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UNIVERSITÀ DI TORINO: CARENZA DI VITAMINA D POSSIBILE FATTORE DI RISCHIO PER INFEZIONI DA CORONAVIRUS

Un comunicato dell’Università degli Studi di Torino pone l'attenzione su un possibile ruolo preventivo e terapeutico della vitamina D nella gestione della pandemia da COVID-19. Con la precisazione di uno degli autori della ricerca.




Professori Giancarlo Isaia ed Enzo Medico dell’Università di Torino hanno ipotizzato una correlazione tra carenza di Vitamina D e patologie gravi legate al Coronavirus.
Gli anziani sono tra l’altro proprio quelli più colpiti da carenza di Vitamina D e dunque dalle infezioni.

Sono emersi alcuni dati che, sintetizzati in un documento, già sottoposto ai Soci dell’Accademia di Medicina di Torino, sono stati giudicati molto interessanti.


Su Futura News, la testata del Master in giornalismo Giorgio Bocca dell'Università di Torino, il Prof. Medico ha ribadito che a loro è una analisi per porre l'attenzione sull'argomento: 

"Nel corso delle ultime settimane alcuni colleghi dell’Ospedale di Torino ci hanno segnalato una diffusa carenza di vitamina D nei pazienti ricoverati per essere risultati positivi al Covid-19. Abbiamo quindi deciso di raccogliere una serie di studi clinici per cercare di dare un quadro più organico della questione. Nelle fonti da noi citate vengono presi in considerazione oltre 12mila casi e le pubblicazioni sono sia a favore che contro la tesi benefica della vitamina D. Abbiamo fatto il tutto in maniera estremamente delicata ed equilibrata, senza sbilanciarci, ma riportando evidenze di cui la comunità scientifica era già a conoscenza da tempo. Molti colleghi - ha aggiunto - nonostante spesso stiano lavorando in condizioni davvero precarie, si sono interessati al nostro lavoro e si è avviato un confronto che speriamo sia costante e duraturo".


Fonte: Università degli Studi di Torino e Futura News 

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