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Incendi di Los Angeles e California: perché le case bruciano e gli alberi no? (o quasi)

Negli incendi di Los Angeles, così come in molte altre aree soggette a incendi forestali, si osserva un fenomeno curioso: gli alberi spesso sembrano resistere meglio al fuoco rispetto alle case. La cosa è stata recentemente amplificata sui social dove alcuni complottisti hanno rimarcato la cosa come "voluta". 

Questo può sembrare controintuitivo, considerando che le strutture edilizie sono progettate per essere sicure e resistenti. Tuttavia, ci sono vari fattori che spiegano questa differenza.

            

Come dichiarato anche su testate scientifiche come l'importante rivista NATURE, in primo luogo, gli alberi sono equipaggiati per affrontare le fiamme in modo naturale. Molti alberi, come quelli di quercia e pino, hanno cortecce spesse e resinosi che rendono difficile l'infiltrazione del fuoco. Inoltre, la maggior parte degli alberi è in grado di sopravvivere a incendi di bassa intensità grazie alla loro capacità di rigenerarsi. Anche quando la parte superiore dell’albero è danneggiata, la radice e il tronco possono rimanere intatti, permettendo alla pianta di ricrescere dopo l'incendio.



In contrasto, le case, soprattutto quelle situate in zone ad alta densità vegetativa, sono più vulnerabili.

Le case americane sono principalmente costruite con legno non massello, un materiale che, rispetto al legno solido, tende a bruciare più rapidamente. Questo fenomeno è simile a quello che accade quando si mette un tronchetto di legno in un caminetto: brucia più lentamente rispetto al compensato, come quello usato nelle cassette di frutta. La differenza nella velocità di combustione si spiega con la struttura e la composizione dei materiali, che influiscono sul loro comportamento durante l'incendio.

Il fuoco può diffondersi facilmente dalle piante circostanti alle strutture. Quando le fiamme raggiungono una casa, la propagazione è accelerata dai materiali altamente combustibili, come legno, tetti di asfalto e materiali di costruzione facilmente infiammabili. Inoltre, le case sono più esposte al rischio di incendi rapidi a causa della presenza di finestre, porte e altre aperture che permettono una facile diffusione delle fiamme all'interno. Una volta che il fuoco entra nell'edificio, può essere difficile da fermare.

In sintesi, la differenza tra la sopravvivenza degli alberi e la distruzione delle case negli incendi di Los Angeles è il risultato di una combinazione di fattori naturali e umani: la capacità intrinseca degli alberi di resistere al fuoco e la vulnerabilità delle strutture edilizie, unitamente al contesto di cambiamento climatico e gestione del territorio.

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4 commenti

Anonimo ha detto...

Mmmmm.. qui però parla di alberi deboli, spiegando che sono una delle cause di propagazione degli incendi... allora questi alberi sono ignifughi oppure altamente infiammabili?
https://www.ansa.it/amp/canale_scienza/notizie/terra_poli/2025/01/10/gli-incendi-a-los-angeles-scatenati-da-un-mix-di-cause_1beb4162-e7bb-4f1b-81b3-1fae54193e59.html

Anonimo ha detto...

Wow.. ci crede chi ha scritto sta roba?

Anonimo ha detto...

Queste pubblicate sono teorie al di fuori di qualsiasi fondatezza scientifica. Gli incendi di essenze arboree resinose come sono i pini o le conifere, sono particolarmente aggressivi proprio per la presenza di resine, un comburente naturale che accelera la combustione.
Il calore generato da un incendio di strutture abitative in legno e l'azione del Santana, un vento intenso e costante, non avrebbe potuto risparmiare la gran quantità di alberi ancora vegeti tra le abitazioni incenerite.
Che sia fornita un'altra spiegazione
Cordiali saluti

Matteo ha detto...

L'affermazione che gli alberi non stanno bruciando è semplicemente falsa, come dimostrano numerosi video e fotografie che mostrano che molti sono andati a fuoco, in alcuni casi causando il caos negli edifici vicini.

Ad alcuni alberi però è stato risparmiato questo destino. Come mai? Per me è abbastanza ovvio. Ma non per i complottisti.

Il motivo è che alcuni alberi sono pieni di migliaia e migliaia di litri d'acqua.

Lo dicono anche scienziati come la professoressa di biologia e biotecnologia Miranda Hart, dell'Okanagan Institute for Biodiversity, Resilience and Ecosystems Services presso l'Università della British Columbia nell'articolo che riporto qui:

"Certo che gli alberi bruciano quando gli incendi sono grandi e abbastanza caldi. Ma se c'è un albero pieno d'acqua e qualcosa di veramente secco accanto, la cosa che era secca brucerà per prima. Quindi, in questo modo, puoi immaginare che l'incendio potrebbe semplicemente girare intorno se c'è abbastanza combustibile da entrambe le parti."

https://www.cbc.ca/news/world/los-angeles-wildfire-trees-1.7428870

Sig. "Che sia fornita un'altra spiegazione", basta darsi da fare e documentarsi su fonti certe, e non su siti come "non cielo dicono!111!!!"