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LA MODERNITÀ DI LEONARDO

Foto di Walter Caputo
Ho voluto fotografare il libro: "Le grandi macchine di Leonardo", scritto da Davide Morosinotto e Christian Hill e pubblicato da Editoriale Scienza, su uno stendino, sì - avete capito bene - uno di quegli aggeggi che diamo per scontati, compriamo in un ipermercato, montiamo ed utilizziamo subito per far asciugare i panni grazie ad un sistema di fili. 

La questione è proprio che noi non sapremmo inventare uno strumento del genere, mentre Leonardo ha inventato davvero un sacco di cose e spesso le ha immaginate, a volte costruite, oppure solo disegnate. Lui non aveva la tecnologia che abbiamo noi oggi, soprattutto non poteva infilare una spina in una presa e schiacciare un bottone. Di conseguenza le sue macchine sono alimentate da energia umana o animale. Eppure molti ausili tecnologici che oggi ci rendono la vita molto comoda non sono altro che la rielaborazione moderna degli antichi progetti di Leonardo. E' per questo motivo che gli dobbiamo tanto. Tuttavia, per capire le sue macchine e quelle di oggi occorre vederle affiancate, pagina dopo pagina e descritte nei loro elementi meccanici fondamentali. In sintesi, questo è il lavoro svolto dagli autori del libro in oggetto, non a caso sottotitolato "40 invenzioni geniali: com'erano un tempo e come sono oggi". Ci consentono di capire l'origine di ciò che oggi usiamo e - di conseguenza - la mente geniale di colui che realizzò quei progetti.

D'altronde Leonardo, visto con gli occhi dei contemporanei appare decisamente moderno. Non riuscì a concludere alcuni progetti? Per forza, oggi diremmo che era un lavoratore "precario", una "partita IVA" che girava da un corte all'altra per trovare lavoro. E un committente poteva decidere, da un momento all'altro, di lasciarlo "a piedi". Esattamente come succede oggi. Mi verrebbe da dire che si fa quel che si può (e non tutte le sue invenzioni funzionarono), ma lui fece davvero molto. 

Oggi diremmo che Leonardo fece un sacco di mestieri diversi, ad esempio non solo l'inventore, ma anche il pittore, lo scultore e il musicista. Spesso si dice che aveva molti interessi diversi, ma è anche vero che il "mercato" di allora richiedeva diverse abilità. Esattamente come capita oggi ai lavoratori autonomi che devono essere - appunto - autonomi in un sacco di cose, non solo nel loro mestiere, ma devono saper fare anche altri lavori, saper cambiare, e occuparsi delle questioni amministrative, di fatturazione e di incasso. Proprio come faceva Leonardo, quando constatava tristemente che i soldi non bastavano per andare avanti

Insomma, Leonardo è proprio un personaggio da vedere con gli occhi di oggi, da stimare per ciò che ha fatto con gli strumenti che aveva a disposizione e da "imitare" nel senso che - date le condizioni della nostra economia - se siamo autonomi il lavoro, spesso, ce lo dobbiamo proprio "inventare".

Walter Caputo
Divulgatore Scientifico

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