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LA SCIENZA NEL BEL PAESE? SIAMO NEL MEDIOEVO?


"Ho avuto un incubo!" dice il filosofo della scienza Telmo Pievani sull'ultimo numero di LE SCIENZE. Un incubo in cui abbiamo visto cose che la TV pubblica spaccia per misteri inesistenti, prendendosi beffe dei telespettatori.

Ma fortunatamente è solo un incubo... no?



Quali bufale?

  • Cerchi nel grano
  • Atlantide
  • Templari e loro complotti universali
  • le scie chimiche (secondo cui dovremmo essere tutti morti)
  • segreti delle piramidi
  • le profezie maya, quelle di nostradamus, e l'intero bagaglio di sciagure imminenti
  • il mostro di Loch Ness
  • gli UFO
  • il falso sbarco sulla Luna
  • le astronavi preistoriche
  • la fine del mondo, il 2012 e altre stupidaggini


Leggete LE SCIENZE (in edicola) a pagina 25 (mese di agosto)

Vi accorgerete che in quest'incubo descritto da Pievani la TV pubblica promuove queste schiocchezze sotto il nome di "divulgazione scientifica!, ne più ne meno di quando alcune di queste venivano proposte nel lontano MedioEvo!

E in quest'incubo un programma della TV pubblica che trasmette irrazionalità viene addirittura premiato per la "qualità della comunicazione" e per la "televisione educativa" tanto da essere clonato in una versione per ragazzi nel fine settimana. Tanto che alla fine il tema dell'irrazionale "siamo soli?" [*] diventerà il prossimo spauracchio per i più giovani a fare da contraltare al grande fratello!

Una TV di Stato che propina per divulgazione scientifica scemenze!

Ma è soltanto un incubo, no? So che mi sveglierò e che vedrò che nulla in realtà di tutto ciò accade nella nostra realtà!

AGGIORNAMENTO - 23,40

[*] Il tema proposto quest'anno a mezzo milione di studenti dal nostro Ministero dell'Istruzione nella prima prova (quella a tema tecnico-scientifico) conteneva due "perle":

"La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze![...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO, per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata"

"Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall'universo in cui vivono"

Chissà quando mi risveglierò da quest'incubo!

3 commenti

Paolo Pascucci ha detto...

Si Claudio, ho letto l'articolo di Pievani. La trasmissione di cui parla, senza citarla, e il premio che ha ricevuto (e anche il premio per il conduttore) e, dall'altra parte, una sorta di "effetto" di tutto questo con il tema d'esame sugli UFO. Devo dire che non mi ero interessato più di tanto della seconda questione, leggendo però nell'articolo alcuni passi che servivano da "spunto di riflessione per gli studenti" sono rimasto molto perplesso ( a dir poco). Sembrerebbe di assistere a un nuovo oscurantismo culturale. E non uso il termine "scientifico" a proposito. Qui sembra che la scienza sia un corpo slegato della conoscenza, qualcosa che non ha a che fare con la cultura, un prodotto di professorini pronti a pontificare su tutto. Ma non è così! La storia della scienza è la storia delle battaglie di tanti uomini e donne per la conoscenza, a volte con risvolti drammatici, ma sempre appassionati e sofferti, giacchè la credibilità chiede un costo alto. L'autorevolezza la si dà a chi è in grado di coniugare parole e fatti ovvero dimostrare ciò che afferma. Questo è il grande salto galileiano: la conoscenza non è solo nella testa, nel fine ragionamento, nella retorica pomposa o nella dialettica serrata, la conoscenza è nel mondo, è nell'atto pratico, è nel trasferimento dal mentale al materiale è nella ricerca delle regolarità e nella loro trasformazione in ripetibilità. La scienza non può avere atti unici ma una serie infinita di atti, tanti quanti sono coloro che avranno voglia di riprodurli. Questa è la cultura che segue la Natura, che è la nostra Maestra, non altri. Scambiare la scienza per un corpo estraneo è l'errore più clamoroso che uomini di cultura o politici o dirigenti pubblici possono fare, capace di distruggere in un attimo quello che ha richiesto secoli per essere dimostrato. La scienza è il modo di fare cultura che serve a comprendere la Natura, punto. Così, se io non voglio comprendere la natura ma solo sproloquiare o inanellare preposizioni una dietro l'altra (di a da in con su per tra fra) bene posso farlo, sarà cultura anche quella non dico di no, ma che lo sia anche l'altra non vi sono proprio dubbi. ora, il tema è questo: quante spiegazioni esistono di un fenomeno naturale?
Il metodo che usa la scienza per fare cultura è l'unico in grado di fornire risposte sensate agli enigmi naturali? Io so che da sempre l'uomo cerca risposte, da quando ha avuto la capacità di scrivere, di lasciare il segno del suo lavoro mentale, egli si è posto domande, e tutto quello che c'era intorno a lui era Natura.
Quello che vedo intorno a alcuni personaggi, almeno per il modo che hanno di affrontarlo perchè, per carità, ognuno è libero di investigare i fenomeni come meglio crede,non sono le domande della Natura ma il tintinnare dei soldoni. Nel migliore dei casi, invece, è un arretramento ai tempi, come dici tu, del Medio Evo, con l'obbligo di ripercorrere tutta la trafila già percorsa da tanti studiosi, più o meno scienziati.
Infine, insegnamento e libera ricerca. Partiamo dalla libera ricerca. ognuno di noi è libero di leggere ciò che più gli aggrada, senza porsi problemi o dubbi.

Paolo Pascucci ha detto...

(continua)
Quando si parla di insegnamento, però, dobbiamo stare attenti. Le conseguenze delle nostre
conoscenze non sono senza implicazioni. Anche chi volesse dare un'occhiata fugace alla storia della conoscenza non potrebbe non
rilevarlo. Le conseguenze possono essere terribili, significare la differenza tra la vita e la morte. Proprio perchè fanno questa
differenza, deve essere un obbligo fornirne di più precise e attendibili possibile. Tutto questo perchè vita e conoscenza vanno di pari
passo.

Anonimo ha detto...

[...]A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO, per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata[...]

Siamo sicuri che chi ha scritto questa corbelleria sia più "maturo" dei maturandi ai quali proponeva il tema? Io no di certo! Questa posizione poggia su un grossolano errore che purtroppo commettono spesso anche intelletuali di un certo livello. L'errore, è il considerare "il punto di vista scientifico" come uno qualsiasi degli infiniti punti di vista dai quali si può considerare una questione. In realtà, invece, se ci limitiamo ad un ben preciso ambito di questioni (e lo studio degli UFO rientra in questo), è innegabile che il punto di vista scientifico sia l'unico che possa avere sensatamente voce in capitolo. Se dobbiamo decidere quale tra due automobili dobbiamo acquistare, è chiaro che il punto di vista scientifico debba essere considerato solo uno dei tanti criteri in base al quale scegliere. C'è chi vede un'auto solo come una tabella di numeri, e chi non può fare a meno di quella piega della lamiera che fa tanto chic. Ma se dobbiamo indagare un qualsiasi fenomeno naturale non c'è opinione o cultura o storia o filosofia che tenga: solo il metodo scientifico può fare chiarezza.

Come per qualsiasi fenomeno naturale, se gli UFO esistano o meno, è un fatto oggettivo: se esistono, esistono per tutti e malgrado tutto, se non esistono, non esitono per nessuno. Con cosa li vogliamo studiare, con la filosofia? Con le previsioni di Nostradamus? Oppure con l'aiuto della sfera di cristallo? E perché non chiedere una consulenza al mago Otelma? Cos'altro, se non il metodo scientifico, può verificare se esistano altre forme di vita?

Se durante un esame di maturità, uno studente legge un'affermazione del genere, come si pretende poi di spiegargli il valore del senso critico? Come ci possiamo meravigliare se poi in TV, i pagliacci, invece che al circo, li vediamo a condurre trasmissioni che pretendono di dare conoscenza?

Credo che la spiegazione, volendo adottare il criterio del rasoio di Occam, e quindi senza voler chiamare in causa strani fenomeni cosmici per cui le menti umane stiano rapidamente degenerando, si debba ricercare in un disegno politico volto ad abbassare il livello del senso critico, a partire dai giovani.
Oppure, qualche mente illuminata del Ministero dell'Istruzione, vuole per caso sostenere che anche per questo ambito, oltre che per gli UFO, il metodo scientifico non è adatto a dare spiegazioni?