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METEORITI ITALIA


Il meteorite esploso il 3 settembre 2013 nel Veneto - Credits: www.ilgazzettino.it

Vi ricordate cosa è accaduto il 3 settembre 2013? Per quasi 5 secondi il cielo notturno della regione Veneto è stato illuminato a giorno dall’esplosione di una meteorite, per la precisione un bolide. Non è la prima volta che in Italia si può osservare questo spettacolo inconsueto. Per quanto viene riportato da fonti storiche, la prima segnalazione della caduta di una meteorite in Italia, alla quale è stata riconosciuta l’ufficialità, risale all’anno 921 a Narni in provincia di Terni ma ci sono notizie attendibili di Plinio che riportano di una caduta di “ferro” in Basilicata già nel 54 a.C..

La caduta di meteoriti ha da sempre influenzato la storia del nostro pianeta, basta ricordare che l’estinzione dei dinosauri,  che ha portato noi mammiferi ad avere la supremazia sulla Terra, è stata causata dall’impatto di un asteroide con più di 10 km di diametro avvenuto nello  Yucatan (Golfo del Messico) 65 milioni di anni fa. 

Ma cosa sono le meteoriti? Lo chiediamo al Presidente Umberto Repetti dell’associazione “Meteoriti Italia. Studio, ricerche e recupero”, associazione nata a marzo di quest'anno proprio a Feltre in Veneto.
Sono frammenti di corpi rocciosi del Sistema Solare (principalmente asteroidi, ma anche pianeti, satelliti e nuclei di comete) che concludono il loro viaggio cosmico attraversando la nostra atmosfera e collidendo con la Terra. Sono molto importanti perchè provenendo da varie parti del nostro Sistema Solare ci permettono di studiarne la formazione e l’evoluzione. Ci danno informazioni fondamentali sulla struttura interna, e per ora ancora inaccessibile del nostro pianeta. Meteoriti provenienti da Marte o da Vesta ed altri importanti asteroidi, ci permettono di acquisire informazioni essenziali per pianificare le future esplorazioni spaziali. Alcune meteoriti, le condriti carbonacee, contengono acqua e vari composti organici (idrocarburi a catena lunga ed amminoacidi) elementi fondamentali della nostra esistenza tanto da poter ipotizzare che la vita sulla Terra sia arrivata tramite le meteoriti.  
 
Da dove vengono? 
Per la maggior parte (più del 98%) arrivano dalla “fascia degli asteroidi”, la zona del Sistema Solare situata tra Marte e Giove, dove ruotano attorno al Sole più di 1.500.000 asteroidi con diametro uguale o maggiore di 1 km. Alcune vengono da Marte, altre dalla Luna ed altre ancora da nuclei di comete che partono dalla fascia di Kuiper o dalla nube di Oort.

 Come si possono distinguere dalle rocce terrestri?  
Le caratteristiche che ci aiutano a distinguere una meteorite da una roccia terrestre sono:
  • ·    Crosta di fusione: la meteorite presenta una crosta nera (se si tratta di una caduta recente sembra quasi ricoperta di catrame fresco) sottilissima, inferiore al millimetro,  che la ricopre completamente. Per vecchie cadute la crosta di fusione può assumere un colore rossastro causa fenomeni di ossidazione e per le cadute ancora più vecchie, possono essere rimasti solo piccoli frammenti della crosta iniziale. La crosta è generata dalle elevatissime temperature (fino a 3000°C) raggiunte dal meteoroide durante l’attraversamento dell’atmosfera terrestre a velocità pazzesca (indicativamente 30 km/sec) .
  • ·     Remaglipti o “ditate”: l’esterno della meteorite, ricoperta dalla crosta di fusione, quasi sempre presenta delle fossette (gli addetti ai lavori le chiamano “remaglipti”) che ricordano le ditate sulla plastilina o sulla pasta di pane. Queste sono dovute al fatto che l’ablazione consuma il meteoroide in maniera non omogenea poiché durante la caduta questo, non avendo una struttura uniforme,  fonde superficialmente in maniera irregolare.
  • ·    Interno della meteorite 1: l’interno della meteorite, visibile  dove manca la crosta di fusione perché rotta durante l’impatto o dove è stata creata una piccola finestra nel caso che la crosta di fusione sia integra, è generalmente chiaro ed in netto contrasto con la crosta di fusione esterna scura. Questa importante caratteristica diagnostica è dovuta al fatto che il meteoroide durante l’attraversamento dell’atmosfera terrestre, causa l’elevatissima velocità, si è scaldato solo esternamente e, al suo interno, ha mantenuto la sua temperatura originale (fredda perché proveniente dallo spazio cosmico)
  • ·    Interno della meteorite 2: le meteoriti più comuni, le “condriti” del gruppo “meteoriti pietrose” contengono al loro interno delle sferule (condrule) di materiale roccioso con diametro attorno al millimetro. A differenza di una arenaria, che è composta da grani della stesa misura, in una condrite sono ben evidenti grani nettamente sferici.
  • ·    Interno della meteorite 3: limando una piccola finestra nella meteorite con una lima diamantata fine, si notano delle scagliette metalliche disseminate su tutta la superficie in esame. Le meteoriti hanno un contenuto di metalli molto più elevato di una normale roccia terrestre.
  • ·   Densità: causa l’elevato contenuto di leghe Fe/Ni, sono sempre più pesanti di una corrispettiva roccia terrestre. Questa differenza è ancora più evidente nelle “meteoriti ferrose”.
  • ·    Magnetismo: la maggior parte delle meteoriti contengono del metallo (generalmente leghe di Fe/Ni) e pertanto sono attratte da una calamita. NOTA: se avete il sospetto di essere in possesso di una meteorite caduta di recente (crosta di fusione nero brillante) NON SOTTOPONETELA AL TEST CON LA CALAMITA perché potreste variare il suo magnetismo originale perdendo così una informazione importante ricavabile dalle analisi.
  • ·    Studio e Pratica: il miglior sistema diagnostico è dato dall’esperienza che si acquisisce con lo studio e con il maneggiare il maggior numero possibile di meteoriti.
Quali scopi si prefigge l'associazione "Meteoriti Italia"?
E' da più di tre anni che stiamo lavorando per divulgare la conoscenza delle meteoriti in Italia che è lo scopo principale della nostra  attività. Tra gli altri vari scopi previsti nel nostro atto costitutivo vorrei ricordare: pubblicizzare in Italia ed all’estero il patrimonio meteoritico italiano; collaborare con gli organi competenti delle varie località italiane di caduta o di ritrovamento di meteoriti per valorizzare questa risorsa come una nuova forma di turismo dedicato; fare da tramite tra gli appassionati di meteoriti e le Istituzioni ufficiali (Musei, Enti, Università)  sia per  ridurre le distanze che esistono tra gli appassionati e la scienza ufficiale sia per evitare che gli studiosi, perennemente a corto di mezzi e risorse, vengano bombardati da domande e richieste che possono essere soddisfatte anche da seri “dilettanti”. 

Come intendete operare per la divulgazione di tutto quello che riguarda le meteoriti? 
Principalmente con conferenze e presentazioni dove, oltre ai supporti visivi preparati da Meteoriti Italia, ci saranno anche dei campioni di meteoriti della nostra collezione che il pubblico potrà maneggiare per verificare subito  quanto è stato appreso. Nel periodo estivo  le presentazioni saranno dirette prevalentemente ad associazioni che promuovono l’osservazione scientifica, lo studio della natura, l’escursionismo ed il turismo ma, con l’inizio dell’anno scolastico 2014-2015, la nostra attività di divulgazione sarà diretta principalmente alla scuola cercando di coinvolgere alunni di tutte le età (dalle elementari fino alle scuole superiori). Un altro veicolo importante di divulgazione sarà il materiale informativo sulle meteoriti che prepareremo usando un linguaggio semplice, ma scientificamente corretto, che sia recepibile dal maggior numero di persone.

Come si trovano le meteoriti? 
Innanzitutto bisogna decidere se si vogliono esplorare territori dove sono già state registrate delle cadute  (o ritrovamenti) o se invece si vogliono esplorare delle zone “vergini”  comunque, indipendentemente dalla scelta del luogo,  se si vuole avere una minima probabilità di successo è sempre fondamentale un profondo lavoro preparatorio di ricerca e di studio. Confidare sulla “buona stella” o sul fattore “C” non ha mai dato risultati soddisfacenti. Cercare meteoriti è un lavoro serio che richiede preparazione, mezzi, tempo e perseveranza. "Meteoriti Italia", per aumentare la possibilità di ritrovamenti ha in programma corsi per dare la giusta preparazione teorica e pratica a chi vuole intraprendere seriamente  la ricerca di meteoriti.  

Qual è la loro importanza scientifica? 
Io sono arrivato alla conclusione che, scientificamente parlando, non ci sia niente di più importante delle meteoriti. Ma essendo molto coinvolto con le meteoriti, il mio giudizio può non essere completamente sereno, quindi, per rispondere alla sua domanda userò un avvenimento storico ed una citazione. 
L’avvenimento storico riguarda l’incendio del Museo di Storia Naturale di Vienna durante i moti rivoluzionari del 1848; in quell’occasione il direttore del museo, il Prof. Paul Maria Partsch, come prima cosa mise in salvo la collezione di meteoriti.
La citazione è del  Dr H.H. Nininger (1887-1986), lo studioso americano che più di tutti al mondo si operò per rendere popolari le meteoriti, il quale soleva dire che, se una meteorite fosse caduta vicino ad una importante sede universitaria, tutti gli studiosi impegnati in qualsivoglia importante esperimento ripetibile avrebbero fatto meglio interromperlo per andare a cercare la meteorite in modo da non perdere qualche cosa di irripetibile.


“Meteoriti Italia” è disponibile a collaborare con chi voglia organizzare conferenze, presentazioni e quant’altro per divulgare la conoscenza delle meteoriti. 

Per contatti ed iscrizioni all’indirizzo:
... e se avete comunicazioni urgenti chiamate i seguenti cellulari:
 346 2347319 (presidente);
 320 6208319 (segretario)
       


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