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UN ASTEROIDE SFIORA LA TERRA: MA NON E' LA PRIMA VOLTA



In gergo si chiamano NEO (Near-Earth Object) e sono asteroidi che ci sfiorano continuamente, ogni anno.

Ieri uno di questi è passato vicinissimo alla Terra.

2011 MD, questo è il suo nome, alle 19 ha raggiunto la distanza minima di 12.000 chilometri. Un blocco di roccia con un diametro compreso tra 8 e 18 metri.
Tanto per fare qualche paragone, il diametro del nostro pianeta Terra è poco più di 13.000 chilometri.


Lo corso 4 febbraio un altro asteroide ci aveva già sfiorato, passando a poco più di 5.000 chilometri. Mentre nel 2008 ci fu un altro avvistamento con un asteroide grande come un fruoristrada che precipitò nel cielo del Sudan. Sono eventi molto frequenti, come testimonia la lista degli avvicinamenti del Nasa Jet Propulsion Laboratory (la scala è in Unità Astronomiche).

Avvistamenti come questi saranno poi sempre più frequenti: grazie ai potenti mezzi moderni di osservazione, uniti a sistemi di monitoraggio dello spazio vicino aumenterà il numero di oggetti anche di piccole dimensioni che sarà possibile rilevare.

"Prima, dunque, neanche ci accorgevamo del loro passaggio", afferma Giovanni Valsecchi, astronomo dell’ INAF-IASF di Roma ed esperto di asteroidi.

Oggetti di queste dimensioni non destano particolari preoccupazioni: se dovesse entrare in collisione con la Terra, si disintegreterebbero a causa del forte attrito con l'atmosfera.

Tuttavia il monitoraggio dei NEO è molto importante, perché se un asteroide più grande (supponiamo del diametro di un chilometro) colpisse la Terra, le conseguenze potrebbero essere gravissime.

Tanto per fare un esempio, tra le cause della grande estinzione di massa del del Permiano-Triassico, avvenuta 251 milioni di anni fa (si estinsero il 96 % delle specie marine e il 70 % delle specie di vertebrati terrestri) si pensa che sia dovuta all'impatto di un grande asteroide.

Per calcolare il danno provocato da un asteroide di più grosse dimensioni, esiste Down2earth2, un software online in modalità flash che simula le conseguenze di un impatto tra un asteroide e il pianeta Terra.


1) si seleziona la dimensione del meteorite, da 100m ai 15000m
2) si sceglie l'angolo d'impatto, la velocità di caduta, il materiale tra ferro, roccia e ghiaccio.
3) decidiamo su che tipo di superficie dovrà cadere il meteorite.

Completato il tutto avviamo la simulazione dell'impatto del meteorite sulla Terra.

Down2earth sfrutta la cartina mondiale di google per decidere la zona esatta che verrà colpita dal nostro teorico meteorite e subito visualizzerà la grandezza e la profondità del cratere, oltre a dati scientifici interessanti.

Provate anche voi posizionando il cratere d'impatto sull'Italia.

Per approfondire:



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