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IN ITALIA LA RICERCA VA IN SERIE B


Cosa sta succedendo alla ricerca scientifica italiana rispetto al resto del mondo? Siamo un paese di serie B? Giudicatelo voi...

In seguito al DDL 1441-quater approvato il 15 ottobre alla Camera e alla legge 133/08, ben 600 ricercatori e tecnici dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare rischiano di dover abbandonare la ricerca. La vicenda riguarda nello specifico 600 precari in un ente con 1800 dipendenti, che in seguito ai provvedimenti approvati dal governo non saranno assunti né ora né nei prossimi anni. Si tratta di una vicenda drammatica che vede porre in pericolo tutta la produzione migliore della nostra ricerca.

Su il buconero (lavoratori precari dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) è apparsa la seguente petizione, firmata da un nutrito gruppo di fisici, che chiede di sospendere i tagli previsti dalla “riforma” Gelmini, di rincondurre i binari a una riforma sensata. E chiede al presidente della Repubblica di ricordare quanto promesso pochi mesi fa e di farlo presente al Parlamento.

Scusate la lunghezza, ma credo, data l'importanza del futuro dell'Italia e degli italiani rispetto all'Europa e al resto del mondo, valga la pena riportarlo per intero. Senza ricerca infatti, non c'è futuro!

All’attenzione dei membri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica Italiana.

All’attenzione della Settima Commissione Permanente (Istruzione Pubblica, Beni Culturali, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport) del Senato della Repubblica Italiana

All’attenzione della Settima Commissione Permanente (Cultura) della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana

Onorevoli Membri del Parlamento della Repubblica,

siamo un gruppo di fisici, ricercatori e tecnologi italiani impegnati in progetti di ricerca internazionali, quali gli esperimenti attualmente in corso al CERN in Europa e al FERMILAB negli Stati Uniti. Scriviamo per esprimere disappunto e vivissima preoccupazione in seguito ai provvedimenti recentemente approvati che hanno per oggetto il sistema dell’istruzione (Scuola e Università) e degli Enti pubblici di Ricerca.
La Ricerca Italiana vanta un alto livello qualitativo riconosciuto senza riserve in ambito mondiale.

In particolare essa ha fornito finora contributi essenziali alla realizzazione di importanti collaborazioni scientifiche internazionali.
Gli Enti di Ricerca Italiani vantano collaborazioni internazionali di altissimo livello e numerosi successi di grande valore scientifico, hanno avuto ruoli di estrema importanza nella progettazione, nella realizzazione e, in alcuni casi, nella guid
a di tali collaborazioni. Anche l’industria italiana è stata coinvolta tramite commesse di elevato profilo tecnologico, tipicamente nella costruzione degli apparati sperimentali e di strumentazione in generale, a dimostrazione di come anche la ricerca di base sia un forte stimolo per lo sviluppo tecnologico e la produttività del Paese.
Tale alto livello di qualità è testimoniato anche dal livello di reclutamento di studenti e ricercatori italiani al di fuori del nostro Paese: la fuga dei cervelli, triste fenomeno per il sistema università e ricerca, è anche, paradossalmente, prova della sua apprezzata capacità formativa.
Siamo ben consapevoli dei punti critici del sistema: dalla necessità di meritocrazia nel reclutamento e progressione di carriera dei ricercatori e docenti all’utilizzo a volte inefficiente delle (scarse) risorse. La disattenzione dei governi, la significativa riduzione dei fondi e le responsabilità all’interno del sistema stesso hanno permesso l’instaurarsi di un fenomeno di precariato cronico insieme all’abbandono del paese da parte di molti ricercatori e studenti.
I provvedimenti approvati attuano una riduzione indiscriminata e significativa delle risorse economiche: il taglio di 1.4 miliardi di Euro al fondo di finanziamento ordinario distribuito nei prossimi cinque anni favorisce il dissesto finanziario del sistema universitario, portando in rosso il bilancio anche delle università virtuose. I mancati introiti dovranno essere compensati da incrementi delle tasse, riduzione della qualità dei servizi e assenza di nuovi reclutamenti.
Si profila inoltre la perdita per il sistema di una intera generazione di ricercatori attualmente precari in Italia (ma anche all’estero): all’impossibilità pratica di reclutamento nelle università e negli enti di ricerca si aggiungono la drastica riduzione del turn-over nel triennio 2009-2012 e la cancellazione delle stabilizzazioni, con tempi strettissimi per eventuali assunzioni prima della eliminazione dei contratti a tempo determinato. Tutto ciò si pone in netto contrasto con l’inesorabile invecchiamento della classe docente e non incentiva comportamenti virtuosi nel reclutamento di ricercatori e docenti, ma anzi fornisce i presupposti per una più copiosa fuga dei cervelli.

Il quadro che emerge da queste misure indiscriminate non è un disegno meritocratico atto ad eliminare sprechi e inefficienze in maniera selettiva, ma piuttosto una ricetta per la paralisi del sistema.

Infine la generalizzata riduzione delle risorse economiche e del personale mette a repentaglio la natura pubblica dell’università e configura, di fatto, una privatizzazione nella possibilità degli atenei di trasformarsi in fondazioni private che acquisiscono i beni dell’università e regolano indipendentemente le attività finanziarie e gestionali. La privatizzazione apre le porte a priorità educative e di ricerca non più subordinate agli interessi generali della comunità, ma a quelli dei particolari che forniscono le risorse, peraltro ben più aleatorie nel tempo del finanziamento pubblico. Tutto ciò in un paese dove è noto il bassissimo livello di investimenti in ricerca privata e in un momento di crisi economica. Si mette così a rischio la libertà della ricerca e l’esistenza degli insegnamenti non rispondenti a logiche di profitto a breve termine, ma che sono spesso essenziali per formare cittadini dotati di spirito critico oltre che lavoratori competenti. Si favorisce ua generale riduzione della qualità dell’istruzione di alto livello e una maggiore disparità della stessa sul territorio nazionale.

Non crediamo che il nostro paese si possa permettere di rompere la continuità dei saperi in un settore strategico come quello della ricerca, applicando restrizioni di spesa indiscriminate, limitazioni e riduzioni di piante organiche, disincentivando i giovani, interrompendo i processi di stabilizzazione. La conseguenza è l’impoverimento del sistema paese. Appare paradossale che in un momento in
cui la crisi del sistema economico si intreccia con la penuria di delle risorse energetiche e l’emergenza climatica, si decida di indebolire pesantemente il comparto che più di ogni altro genera e trasmette conoscenza, il motore dello sviluppo sociale e culturale di un paese, vitale per il suo duraturo benessere, essenziale nell’affrontare le crisi.

Vi invitiamo quindi a intraprendere nuova azione legislativa volta a
  • eliminare i tagli indiscriminati a risorse e personale del sistema scolastico, universitario e degli enti di ricerca
  • mantenere e rafforzare la natura pubblica delle università seguendo lo spirito dell’articolo 34 della Costituzione
  • sviluppare rapidamente una riforma del sistema basata sull’ascolto, il dibattito e il confronto con coloro che ogni giorno vivono la realtà della scuola, dell’università e della ricerca: studenti, famiglie, amministratori, ricercatori, docenti, tecnici e le organizzazioni, sindacali e non, che in varie forme li rappresentano.

Chi manifesta contro i tagli odierni è in prima fila a richiedere una riforma che colmi le lacune e sani le pecche del sistema, senza rinchiudersi in una cristallizzazione dell’esistente.
Vi invitiamo a cogliere l’occasione unica di recepire la ricchezza di proposte e suggerimenti risultanti da una comunità ormai sensibilizzata al problema, un vero e proprio spaccato della società, e di sintetizzarle in una riforma condivisa che tenga conto del quadro globale del sistema paese.
Vi invitiamo a svolgere con orgoglio e pienezza il vostro mandato di Rappresentanti dei cittadini.


Con cordiale franchezza,

un gruppo di fisici italiani


Alessia D'Orazio (MPI Munich)
Maria Alessandra Mazzoni (INFN Roma)
Mia Tosi (Universita' degli Studi di Padova & INFN)
Stefano Giagu (Univerista' degli Studi di Roma La Sapienza & INFN Roma)
Antonio Sidoti (Humboldt Universitat zu Berlin)
Andrea Dotti (Università di Pisa)
Massimiliano Chiorboli (Universita' di Catania & INFN)
Ciro Semprebon (Università degli studi di Padova & INFM)
Roberto Anglani (INFN & Università di Bari)
Andrea Negri (Università di Pavia)
Lucia Pavan (Universita' degli Studi di Padova & INFN)
Mario Galanti (Universita' di Catania & INFN)
Daniela Salvatore (Universita' della Calabria & INFN di Cosenza)
Giuliana Gatto (University of Antwerp)
Fulvio Galeazzi (INFN RomaTre)
Letizia Lusito (Università di Bari & INFN)
Andrea Coccaro (Universita' di Genova & INFN)
Rosa Romita (Università di Bari & INFNi)
Leonardo Benucci (University of Antwerp)
Manuela Cirilli (University of Michigan)
Luca Luisa (Università di Udine & INFN Trieste)
Roberto Franceschini (EPFL, Lausanne)
Giuseppe Salamanna (Nikhef, Amsterdam)
Ilaria Villella (Vrije Universiteit Brussel)
Michela Biglietti (Università di Napoli)
Gabriella Gaudio (INFN Pavia)
Sara Diglio (Università degli Studi Roma TRE & INFN Roma TRE)
Alberto Annovi (INFN Frascati)
Stefano Venditti (Università di Pisa & INFN Pisa)
Alessio Sarti (INFN Frascati)
Sergio Ricciarini
Chiara Oppedisano (INFN Torino)
Stefano Lacaprara (INFN Legnaro)
Silvestro di Luise (Universita' degli Studi Roma Tre & INFN)
Andrea Triossi (INFN Padova)
Aldo Morselli (INFN Roma Tor Vergata)
Antonella Antonelli (INFN LNF)
Francesco Spano' (Columbia University - NY)
Stefano Bianchi (Università di Roma TRE)
Stefania Spagnolo (Università del Salento & INFN Lecce)
Danilo Banfi (Università & INFN Milano))
Stefano Argiro' (Università di Torino & INFN)
Renzo Parodi (INFN Genova)
Claudio Viviani (Università di Pavia & INFN)
Marco Bozzo (CERN & Università di Genova)
Piergiulio Lenzi (Università di Firenze & INFN)
Elisabetta Siddi (INFN Cagliari)
Gabriella Cataldi (INFN Lecce)
Ruggiero Farano (INFN Torino)
Antonino Grasso (Università di Torino)
Maria Lorenza Ferrer (INFN LNF)
Filippo Ambroglini (CERN & Università di Trieste)
Marcello Maggi (INFN Bari)
Roberto Beccherle (INFN Genova)
Adalberto Sciubba (Università degli Studi di Roma La Sapienza & LNF)
Alessandro Ferretti (Università di Torino & INFN)
Vincenzo Cavasinni (Università di Pisa & INFN)
Sara Vanini (Universita' di Padova & INFN)
Nicola Redaelli ( INFN Milano Bicocca )
Mario Sannino (Università & INFN Genova, CERN)
Chiara Roda (Università di Pisa & INFN)
Alberto Marotta (Università Federico II di Napoli & INFN)
Roberto Mantovan (Laboratorio Nazionale MDM CNR-INFM)
Leonardo Rossi (INFN Genova)
Martino Gagliardi (Università di Torino & INFN)
Fabrizio Petrucci (Universita' Roma TRE & INFN)
Rosario Turrisi (INFN Padova)
Sara Bolognesi (Università di Torino & INFN)
Guido Ciapetti (Università degli Studi di Roma La Sapienza & INFN)
Stefano Rosati (INFN Roma)
Cristina Lazzeroni (University of Birmingham, UK)
Armando Lanaro (INFN LNF)
Marco Feliciangeli (CP3 - Université catholique de Louvain)
Cristina Vannini (INFN Pisa)
Stefano Belforte (INFN Trieste )
Ermanno Imbergamo (Università di Perugia)
Giovanni Mazzarella (Università di Padova)
Paolo Lariccia (Università di Perugia)
Michele Bianco (Università del Salento & INFN Lecce)
Valentina Granata (INFN Padova)
Giampaolo Mannocchi (INAF/INFN,LNF)
Francesco Fiori (INFN Pisa)
Dario Barberis (Università di Genova & INFN)
Andrea Perrotta (INFN Bologna)
Venicio Duic (Università di Trieste & INFN Trieste)
Tiziano Virgili (Università di Salerno & INFN)
Davide Pinci (INFN Roma)
Paola Sala (INFN Milano)
Villi Scalzotto
Silvia Resconi (INFN Milano)
Nicoletta Garelli(INFN & Universita' di Genova)
Paolo Gauzzi (Universita' degli Studi di Roma La Sapienza & INFN Roma)
Monica Pepe (INFN Perugia)
Anna Cimmino (INFN Napoli & Università di Napoli "Federico II")
Giuseppe Broccolo (Università di Firenze)
Andrea Ventura (Università del Salento & INFN Lecce)
Andrea Bocci (Università & INFN, Pisa)
Marina Manganaro (Università di Messina & INFN Catania)
Valentina Gallo (LHEP Bern)
Claudia Monte (Università di Bari & INFN Bari)
Silvia Rainò (Università di Bari & INFN Bari)
Alessio Rocchi (INFN Roma Tor Vergata)
Roberto Aloisio (INFN - Laboratori Gran Sasso)
Roberto Di Nardo (Università & INFN Roma Tor Vergata)
David Montanari (INFN - LNGS)
Iacopo Vivarelli (Università di Pisa)
Andrea Giammanco
Luigi Di Lella (Scuola Normale Superiore, Pisa)
Daniele Trocino (Università & INFN Torino)
Sabino Meola (Università & INFN Napoli)
Patrizia Cenci (INFN Perugia)
Roberto Piandani (Università & INFN Perugia)
Simone Coelli (INFN Milano)
Concezio Bozzi (INFN Ferrara)
Amedeo Staiano (INFN Torino)
Alessandro Saccà (Università di Messina)
Franco Bradamante (Università & INFN di Trieste)
Anna Martin (Università & INFN di Trieste)
Mauro de Palma ( Università & INFN di Bari)
Riccardo Paramatti (INFN Roma)
Davide Perrino (Università' & INFN di Bari)
Mario Campanelli (University College London)
Sergio Grancagnolo (Università del Salento & INFN Lecce)
Cristina Botta (Università & INFN Torino)
Francesca Romana Cavallo (INFN Bologna)
Francesco Fabozzi (Università della Basilicata & INFN-Napoli)
Gaetana Francesca Rappazzo (Università & INFN Messina)
Ada Anania (Università & INFN Messina)
Antonino Lamberto (Università & INFN Messina)
Andrea Salamon (INFN Roma Tor Vergata)
Matteo Alfonsi (CERN, Ginevra)
Enrico Robutti (INFN Genova)
Carlo Canali (MaxPlank Kernphysic Heidelberg)
Stefania Vecchi (INFN Ferrara)
Silvano Tosi (Universite' Lyon I)
Stefano Perasso, Università di Genova
Tommaso Lari (INFN Milano)
Domizia Orestano, Università Roma Tre & INFN
Davide Luigi Perego (Università di Milano Bicocca & CERN)
Michele Cascella (Università & INFN Pisa)
Elisa Guido (Università & INFN Genova)
Alberto Colla (INFN Roma)
Andrea Bersani (University of Glasgow)
Katia Fratini (Università & INFN Genova))
Enrico Feltresi (Università & INFN Padova)
Claudio Grandi (INFN Bologna)
Elena Guardincerri (INFN Genova)
Roberto Contri (INFN Genova)
Roberto Ferrari (INFN Pavia)
Enrico Pasqualucci (INFN Roma)
Gianluca Gemme (INFN Genova)
Marina Giunta (INFN Bologna)
Stefano Lami (INFN Pisa)
Cristiano Alpigiani (INFN Genova)
Francesca Sarri (Università di Pisa & INFN)
Massimiliano Bellomo (INFN Pavia)
Luciano Ramello (Università Piemonte Orientale)
Aniello Nappi (Università di Perugia)
Antonio Baroncelli (INFN Roma TRE)
Sara Borroni (Università La Sapienza & INFN Roma)
Michele Livan (Università di Pavia)
Alessia Bruni (INFN Bologna)
Carlo Schiavi (Università di Genova)
Alessandro Pesci (INFN Bologna)
Francesca Pastore
Guido Gagliardi (Università di Genova)
Giovanni Organtini (Università La Sapienza & INFN Roma)
Gianluca Lamanna (Scuola Normale Superiore, Pisa)
Giuseppe Ruggiero (Scuola Normale Superiore, Pisa)
Marianna Testa (INFN LNF)
Jacopo Nardulli (RAL, UK)
Riccardo Fantechi (INFN - Pisa)
Cesidio Capoccia (INFN-LNF)
Sara Nardelli (Università di Camerino & INFN Perugia)
Giulio Usai (University of Chicago)
Maria A. Borgia
Raffaello Trentadue (Università di Bari)
Roberto Tenchini (INFN Pisa)
Domenico Giordano (Università di Bari)
Giuseppe Bagliesi (INFN Pisa)
Anna Colaleo (INFN Bari)
Rappazzo Alessandro Ciro (Università di Messina)
Marcello Messina (University of Bern)
Guenther Dissertori (ETH Zuerich)
Giuseppe Lo Presti (CERN)
Mauro Piccini (Università di Perugia)
Camilla Di Donato (INFN NA)
Nicola Cabibbo (Università degli Studi di Roma La Sapienza & INFN)
Ada Farilla (INFN Roma TRE)
Saverio D'Auria (Università di Glasgow, UK)
Gennaro Corcella (Centro Fermi e Scuola Normale Superiore, Pisa)
Monica D'Onofrio (IFAE Barcelona)
Davide Costanzo (University of Sheffield)
Pietro M. Picca
Flavio Costantini (Università di Pisa & INFN)
Luca Fiorini (IFAE Barcellona)
Fabio Anulli (INFN Roma)
Roberto Cirio (Università & INFN Torino)
Giuseppina Anzivino (Università & INFN Perugia)
Paolo Francavilla (Università di Pisa & INFN sez. di Pisa)
Giovanni Darbo (INFN Genova)
Ludovico Pontecorvo
Antonino Sergi (Università & INFN Perugia)
Agostino Lanza (INFN Pavia)
Federica Fanzago (CERN & CNAF)
Pasquale Di Nezza (INFN Frascati)
Marisa Valdata (Università & INFN Perugia)
Niels Doble
Giacomo Sguazzoni (INFN Firenze)
Marcella Bona (CERN)

1 commento

Unknown ha detto...

Ho pubblicato sul blog http://allegra-mente.blogspot.com
il vostro appello che condivido pienamente. Speriamo bene!! Luigi Morticelli