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CYBERBULLI AL TAPPETO


I social network sono una recente evoluzione delle nuove tecnologie, di cui tutti (o quasi) oggi possono disporre. Tuttavia, non tutti conoscono i meccanismi di funzionamento di questi potentissimi mezzi di diffusione, condivisione e relazione, e tanto meno i rischi ai quali si espongono.


I ragazzi sono spesso troppo istintivi nell'uso dei social network: non pensano a sufficienza prima di condividere una foto, farsi geolocalizzare, rendere pubblici i propri dati personali ed essere facilmente rintracciabili anche fuori dall'ambiente virtuale.

È vero: possono chiedere aiuto ai loro genitori, ma non è detto che questi ultimi siano sufficientemente esperti. Talvolta sono loro stessi a comportarsi sui social network in maniera inadeguata, magari solo per imitare i figli e sentirsi ancora giovani.

Non si attraversa una strada con una benda nera sugli occhi; non ci si lancia da un aereo senza paracadute e non si affiggono cartelli con foto e informazioni personali nella città più grande del mondo. Eppure – nel mondo virtuale – alcuni si comportano proprio così, e le conseguenze possono essere molto gravi.

Questi sono i motivi per i quali è necessario un manuale di autodifesa dal cyberbullismo, come “Cyberbulli al tappeto” di Teo Benedetti e Davide Morosinotto, pubblicato da Editoriale Scienza. E va letto sia dai ragazzi che dai genitori, perché – alla fine – tutti vogliono stare tranquilli ovvero divertirsi con la Rete, ma con tutte le protezioni necessarie. D'altronde, con i social network possiamo fare un mucchio di cose, persino lavorare, ma dobbiamo essere consapevoli delle modalità di utilizzo (pubbliche o private), della Netiquette ovvero delle regole della Rete e delle possibili violazioni che possiamo commettere (ad es. quelle inerenti il diritto d'autore).


Nella Rete si trova di tutto, comprese notizie e informazioni completamente false e si può incontrare chiunque, compresi i cyberbulli ovvero quei ragazzini prepotenti che – dal cortile della scuola media – si sono trasferiti sul web, dove non hanno più limiti di spazio né di tempo e si sentono invincibili. E invece non è così: “Cyberbulli al tappeto” è un prezioso insieme di strategie per fronteggiare questo spiacevole fenomeno.

Innanzitutto, per potersi difendere bisogna conoscere il nemico. E infatti questo libro presenta i diversi tipi di cyberbulli e quali tipi di attacchi possono utilizzare. Ad ogni cyberbullo corrisponde una strategia di difesa, la più importante delle quali è staccarsi dal computer e dallo smartphone e vivere nella realtà. Potete, ad esempio, uscire, leggere un libro e fissare nuovi orizzonti.

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