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2008: anno bisestile

L’anno bisestile venne già introdotto nel 45 a.C. da Giulio Cesare, ma venne modificato nella sua definizione attuale con la riforma del calendario voluta da Gregorio XIII nel 1582 e ha 366 giorni.

Poiché la Terra impiega in media 365, 2422 giorni per fare una rivoluzione attorno al Sole (un anno), ogni anno calendariale di 365 giorni ci fa accumulare un “ritardo” di 0,2422 giorni. Nel giro di poco meno di 400 anni il Natale sarebbe Ferragosto…

Con l’introduzione di un giorno intercalare, il 29 febbraio, di ogni 4 anni si recupera quel ritardo, ma l’anno medio diventa 365,25 con un’eccedenza, quindi di 0,0078 giorni.

Per “smaltire” l’eccedenza viene saltato il giorno intercalare negli anni di fine secolo non esattamente divisibili per 400. Ad esempio il 2000 è stato un anno bisestile, ma non lo sarà il 2100, così come non lo è stato il 1900.
A questo punto la durata media dell’anno calendariale su 400 anni è di 365,2425: resta ancora un piccolo residuo di 0,0003 giorni all’anno che potrebbe essere corretto, ad esempio, saltando un altro giorno intercalare…attorno all’anno 4400!


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