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BUON BICENTENARIO, MR DARWIN!

A 200 anni dalla sua nascita (avvenuta il 12 febbraio 1809) Charles Darwin è l'unico uomo di scienza che abbia avuto l'onore di imprimere il suo cognome nella denominazione di una scoperta. Non ci è riuscito neppure Einstein, tant'è che non esiste il termine einstenismo mentre utilizziamo normalmente la parola darwinismo!

Questo la dice lunga sull'influenza che ha avuto da oltre un secolo questa rivoluzione nella società e nella cultura mondiale nei 150 anni dalla formulazione della teoria dell'evoluzione con la pubblicazione de L'origine delle specie nel 1859.

Dunque ricorrenza doppia, perché a novembre si celebreranno anche i 150 anni dalla pubblicazione della più importante opera scientifica che abbia letteralmente cambiato la nostra visione del mondo, da sempre!

Le ragioni dell'importanza di questa scoperta risiede anche nel fatto che permette di offrire una spiegazione chiara e razionale del mondo in cui viviamo, di dove veniamo, di chi siamo, di chi furono i nostri progenitori.

Non è dunque difficile comprendere perché in 150 anni molti abbiano tentato di demolire questa monumentale costruzione scientifica, per ragioni spesso lontane dallo spirito che anima la ricerca e la conoscenza, senza tuttavia mai riuscirvi.

E se gli scettici sull'evoluzione sono tanti, il motivo è dovuto anche alla scarsa conoscenza che si ha, culturalmente parlando, dei fili logici di questa teoria. E del fatto che per comprenderla è necessario un minimo sforzo intellettuale, anche solo dettato dalla curiosità di apprenderla. Il pericolo della banalizzazione e semplificazione è infatti sempre dietro l'angolo.

Affermare ad esempio che l'uomo discende dalla scimmia, come spesso si sente dire, è infatti un errore grossolano e gravissimo che commettono coloro che ignorano i dettagli di questa importante conquista del genere umano. Le scimmie e l'uomo (nonostante condividano gran parte del corredo genetico) appartengono infatti a due rami evolutivi diversi (e separati) con un antenato comune che oggi non esiste più in quanto tale.

Ed è indubbio che comprendere la teoria in tutte le sue sfaccettature è una impresa ardua per molti, ma che potrebbe essere affrontata per esempio fin da giovani in un ambiente scolastico idoneo, come gli ultimi anni del livello superiore di studi.

Molti interessanti fenomeni (che ci riguardano da vicino) sono spiegati da alcune integrazioni della teoria dell'evoluzione, come la deriva genetica, o la speciazione e possono essere apprezzati da chi intenda dedicare del tempo per approfondirli. Sono argomenti comprensibili da chiunque ma richiedono un minimo sforzo intellettuale che non tutti sono disposti ad affrontare.

C'è da dire inoltre che la scienza non è dogmatica, quindi nessun ricercatore zittirà chi vuole confutare una teoria scientifica.
Tuttavia è indubbio che in un secolo e mezzo, anche cercando prove per demolire la teoria, questa si è invece arricchita di continue conferme ed evidenze sperimentali, incluse osservazioni sui reperti fossili, anatomia comparata, biologia dello sviluppo, biogeografia, neuroscienze, embriologia, antropologia e biologia molecolare. In più chiunque può testare e riprodurre sperimentalmente le ipotesi evolutive in qualsiasi momento.

Inutile dire che senza le conoscenze che abbiamo ottenuto grazie a questa prima scoperta di Darwin non sarebbero possibili, per esempio, normalissime attività biologiche e mediche. Pensiamo solo all'efficacia degli antibiotici e alla selezione dei ceppi batterici, o alla possibilità di curare malattie genetiche.

Proprio per celebrare questa importante scoperta scientifica e l'uomo che l'ha portata alla luce, tutte le città del mondo presentano mostre ed eventi.

Segnaliamo qui l'importantissima mostra a Roma DARWIN 1809-2009, dedicata allo scienziato, e aperta fino al 3 maggio.

Su pikaia, il portale dell'evoluzione, tante altre iniziative sempre aggiornate.

In chiave internazionale, il portale DARWINDAY.ORG propone circa un migliaio di eventi.


E infine una chicca: Caccia al Fotone ci regala un’intervista in solitario con Telmo Pievani per esplorare l’uomo Darwin, la sua vita, il suo mondo… e la sua teoria.

Buon ascolto dunque… e buon compleanno Mr Darwin!
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1 commento

Anonimo ha detto...

A chi dice "l'uomo discende dalla scimmia", bisognerebbe rispondere "l' uomo discende dal mammifero"!
Così anche i meno informati capirebbero l' inconsistenza della definizione.


Alberto