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LE IENE SEMINANO PANICO PARLANDO A VANVERA DEL "NUCLEARE" DEL GRAN SASSO

Aggiornamento: Il Movimento 5 Stelle riconferma la sua scarsa predisposizione alla scienza preferendo le bufale del pessimo servizio zeppo di errori de 
"Le Iene", noto programma satirico più volte generatore di FakeNews



Gilberto Corbellini su IL FOGLIO 
Sull'esperimento del Gran Sasso stessa logica del caso stamina


Siamo alle solite. In quest'epoca di Fake News, e scarsa conoscenza scientifica, come già accaduto in passato, il programma satirico "Le Iene"  ieri sera ha seminano il panico parlando di un presunto  "Pericoloso esperimento nucleare tenuto nascosto" (titolo evidentemente studiato ad hoc per aumentare l'audience), che tratta dei laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, e che inizia subito con un paragone completamente errato: il disastro della centrale nucleare di Fukushima. Paragonare un laboratorio di fisica con una centrale nucleare sarebbe come paragonare un ghiacciolo con un iceberg. Tanto per farvi un esempio: ci sono più sorgenti radioattive e antimateria in un ospedale che in un laboratorio di fisica. 

le iene fake
Una scena di un noto film che illustra come i curatori
del programma TV  "LE IENE" probabilmente immaginano siano gli scienziati italiani ^_^



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In sintesi, spiega l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare:  
“Il servizio andato in onda presenta numerose falsità e poche verità, presentate in modo parziale e fazioso. I Laboratori hanno a cuore l’acqua del Gran Sasso e la sicurezza dell’ambiente in generale, condizioni per poter svolgere le attività di ricerca. Sox non è un esperimento nucleare che prevede la manipolazione di atomi, ma un esperimento scientifico che usa una sorgente radioattiva sigillata come quelle che vengono usati negli ospedali delle nostre città per esami diagnostici e terapie”.

Ma ecco la risposta completa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che ha risposto su Facebook a una domanda di una cittadina abruzzese, che ha scritto:  

Sono una cittadina abruzzese con 3 figli! Cosa c'è di vero in quello denunciato alle IENE ieri sera sul Gran Sasso?


Cara Carola, 
grazie per la domanda. Il servizio delle Iene andato in onda ieri sera contiene numerose falsità e poche verità presentate in modo parziale e fazioso. Cercheremo quindi di fare chiarezza su alcuni punti che destano preoccupazione in lei come in molte altre persone che abitano il territorio.
I Laboratori Nazionali Del Gran Sasso - INFN hanno a cuore la sicurezza dell’acqua del Gran Sasso. La sicurezza dell’acqua in particolare, e dell’ambiente in generale, è una condizione necessaria ai Laboratori per svolgere le proprie attività di ricerca. Soprattutto perché i nostri Laboratori sono parte del territorio abruzzese: molti nostri ricercatori e molte delle persone che vi lavorano sono abruzzesi, vivono nel territorio e bevono l’acqua che esce dai loro rubinetti. E l’INFN pone la massima attenzione al rispetto della legge: tutto è fatto nel rispetto delle norme e con le autorizzazioni necessarie. Quindi anche nel caso del nuovo esperimento SOX si è seguito rigorosamente l’iter di legge. L’autorizzazione all’impiego è stata ottenuta da Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Interno (Protezione Civile) e di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

SOX non è un esperimento nucleare che prevede la manipolazione di atomi, come accade per esempio in una centrale nucleare, ma un esperimento scientifico che usa una sorgente radioattiva sigillata, come quelle che vengono usate, sia pure con una diversa potenza e differenti finalità, negli ospedali delle nostre città per eseguire esami diagnostici e terapie. SOX è infatti un esperimento per lo studio dei neutrini che utilizza 40 grammi di polvere di Cerio 144. Il Cerio 144 produce decadimenti radioattivi spontanei, non reazioni nucleari di fissione. SOX quindi non ha niente a che vedere con un reattore nucleare, non può esplodere, neppure a seguito di azioni deliberate, errori umani o calamità naturali. (Per saperne di più: https://www.lngs.infn.it/it/borexino)

Per garantire lo svolgimento in assoluta sicurezza dell’esperimento, senza nessun rischio per le persone e per l’ambiente, il Cerio 144, è isolato e totalmente schermato. La polvere di Cerio è chiusa e sigillata in una doppia capsula di acciaio, che a sua volta viene poi chiusa all’interno di un contenitore di tungsteno dello spessore di 19 centimetri, del peso di 2,4 tonnellate, realizzato appositamente per SOX con requisiti più alti rispetto agli standard di sicurezza richiesti, e in grado di resistere fino a 1700 °C. La sorgente rimarrà chiusa sotto chiave nel suo alloggiamento inaccessibile, per l’intera durata dell’esperimento, cioè 18 mesi. Il contenitore di tungsteno è indistruttibile: è resistente a impatto, incendio, allagamento e terremoto, secondo studi rigorosi che sono stati svolti come previsto dalla legge e verificati dalle autorità competenti. Quindi, tutti i rischi citati durante la trasmissione, dal terremoto all'atto terroristico, non sono realistici.
SOX, dunque, non rappresenta in alcun modo un rischio, né per la popolazione né per l’ambiente: non implica nessuna dose radioattiva per nessuno, e naturalmente neanche per le persone che lavorano nei laboratori, la dispersione del Cerio è impossibile anche in caso di incidente, la sorgente sarà sempre sorvegliata 24h/24 dal personale che di norma svolge l'attività di sorveglianza nei Laboratori.


Intanto l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sta preparando una nota ufficiale che anche noi pubblicheremo.


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3 commenti

Anonimo ha detto...

Si, le Iene c'avranno pure "marciato", ma quel vostro "pezzo grosso" intervistato (di cui mi sfugge il nome) non ha fatto che aumentare la convinzione nel telespettatore che fosse tutto vero!!! Si è dimostrato impacciatissimo e in estrema difficoltà nel dare risposte!!!

Anonimo ha detto...

Quindi essere impacciato di fronte ad una telecamera è sintomo di disonestà?

Ma tu hai idea di quanto sia complesso un laboratorio come quello del Gran Sasso? Come si può mai, in buona fede, pretendere che un dirigente di quel laboratorio conosca a menadito tutti i dettagli costruttivi e di funzionamento in modo da poter rispondere su due piedi a domande come quelle poste dalla comica Nadia Toffa? Certe informazioni si richiedono per vie ufficiali per un buon motivo e cioè che serve mettere al lavoro un certo numero di persone per fornire informazioni così approfondite.

Ma il problema è che alle iene non interessa informare sulla verità ma solo fare scandalismo a buon mercato, altrimenti qual è il senso di rincorrere quelle persone all'uscita da lavoro neanche fossero dei criminali in fuga?

Anonimo ha detto...

Sono scienziati non gente abituata a parlare alla tv come Nadia Fuffa.