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WIRED: CIBO PER LA MENTE

Facendo un giro sulla rete all'uscita del primo numero di Wired del mese scorso, con in copertina il nostro Nobel Rita Levi-Montalcini, sulla blogosfera ci siamo accorti che infuriava un dibattito proprio sulla scelta della priva cover.

Domanda: perché non un giovane? Perché non una blogstar? Perché non la foto dei grattaceli di New York visti nella campagna abbonamenti?

La risposta arriva da Wired stessa, numero di Aprile:
"perché a Ground Zero ora non si batte un chiodo! Perché Internet è solo un pezzo di Wired (tradotto= perché se esiste il World Wide Web dobbiamo dire grazie agli scienziati del Cern e Internet non esisterebbe senza le nostre "eccellenze"). Perché in Italia non abbiamo Yoani Sanchez che col suo blog combatte per la democrazia a Cuba. E perché Montalcini (che è rimasta in Italia invece di portare il cervello all'estero, ha vinto il Nobel da qui e a 99 anni ha messo assieme una giovane équipe internazionale che a Tor Pagnotta studia il cervello) ha vissuto una vita molto Wired".

Insomma: una rivista che è cibo per la mente, intelligente e moderna di respiro interplanetario, finalmente fuori dal ghetto del provincialismo italiano...

Tra le chicche del mese di aprile: intervista a Ilaria Capua, ricercatrice veterinaria, che ha vinto nel 2007 il premio SciAn50 per la leadership in science policy e nel 2008 è stata inclusa fra le prime cinque "revolutionary Mind" dell'anno dalla rivista americana Seed.

E poi...

"Carta bianca per sette Nobel".

Il tedesco Volker Steger consegna in mano a 7 Premi Nobel (tra cui Carlo Rubbia e Steven Chu) dei pastelli, e chiede: "mi disegni la sua teoria". Poi li fotografa!

La loro prima reazione è:
"devo proprio?",
e poi i laureati si ritrovano a scendere dal gradino più alto possibile della scienza per tornare a giocare con i colori, come all'asilo.
Alcuni chiedono un altro foglio e altri ancora rimangono attoniti davanti alla pagina bianca.
La conclusione di Steiger è lapidaria:
"L'unica cosa che accomuna queste persone è il premio che hanno avuto. Nessuna è neanche vagamente simile all'altra"
.

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