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HARVARD: GRATIS ONLINE TUTTO IL SUO SAPERE


Harvard ha annunciato che renderà consultabile online tutto il materiale prodotto dai propri ricercatori, docenti, luminari.



I docenti delle facoltà scientifiche e artistiche dell'università americana hanno aderito all'unanimità alla proposta di rendere disponibili sul web tutti i documenti che pubblicheranno.

Harvard sceglie dunque la strada dell'Open Access, una via già seguita da molte altre istituzioni in tutto il mondo: in questo modo i docenti di altre sedi universitarie potranno condividere i documenti dei loro colleghi e i ricercatori potranno divulgare le proprie ricerche in modo che possa essere accessibile a tutti.

Tutto gratuito e aperto ai crawler dei motori di ricerca aumentare la visibilità, senza il pericolo che gli autori dei documenti perdano i diritti su quanto pubblicato. Il vantaggio per loro è quello di potersi svincolare dal meccanismo divenuto ormai costosissimo e limitante delle riviste specialistiche: tanto limitante che chi pubblica non riesce a uscire dalle mura dell'ateneo nel quale l'articolo è stato prodotto e dunque diventa inutile per diffondere la cultura.

E nonostante l'opposizione degli editori, che credono che una soluzione open access sia lesiva per il processo della qualità legato al meccanismo della peer review, altri esempi hanno dimostrato che questo meccanismo è in realtà affidabile.

Se ricordate, Jekyll aveva già affrontato a suo tempo il problema del peer reiew per le riviste on line dove con PLoS One [www.plosone.org] si apre letteralmente l'accesso gratuito alla pubblicazione di articoli attraverso l'uso del Web 2.0-

Public Library of Science, promotrice di PLos One, è l'organizzazione paladina dell'open access che dal 2003, pubblica diverse riviste scientifiche on line ad accesso libero e gratuito per chiunque abbia a disposizione una connessione internet.



Claudio Pasqua
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