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SUMMIT DI COPENHAGEN: ECOSOSTENIBILE FINO IN FONDO!

Finalmente qualche giorno fa ha preso il via il summit internazionale di Copenhagen che durerà fino al 18 dicembre, ed in cui si parlerà di clima, del futuro del pianeta, di emissioni di gas,con un importante obiettivo finale: il raggiungimento di un accordo globale tra tutte le nazioni per ottenere un risultato reale in termini di risanamento ambientale e riduzione delle emissioni di CO2.




La cerimonia di apertura è iniziata con un breve video, Please help the world(Per favore aiutate il mondo) in cui sono stati mostrati scenari catastrofici raffiguranti ciò che probabilmente potrebbe essere lo scenario reale in un futuro molto prossimo, se non si agisce e non si fa qualcosa adesso per cambiare rotta.

Ai saluti di apertura sono stati presenti il primo ministro danese Lars Loekke Rasmussen, il sindaco di Copenhagen Ritt Bjerregard, il presidente dell' Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) e il Premio Nobel Rajendra Pachauri.

Copenaghen ospita il summit nella Bella Center, l’edificio più ampio adibito a fiere e convegni. Per rimanere in tema di riduzione di emissioni, non avrebbe avuto senso parlare di tutto ciò producendo gas serra ed inquinando l’ambiente, per questo il summit non poteva che essere reso "sostenibile". Per fare ciò, l’edificio ospitante è stato trasformato in un edificio energeticamente efficiente, con un sistema di illuminazione, riscaldamento e raffreddamento all’avanguardia.

La messa a punto degli impianti elettrici del Bella Center è stata effettuata dalla Schneider Electric, investendo 2,4 milioni di euro (che in meno di 8 anni verrà interamente recuperato). Grazie a queste tecnologie di risparmio energetico applicate, le emissioni di CO2 saranno ridotte di 1150 tonnellate, ed il risparmio energetico sarà pari a 300 mila kWh all’anno.

Inoltre, per ridurre i costi-emissioni di gas in termini di spostamento e viaggi, ben 4 sale sono state adibite a relatori, esperti e stakeholder che non potranno essere presenti fisicamente, ma in una sorta di video conferenza grazie alle soluzioni di telepresence della Cisco. La Global Climate Change Meeting Platform offrirà servizi di conferenza video, audio e web.

Ma ecco alcuni numeri: 15 mila partecipanti, 192 Paesi del Mondo rappresentati, 2 obiettivi (accordo per ridurre le emissioni di CO2 e su come trovare il denaro per aiutare i Paesi poveri), oltre 300 giornalisti rappresentanti le testate più rilevanti (Repubblica, Times, The Guardian, Le Monde, El Pais, Toronto Star).

Aspettiamo con ansia la conclusione dei lavori ed il raggiungimento di un accordo globale.

Fonte: IPCC

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