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STATISTICA E PROBABILITA': PUNTATA 4 DI "N"

Cari lettori, che siete interessati alle due materie più affascinanti (per me) - ovvero statistica e matematica - siamo giunti alla quarta puntata. Tratteremo il tema dei cammini aleatori, con un'angolazione matematica, che proseguirà nelle puntate successive. Intanto, nonostante il caldo, non perdetevi le puntate precedenti (la prima, la seconda e la terza) per gustarvi in continuità e con gran sollazzo questa chiacchierata probabilistico - matematica.

Circa a metà del libro (di Leuzzi - Marinari - Parisi) vi troverete faccia a faccia con i cammini aleatori del capitolo 7. Magari non avete mai sentito parlare di cammini aleatori, ma piuttosto di passeggiate aleatorie o random walk. Oppure vi ricordate di qualcosa di molto famoso e ricompreso nelle passeggiate aleatorie: si tratta del moto browniano

Descrissi questo tipo di moto, visibile al microscopio immergendo in acqua granuli di polline, nella mia tesi di Scienze Statistiche di marzo 2007. In quel caso si trattava di mostrare il legame fra un fenomeno economico - finanziario, uno fisico, uno probabilistico ed uno strettamente matematico. Ma in "Calcolo delle probabilità" troverete molto di più: ad esempio la modellizzazione matematica del moto, le equazioni necessarie e le relative soluzioni (con i necessari limiti dovuti alla concreta applicazione in specifiche situazioni). Non tutti i lettori comprenderanno tutto (ciò dipenderà essenzialmente dal loro livello di matematica), né è obbligatorio leggere l'appendice a fine capitolo, tuttavia chiunque leggerà il capitolo 7 farà dei passi avanti. 

E verso la fine del libro in oggetto la consapevolezza iniziale giunge a maturazione: la matematica è la materia prima che serve per costruire strumenti utili per risolvere problemi reali. Mi spiego meglio: magari ho per le mani un processo dipendente dal tempo (cap. 13), ma non è detto che sia un processo di nascita pura (paragrafo 13.2), perché può darsi che nel mio problema io debba considerare anche i morti. In questo caso utilizzerò i processi di nascita e morte (paragrafo 13.3).

E' un po' come dire che la classica pinza talvolta non è utile o non è sufficiente, in quanto ho bisogno di una pinza più appuntita: non c'è problema, vado dal ferramenta e acquisto lo strumento più adatto per risolvere il mio problema reale. Per la matematica è la stessa cosa: gli strumenti sono formule e teoremi dimostrati, ma ce ne sono tanti, occorre quindi scegliere quello più adatto al proprio quesito. 

Inoltre gli strumenti, nel tempo, possono subire miglioramenti, diventando più comodi da usare e magari anche più performanti.

Walter Caputo

Divulgatore specializzato in Scienze Statistiche

Autore del libro: "Non è colpa della Statistica"

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