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Rafforzare la memoria e migliorare la concentrazione: i migliori aiuti dalla natura


Rafforzare la memoria e migliorare la concentrazione: ecco due obiettivi comuni a tantissime persone. Il perché ci si impegna per raggiungerli cambia da individuo a individuo. C’è chi deve laurearsi e superare gli esami e chi, invece, lavora online e ha bisogno di dare un boost alla produttività. In tutti i casi, la natura offre validissimi aiuti. Scopriamone alcuni assieme. 

Controllo dello stress

Diversi studi effettuati negli ultimi anni hanno permesso di scoprire che, quando si parla di miglioramento della concentrazione e della memoria, la riduzione dello stress ha un ruolo prezioso. L’eccesso di cortisolo, l’ormone simbolo della condizione psicofisica sopra menzionata, può infatti portare a compromissioni a carico della memoria spaziale e dell’efficienza dei dendriti dell’ippocampo, la struttura del cervello che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine.


Di strategie per ridurre lo stress ne esistono diverse. Non è possibile dare consigli scritti sulla pietra in quanto tutto cambia sulla base della situazione della singola persona. C’è chi si sente bene quando legge e chi, invece, apprezza un forte decremento dello stress quando cammina in mezzo alla natura.


L’importanza della dieta

La dieta sana è amica del benessere non solo fisico, ma anche mentale. Per rafforzare la memoria e dire addio ai problemi di concentrazione, può rivelarsi molto utile innanzitutto ridurre l’intake calorico quotidiano. Un altro aspetto sul quale fa sempre bene soffermarsi è l’apporto di antiossidanti. Dalla vitamina A, alla vitamina C, sono numerosi i nutrienti che aiutano a contrastare l’azione dei radicali liberi, con tutti i vantaggi del caso anche per la memoria e la concentrazione.


Un doveroso cenno va dedicato anche agli omega 3. Questi acidi grassi essenziali - non sintetizzati dal nostro corpo e da assumere attraverso fonti alimentari - sono spesso chiamati in causa per via della loro efficacia antinfiammatoria e antiossidanti. In pochi parlano dei loro benefici per la memoria, più volte al centro dell’attenzione scientifica.


A tal proposito, è il caso di ricordare uno studio tedesco, pubblicato nel 2016 e condotto da esperti attivi presso realtà come la Charité-Universitätsmedizin di Berlino. Il lavoro scientifico in questione, studio in doppio cieco controllato con placebo, ha visto l’arruolamento di un campione di 44 persone - 20 delle quali di sesso femminile - di età compresa tra i 50 e i 75 anni e sane.


Al follow up, nel gruppo sperimentale - ossia quello sottoposto all’assunzione di acidi grassi omega 3 - è stato possibile riscontrare effetti positivi sulle funzioni mnemoniche. Non c’è che dire: questa testimonianza scientifica - e tutti gli altri studi effettuati sugli omega 3 - è un ottimo motivo per portare in tavola leccornie come l’avocado e il salmone. 


Nel momento in cui ci si dovesse accorgere che i pasti che si consumano non sono completi, si può sempre valutare la supplementazione. Dopo essersi consultati con il proprio medico di fiducia è possibile, per esempio, provare gli integratori con ginko biloba per la memoria. Questa pianta è spesso chiamata in causa quando si ha a che fare con obiettivi di miglioramento della prontezza mentale. Come mai? Perché grazie ai flavonoidi e ai ginkgolidi, lattoni terpenici che si trovano nei suoi estratti, influisce, ottimizzandola, sulla microcircolazione in ogni parte del corpo, cervello compreso. Il risultato? Quest’ultimo organo risulta molto più reattivo.


Attenzione alla tecnologia

Concludiamo ricordando che, per migliorare la memoria e la concentrazione, è cruciale non abusare troppo dei device tecnologici. Se si lavora al pc, è bene tenere lontano lo smartphone e spegnere le notifiche. Dal momento che, considerando la pervasività che l’oggetto appena menzionato ha nelle nostre vite, può non essere facilissimo non utilizzarlo, si può ricorrere ad app specifiche che lo bloccano letteralmente per un tempo precedentemente impostato dal suo proprietario.

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