel XX secolo chi è famoso emerge come singolo e non come collettività, e lo fa contro le istituzioni, invece che a favore delle stesse. Inoltre l' "emersione" dell'individuo dalla massa lo proietta (anche) all'esterno dei confini nazionali, non rappresentando più - in questo modo - la società da cui proveniva.
Naturalmente la fama è cambiata molto da quando si sono sviluppati i mezzi di comunicazione di massa, perché prima gli uomini erano come isole distanti in un deserto, nel senso che - tecnicamente - non potevano raggiungere molte altre persone. E come facevano gli imperatori romani a diffondere il più possibile la loro figura? Tramite tanti giochi pubblici e festività, durante le quali convergevano a Roma molte persone. Ed anche mediante la moneta, su cui veniva coniata la testa dell'imperatore.
Tuttavia la fama - oggi - è qualcosa di molto diverso rispetto alle sue origini. Pensiamo a carriere che possono essere descritte solo tramite la fama: ad esempio la carriera dell'influencer. Diversa era la carriera di un console romano, perché quest'ultimo prima di tutto era un console, poi poteva essere più o meno famoso. Pensiamo poi all'avvento del cristianesimo e al conseguente concetto di vanità. Sono queste le idee intorno a cui l'autore ci porta a riflettere. Quante volte abbiamo pensato al rapporto tra fama e potere (se sei potente sei famoso oppure invece se sei famoso sei potente?) o al rapporto tra fama e denaro (siamo sicuri che la fama porti sempre denaro?).
Il libro è ben scritto, è divulgativo oltre che curioso ed interessante, sia per gli esempi "storici" che per quelli attuali. Fa pensare in sintesi a questo: se la vanità è una tentazione a cui difficilmente si può resistere, perché non focalizziamo anche gli aspetti negativi della fama?
Alessandro Lolli ha scritto: "Ogni celebrità è una minaccia al benessere psichico del soggetto conoscente, gli ricorda non solo l'esistenza del successo personale in astratto, cioè l'esistenza di alcune persone fortunate con una vita preferibile, ma anche che questo successo è affare suo, che le parole della celebrità reclamano la sua attenzione su tutti i media, parole che hanno più peso delle sue perché può solo ascoltarle senza ribattere". E' proprio questo il punto, che caratterizza questo tipo di relazione: il fan può anche scrivere alla persona famosa, ma quest'ultima probabilmente non risponderà. Al contrario, io posso anche conoscere una persona famosa (magari non universalmente, ma in uno specifico ambito): se però con lui instauro un dialogo, questa è tutt'altro tipo di relazione, ed è qualcosa da cui può anche scaturire un'amicizia.
scritto da Alessandro Lolli
e pubblicato da effequ nel 2025
Una sintesi di questa recensione è disponibile su youtube e su TikTok
Walter Caputo
Divulgatore scientifico dal 2008

Post a Comment