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AL SALONE DEL LIBRO UN SIMULATORE DI VOLO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Altro che "realtà virtuale immersiva": il  simulatore di volo di Herlitzka degli inizi del '900 sembra un oggetto steampunk uscito da un romanzo di Verne, eppure  ha permesso di salvare la vita a molti aspiranti aviatori durante la grande guerra.  Si tratta di uno degli oggetti scientifici visionabile nella science gallery "Open science, open To the world" della Università degli Studi di Torino al   Salone Internazionale del Libro di Torino dal 18 al 22 maggio 2017. 


È un’occasione unica per vederlo.  Questo simulatore di volo ante litteram venne utilizzato dal 1917 insieme ad altri strumenti per valutare l'attitudine al volo degli aspiranti piloti della Prima Guerra Mondiale. I movimenti di questo dispositivo riproducevano molto bene le sollecitazioni a cui l'aereo era sottoposto in quota. I test si svolgevano presso l'Istituto di Fisiologia Umana dell'Università di Torino che aveva sede in corso Raffaello, 30. 



Il simulatore fu ritrovato nel 1994 in una scantinato dov era stato dimenticato per circa 70 anni ed è stato opportuntamente restaurato grazie al GAVS (Gruppo Amici Veicoli Storici) sezione di Torino. 

In questa foto d'epoca, dell'archivio storico dell'Università di Torino, vediamo il simulatore utilizzato da un pilota. Questa macchina nacque probabilmente come un riesame delle caratteristiche del simulatore “Bleriot” ed è composto da un seggiolino, una pedaliera e un volantino, con intorno un telaio di legno basculante che permette oltre al rollio e al beccheggio anche la simulazione dell’imbardata.


Appartiene all’Astut, l’Archivio scientifico e tecnologico dell’Università, alla Manifattura Tabacchi, che è chiuso per motivi di sicurezza da quasi due anni.


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