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IN ITALIA UNA DONNA SU DIECI SOFFRE DI DISTURBI POST PARTUM...

... E L'80% DI BABY BLUES .

Save the Children grazie al sostegno di Gallerie Commerciali Italia - con le sue 46 Gallerie Auchan – promuove il progetto “Fiocchi in Ospedale” attivo a Milano e a Bari per supportare le neo mamme e i neo papà.

Obiettivo: sostenere almeno 1.500 nuclei familiari, prendere in carico 800 mamme e formare 200 tra operatori sociali e pediatri di base nelle due città.



“Bambini si nasce, genitori si diventa”, questo è lo slogan del nuovo progetto di Save the Children “Fiocchi in Ospedale”, una vera e propria rete di sostegno e di solidarietà per neo mamme e neo papà nei primi mesi di vita del proprio bambino, realizzato grazie al sostegno di Gallerie Commerciali Italia con le sue 46 Gallerie Auchan dislocate in tutta Italia. L’intervento della durata di due anni ha l'obiettivo di accompagnare neo genitori, soprattutto in condizioni di particolare vulnerabilità, sociale e psicologica, creando attorno ad essi un ambiente sereno e forte, grazie al supporto e ai servizi per la cura dei primi importantissimi mesi di vita del bambino.

Il progetto, partito a Milano e Bari, prevede varie attività tra cui la creazione di due sportelli di ascolto presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda a Milano e il Policlinico a Bari, il rafforzamento delle collaborazioni tra i reparti di ostetricia e pediatria nella presa in carico e cura della mamma e del bambino, la facilitazione delle collaborazioni tra le unità psicologiche e materno-infantile per la presa in carico dei casi di malessere genitoriale e di disagio socio-economico, nonchè la realizzazione di una dimissione protetta nei casi particolarmente critici.

“La nascita di un figlio rappresenta per i genitori un'esperienza di profondo cambiamento, sia sul piano affettivo che personale, sia sul piano relazionale che sociale, a volte connotato dalle difficoltà della coppia genitoriale nell’adeguarsi al nuovo assetto. - ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia – Se a questo scenario si aggiungono difficoltà di tipo economico e psicologico della mamma o della coppia, la situazione si aggrava e le conseguenze per il bambino possono essere molto pesanti. Nei casi più gravi i disturbi della sfera relazionale mamma-bambino possono sfociare in violenze familiari e in alcuni casi in infanticidi. Secondo alcune stime, nel 90% dei casi di bambini uccisi sono le madri le responsabili e nell'80% degli episodi i minori sono uccisi in via preterintenzionale a causa delle forti percosse ricevute dai genitori. ”

In Italia, infatti, la depressione post partum colpisce in media una donna su 10, mentre il baby blues – disturbo i cui sintomi sono stanchezza, disturbi del sonno e dell'appetito, difficoltà di concentrazione, tristezza, pianto– riguarda fino all'80% delle neo mamme.

Questi disturbi, possono amplificarsi nelle mamme con meno di 20 anni, le “madri-bambine”, che sono soprattutto al Sud (0,97% di Milano contro alcune città del meridione che superano il 3%) , dove il matrimonio precoce può essere visto come l'unica possibilità di emancipazione dal proprio nucleo familiare d'origine.







“Gallerie Commerciali Italia, con le sue 46 Gallerie Auchan dislocate in tutta Italia, e i suoi quasi 200 milioni di visitatori l’anno, è certamente una delle aziende leader nei territori dove è presente – ha commentato Edoardo Favro, Amministratore Delegato Gallerie Commerciali Italia, coinvolta nel pieno sostegno del progetto Fiocchi in Ospedale – Ritenendo che l’attenzione alle categorie più deboli sia un dovere civile e sociale, tanto più che il successo di questa azienda dipende direttamente dai nostri clienti, ho voluto impegnarmi in questo progetto per offrire un contributo concreto allo sforzo di Save the Children che offre un sostegno significativo ed importante a tutte le neo mamme e i neo papà che si trovano in una situazione di disagio. Il mio augurio è che iniziative come questa trovino sempre maggior spazio e che il nostro contributo possa essere davvero utile per chiunque viva momenti di difficoltà nell’affrontare una nascita”.

Sono tantissime le espressioni del disagio all'interno di una neo famiglia, dall’indigenza economica sempre più evidente alla mancanza di servizi welfare diffusi sul territorio fino alla crescente solitudine di alcune donne che, sempre di più, sono costrette ad abbandonare anche il contesto lavorativo. Ecco perché secondo Save the Children è di fondamentale importanza una diagnosi precoce con la possibilità di pianificare un intervento tempestivo, che abbia inizio dai giorni immediatamente successivi al parto.

L’Obiettivo è quello di aiutare circa 1.500 nuclei familiari sulle due città, prendendo in carico almeno 800 mamme in condizioni di fragilità, formando inoltre 200 tra operatori sociali e pediatri di base.




Fonte: Savethechildren
Autore della pubblicazione: Rossella Mele

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