L’influenza stagionale: boom di contagi in Italia e nel mondo
L’influenza stagionale sta registrando un’accelerazione significativa in numerose aree del mondo, con un aumento marcato dei casi respiratori e una pressione crescente sui sistemi sanitari. Al centro dell’attuale ondata c’è un nuovo ceppo del virus influenzale A/H3N2, noto come sottoclade K (A/H3N2 J.2.4.1), spesso definito dai media “super influenza” per la sua rapida diffusione.
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Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, a partire dall’estate 2025 si è osservata una crescita precoce e intensa dei contagi, in particolare nel Regno Unito, dove i ricoveri ospedalieri per influenza hanno superato i livelli abituali per il periodo pre-natalizio. I dati più recenti indicano migliaia di ricoveri settimanali, con numeri più che raddoppiati nel giro di pochi giorni. Questa situazione ha spinto alcune scuole e strutture sanitarie a reintrodurre misure preventive, come protocolli di protezione del personale e degli studenti, per contenere la diffusione del virus.
L’aumento dell’attività influenzale non riguarda solo l’Europa. Le analisi di sorveglianza mostrano una circolazione rilevante della variante “K” anche in Nord America e in Asia, mentre in alcune aree dell’emisfero australe la stagione influenzale si è protratta più a lungo del consueto. In Italia, la curva epidemiologica è in costante crescita, con un incremento delle sindromi simil-influenzali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un impatto maggiore sulle fasce più fragili della popolazione, come bambini piccoli e anziani.
Dal punto di vista virologico, l’Oms segnala che il nuovo sottoclade presenta differenze genetiche rispetto ai ceppi A/H3N2 precedenti, che potrebbero favorirne una maggiore trasmissibilità. Tuttavia, i dati attualmente disponibili non indicano un aumento della gravità clinica dell’infezione: la malattia si manifesta in modo simile alle influenze stagionali già note, senza evidenze di forme più severe nella popolazione generale.
Resta centrale il ruolo della vaccinazione. Gli esperti e le autorità sanitarie ribadiscono che il vaccino antinfluenzale continua a offrire una protezione efficace contro le forme gravi e le complicanze, riducendo il rischio di ricovero sia nei bambini sia negli adulti. Anche se l’allineamento tra il ceppo dominante e quello contenuto nel vaccino stagionale potrebbe non essere perfetto, la copertura vaccinale rimane fondamentale, soprattutto per anziani, persone immunodepresse e operatori sanitari.
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, l’Oms e i medici invitano a mantenere alta l’attenzione: oltre alla vaccinazione, misure come l’igiene delle mani, l’uso responsabile delle mascherine in ambito sanitario e l’isolamento volontario in caso di sintomi respiratori rappresentano strumenti chiave per limitare l’impatto dell’ondata influenzale in corso. Nel frattempo, la sorveglianza epidemiologica e genetica prosegue, per adattare tempestivamente le strategie di prevenzione e risposta qualora il virus dovesse subire ulteriori variazioni.

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