Save the Children accoglie con favore la scelta, compiuta dal Parlamento, di approvare una legge sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo poiché essa risponde ad un bisogno reale ed urgente. Allo stesso tempo, l’Organizzazione esprime forti preoccupazioni sul testo approvato ieri alla Camera.
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Cyber bullismo - Shutterstock |
“Alla luce della nostra esperienza, l’intervento legislativo dovrebbe essere centrato sulla promozione e il sostegno di azioni di prevenzione e presa in carico, soprattutto in ambito educativo (scuola e famiglia) dei ragazzi e delle ragazze. Accogliamo con favore la scelta di ricomprendere espressamente nella legge anche il bullismo - visto il legame inscindibile con il cyberbullismo - ma siamo invece molto preoccupati dal fatto che l’ambito di applicazione della norma è stata estesa anche agli adulti, modificando profondamente il testo originario”, commenta Fosca Nomis, Responsabile Advocacy Italia-Europa di Save the Children Italia.
“Il fenomeno del bullismo e cyberbullismo è per sua stessa connotazione prevalentemente legato ai più giovani, e in modo particolare al gruppo dei “pari”, e l’approccio con cui affrontarlo è di carattere prioritariamente educativo e preventivo. Gli adulti – prosegue Fosca Nomis - in questo contesto dovrebbero essere considerati come destinatari delle previste misure di formazione per rispondere ai bisogni educativi dei più giovani”.
Rispetto agli aspetti sanzionatori, considerando la natura del fenomeno e il coinvolgimento di minori, sia tra le vittime che tra gli autori degli atti, l’Organizzazione raccomanda un approccio che privilegi azioni di carattere formativo, preventivo ed educativo.
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