PAOLA BRESSAN: VINCITRICE DEL PREMIO GIOVANNI MARIA PACE
Per la prima volta in assoluto, è una donna a ricevere il riconoscimento intitolato al giornalista di Repubblica e L’Espresso scomparso nel 2002.
Edizione tutta al femminile anche per il Premio Illy Leggi la scienza: la recensione di Federica Sustersic, del Liceo Classico Francesco Petrarca di Trieste, è stata giudicata la migliore recensione tra quelle scritte dagli studenti delle scuole superiori.
“Il colore della luna” di Paola Bressan rappresenta un esempio brillante di divulgazione nel campo della percezione visiva, in grado di fornire un quadro esauriente e aggiornato sui più recenti aspetti della ricerca nel settore.
Grazie a un ricco e originale apparato didascalico e di immagini, in gran parte realizzate mediante un lavoro personale di fotoritocco, e a uno stile di scrittura sempre semplice ed efficace, l’autrice riesce a condurre il lettore lungo un percorso interessante e curioso attraverso gli aspetti fondamentali della visione, che parte dalla descrizione della luce e arriva sino alla percezione dei colori e del movimento.
Attraverso la presentazione di numerosi esempi legati tra loro da un lucido filo conduttore, l’autrice ha il merito inoltre di inquadrare i fenomeni percettivi in una prospettiva evolutiva, come il risultato di un processo di adattamento funzionale, pur evitando il rischio di una semplificazione di carattere riduzionista”.
“Il colore della luna” ha superato in finale: “La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr. Fantastic” (Raffaello Cortina Editore) di Pier Luigi Gaspa, Giulio Giorello e “Forme del divenire. Evo-devo: la biologia evoluzionistica dello sviluppo” (Einaudi) di Alessandro Minelli.
Paola Bressan è una ricercatrice dell’Università di Padova.
All’evento, condotto da Rossella Panarese di Radio 3 Scienza, hanno partecipato i finalisti, Stefano Fantoni, direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) che promuove il Premio, e Andrea Illy, presidente illycaffè, l’azienda triestina che da anni collabora alla realizzazione della manifestazione. Sul palco anche il giornalista RAI e critico letterario Piero Dorfles.
Il Premio, giunto alla sesta edizione, è intitolato alla memoria di Giovanni Maria Pace, il giornalista scientifico de La Repubblica e L’Espresso, scomparso nel 2002. Il riconoscimento mira a promuovere la cultura scientifica nel nostro Paese premiando le opere che si distinguono per la capacità di parlare di scienza al grande pubblico con precisione e chiarezza. La prima edizione del Premio è stata vinta nel 2002 da Piergiorgio Odifreddi con “C’era una volta un paradosso” (Einaudi).
Come ogni anno il vincitore del Premio Giovanni Maria Pace concorrerà di diritto al Descartes Prize for Science Communication, l’evento organizzato dalla Direzione Scienza e Società della Commissione Europea che assegnerà 60.000 euro al miglior scrittore di scienza dell’anno. La giuria del Premio è composta da scienziati e giornalisti. Il Presidente è Enrico Bellone (Le Scienze, Mente & Cervello).
Gli altri giurati sono Piero Bianucci (La Stampa), Umberto Bottazzini (Università Statale di Milano), Giovanni Caprara (Corriere della Sera), Claudia Di Giorgio (Le Scienze, Mente & Cervello), Arturo Falaschi (Scuola Normale Superiore di Pisa – ICGEB), Armando Massarenti (Il Sole 24 Ore), Simona Morini (Università Iuav di Venezia), Piergiorgio Odifreddi (Università di Torino), Guglielmo Pepe (La Repubblica), Alberto Piazza (Università di Torino).
fonte: Uffico Stampa FEST
Il blog del libro "Il Colore della Luna"
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