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IL TABÙ DELLA COSMETICA: I PARABENI

È ormai da molto tempo che riviste, pagine web, blog si “affannano” in dibattiti, articoli, interviste per informare il consumatore sul rischio dei Parabeni. Comitati, divulgatori, formulatori, scienziati e dermatologi si battono sul ring per accreditarsi un’intervista, popolarità sulla questione.

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I parabeni sono una delle categorie di conservanti maggiormente diffusa e utilizzata nei cosmetici e sono da tempo sotto accusa per le loro interferenze con il sistema endocrino, accusati di causare infertilità e di essere fattori concomitanti nell’insorgenza del tumore al seno

È già da un po’ che la Danimarca ha vietato l’uso nei prodotti destinati ai bambini di età inferiore ai tre anni, nel nostro paese, invece, le aziende hanno deciso di adeguarsi alle accuse formulando prodotti classificabili come : “Parabens Free”.


Come dobbiamo considerare queste accuse? Il SCCS (Comitato Scientifico per la sicurezza del consumatore), formato da ricercatori e scienziati, nel dicembre 2010 ha esaminato la problematica e ha concentrato la sua analisi principalmente sul butyl-paraben ed il propyl-paraben che sono quelli maggiormente utilizzati. 

Siccome i dati finali non sono stati sufficienti per dichiarare la pericolosità dei parabeni in questione, il SCCS ha optato per una regolamentazione di utilizzo, ovvero, l’introduzione nelle formulazioni cosmetiche fino ad una concentrazione dello 0.19%. Non esistendo solo i due parabeni prima citati, le moderne direttive cosmetiche consentono l’utilizzo di concentrazioni fino allo 0.4% come miscele di esteri (classe di composti chimici). 

È di pochi giorni fa la notizia del nuovo emendamento appartenente al nuovo regolamento che ha nuovamente affrontato la questione decretando l’estromissione dai prodotti cosmetici ai parabeni del tipo: isopropylparaben, isobutylparaben, phenylparaben, benzylparaben, pentylparaben, saranno, tuttavia, regolamentati methylparaben, ethylparaben, propylparaben, butylparaben


Struttura generale di parabeni
(un para-idrossibenzoato)
dove R è un gruppo alchilico

Cosa sono i parabeni? Sono una classe di composti organici aromatici, sono esteri dell’acido 4-idrossibenzoico con spiccate proprietà battericide e fungicide. 

Possono essere presenti ed utilizzati sottoforma di Sali per facilitare la somministrazione topica (pelle) che parentale. Alcuni parabeni trovano impiego come additivi alimentari. 

Sono prodotti di origine sintetica, alcuni dei quali mostrano spiccate somiglianze con molecole presenti in natura. La sintesi si avvale dell’esterificazione dell’acido 4-idrossibenzoico con un alcool appropriato. L’acido 4-idrossibenzoico è a sua volta un prodotto di sintesi derivante dalla reazione di kolbe-Schmitt usando Fenato di potassio e Anidride carbonica.

Esistono altri tipi di conservanti da utilizzare in modo da minimizzare l’esposizione? Si, ma i parabeni hanno il potere di avere un ampio spettro d’azione contro diversi organismi impedendo a lungo tempo una possibile contaminazione microbiologica del prodotto e, quindi, contribuiscono a garantire un’elevata durata del prodotto, anche post-apertura, inoltre, funzionano ad ampi intervalli di pH a differenza di altri che agiscono solo in range limitati.

Alcuni esempi di Conservanti utilizzati:
  • ACIDO SORBICO E SUOI SALI (INCI: Sorbic acid, Potassium Sorbate)
  • IMIDAZOLIDINIL UREA (INCI: Imidazolidinyl Urea)
  • FENOSSIETANOLO (INCI: Phenoxyethanol)
  • DIMETILOL DIMETIL IDANTOINA (INCI: DMDM Hydantoin)
  • ALCOL BENZILICO (INCI: Benzyl Alcohol)
  • ISOTIAZOLINONI (INCI: Methylisothiazolinone, Chloromethylisothiazolinone)
  • ACIDO DEIDROACETICO E SALE SODICO (INCI: Dehydroacetic Acid, Sodium Dehydroacetate)

Tutto questo ha, comunque, destabilizzato i consumatori che hanno ormai costituito due fazioni: pro e contro. In attesa di una normativa efficace e diretta bisogna affidarsi al proprio istinto ed al buon senso delle case produttrici.

Per approfondire: 

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