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IL COMPUTER DEL FUTURO?


Immaginate che un giorno la capacità di miniaturizzare i circuiti elettronici giunga ad un limite, con la nefasta conseguenza di non poter più migliorare le prestazioni dei microprocessori che stanno alla base dei nostri computer.

Ebbene, quel giorno non è poi così lontano, e la causa di tutto è da ricondursi ai bizzarri effetti della meccanica quantistica che dominano i fenomeni fisici quanto più ci si avvicina alla scala di grandezza di atomi e molecole.

Ma da qualche anno a questa parte, è nata una nuova speranza per il progresso dei futuri elaboratori elettronici: il suo nome è “qubit”.

Ne parla in un articolo su The Daily Bit, Roberto Bovolenta, un fisico che si è occupato di nanostrutture artificiali e nuovi metodi per misurazioni fluidodinamiche, questi ultimi presso l'istituto Imamoter del CNR.

www.thedailybit.net
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