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LA FISICA DI STAR TREK

Come funziona un motore a curvatura? E il teletrasporto? In questa conferenza l'Ing. Nembo Buldrini, ricercatore aerospaziale presso l'Austrian Institute of Technology, ci mostrerà alcune delle tecnologie più spettacolari di Star Trek, e farà il punto della situazione sulla ricerca attuale. La conferenza si è tenuta il 25 Febbraio 2011 presso la Sala Estense di Ferrara, nell'ambito del ciclo "I Venerdì dell'Universo".  
Le puntate sono 8. Qui di seguito la prima. 




La saga fantascientifica di Star Trek è nota per contenere un alto numero di spunti di tipo tecnico/scientifico, che danno un affascinante tocco di plausibilità alla storia e che hanno addirittura ispirato veri scienziati ad intraprendere la loro carriera. I fenomeni fisici di Star Trek, seppur fantastici, vengono spiegati dagli autori in maniera dettagliata e verosimile: questo tipo di fantascienza prende il nome di hard-science fiction, ed è qui che il connubio tra fantascienza e scienza raggiunge il suo apice. In maniera simmetrica, esistono nella scienza vera dei campi di ricerca avanzata dove la scienza sembra mischiarsi con la fantascienza. Nel corso della conferenza guarderemo al funzionamento della Fisica di Star Trek sia con gli occhi dello spettatore curioso, sia con gli occhi dello scienziato, cercando di capire la distanza che separa la fantascienza dalla ricerca scientifica avanzata.


Profilo Biografico
Nembo Buldrini è nato a Rimini. Ha conseguito il diploma di laurea in Ingegneria Aerospaziale presso l’Università di Bologna, con tesi sperimentale riguardante la propulsione spaziale al plasma. Ha lavorato come consulente informatico al centro di supercomputing CINECA, a Bologna, fino al 2000, quando iniziò a lavorare come tecnico operativo di una piccola compagnia aerea. Durante questo periodo, ha condotto in maniera indipendente diversi studi e ricerche sperimentali nel campo della propulsione spaziale avanzata. Nel 2001 si è trasferito in Austria, ed ha incominciato la carriera di ricercatore presso l’allora Austrian Research Centers (oggi AIT, Austrian Institute of Technology). La sua attività principale presso l’AIT consiste nel disegnare, assemblare e testare sistemi di propulsione elettrica (in particolare propulsione ionica) per veicoli spaziali. Da sempre appassionato di scienza e fantascienza, i suoi interessi includono l’illustrazione scientifica e le arti grafiche in generale: ha ottenuto diverse pubblicazioni di opere illustrative presso varie riviste scientifiche italiane ed estere.

Il programma, gli abstract ed il profilo biografico dei relatori sono disponibili su www.unife.it nella sezione dedicata agli incontri scientifici 

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