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NANOTECNOLOGIE NELLA VITA QUOTIDIANA

La nanotecnologia è quel ramo della scienza e della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro, sotto dunque il milionesimo di metro,  e che opera in un ambito d'investigazione che coinvolge numerosi indirizzi di ricerca, tra cui biologia molecolare, chimica, scienza dei materiali, fisica, ingegneria meccanica, ingegneria chimica ed elettronica. 

La prima geniale  intuizione di queste applicazioni (pur non chiamandole con questo nome) risale al celebre discorso tenuto dal premio Nobel per la Fisica Richard Feynman nel 1959, intitolato There's plenty of room at the bottom. Oggi l'impiego delle nanotecnologie è sotto gli occhi di tutti, tant'è che sono nati, anche da noi in Italia, progetti europei come Nanoforce e aziende che, per esempio, qui in Piemonte, applicano diffusamente tali studi in prodotti commerciali.

La prima volta che parlammo di nanotecnologie su queste pagine fu il febbraio 2008, a neppure a un mese dalla fondazione di Gravità Zero, in un articolo profetico "le nanotecnologie ci salveranno" (ripreso da VenetoNanotech).

Di seguito la presentazione le slide della conferenza preparata per la rassegna Teatro e Scienza, (preamiata con la medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica)



Tuttavia la cosa migliore per comprendere le potenzialità delle nanotecnologie è vederle in azione, attraverso video divulgativi.

Come il seguente documentario prodotto dall'Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari (ISTM) del Consiglio Nazionale delle RIcerche (CNR) attraverso il Centro di servizio per le tecnologie e la didattica universitaria multimediale e a distanza (CTU) dell'Università degli Studi di Milano.



Responsabile Scientifico: Alessandro Ponti (ISTM-CNR)
Regia e Produzione executiva: Marco Carraro (CTU-UniMI)
Soggetto: Alessandro Ponti (ISTM-CNR) e Marco Carraro (CTU-UniMI)



1 commento

Luciana ha detto...

Grazie !
Queste informazioni così
specialistiche messe alla portata di tutti sono un vero progresso.
- Non so come sia possibile offrire gratuitamente tutto quel lavoro necessario per spiegare le nanotecnologie; spero vi sia l'appoggio dello Stato, non solo l'impegno che si pretende da scienziati, artisti e volontari.