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L'INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUI GIORNALI, SOLO SPETTACOLARIZZAZIONE?


(testo raccolto da Andrea Vico)

Talvolta i quotidiani e i settimanali “generalisti” italiani pubblicano notizie di argomento scientifico che, in realtà, di scientifico hanno ben poco; spesso si tratta di vere e proprie “bufale”, come si dice in gergo giornalistico. Perché accade questo?


Perché le notizie che annunciano scoperte sensazionali fanno vendere; il fatto che siano frutto di ricerche superficiali (se non opera di veri e propri ciarlatani) o il fatto che i risultati di un esperimento siano gonfiati ad arte (e alcuni centri di ricerca, pur di guadagnare le luci della ribalta, hanno imparato come attirare l’attenzione), al direttore di un quotidiano importa poco.

Così chi si trova ad essere giornalista scientifico nella redazione di una qualunque testata si trova spesso a dover scrivere articoli su notizie-bufala.

Puntare i piedi col direttore o col capo redattore serve a poco: il servizio verrebbe affidato a un altro cronista, magari non esperto di scienza. Meglio allora accettare l’incarico e gestire la pseudonotizia controbilanciandola con studi seri e attendibili allo scopo di ridimensionarne gli effetti. [continua]

"Leggi, guarda, tocca. La scienza nei giornali, in tv e..."
è un convegno sulla comunicazione della scienza organizzato dalla Provincia di Torino e svoltosi a Torino il 19 e 20 aprile 2002. Cosa è cambiato in otto anni? E' migliorata secondo voi la Comunicazione della scienza sui giornali e in TV?

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