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CHI HA PAURA DELLA SCIENZA?


Osservate questa immagine. Vi ricordate come da bambini, dai banchi di scuola, sorridevamo al pensiero dei nostri avi medioevali, che portavano con sé un'immagine della Terra limitata nel proprio spazio terracqueo?

Non dimentichiamo che alla fine del 1800 c'era ancora qualcuno che affermava che la Terra fosse piatta, come William Carpenter (1830-1896) che scrisse addirittura un libro sull'argomento "Le 100 prove che la Terra non è una sfera".

Oggi le paure ataviche contro la scienza non sono più legate agli eventi, potremmo dire, geografici e atmosferici (ormai i satelliti hanno fotografato ogni angolo del globo e scrutato ogni angolo nascosto perché le nostre paure ancestrali per l'ignoto possano ancora creare dubbi).

Oggi le paure sono legate più alla biologia (ad esempio organismi geneticamente modificati, operazioni di clonazione, virus letali). E ormai, da qualche settimana, grazie alla complicità di qualche giornalista poco informato, anche alla fisica delle particelle.

L'atomo, di per sé, è sempre stato legato indissolubilmente (a partire dal primo test a Los Alamos) alla potenza distruttiva della "Bomba". Ma per la ricerca sulle particelle fondamentali costituenti la materia (quelle del Cern in cui Carlo Rubbia vinse il Nobel e dove nacque il World Wide Web per intenderci) i fisici non erano mai stati oggetto di sospetti e mai erano apparsi soggetti tanto pericolosi.

Purtroppo il filo che lega le paure ancestrali è sempre lo stesso; cioè la non conoscenza e talvolta l’intenzione a costruire una critica indipendentemente dal rispetto della corretta informazione scientifica.

Poi Internet fa il resto e la paura si diffonde e si amplifica e molti cadono nella rete delle false parole generate con intenti ben lontani dalla verità scientifica.

Come il presunto pericolo fatto trapelare da un paio di signori, Walter L.Wagner e Luis Sancho, un americano e uno spagnolo e che, è bene sottolinearlo, non sono due scienziati. E dopo la loro denuncia alla Corte federale delle Hawaii. Ne parla oggi Giovanni Caprara in un ottimo articolo su Il Corriere dal titolo "Scienza, le paure dalla biologia alla fisica".

Insomma, cambiano solo i mezzi per comunicare le nostre paure inconsce! E oggi YouTube prende il sopravvento sui quadri dipinti a olio che hanno caratterizzato il nostro passato storico.
Il "buco nero" rappresentato in questo filmato ricorda troppo da vicino, per essere un caso, l'immagine mentale dell'enorme baratro contro cui i grandi navigatori dovettero scontrarsi, creato dalle irrazionali paure dei propri compagni di viaggio, mentre salpavano alla ricerca delle nuove terre!
E proprio in questo assurdo filmato (notate il rumore di sottofondo del tipo "scolo di acque reflue" che rende il tutto più ridicolo), pubblicato sul famoso portale di video sharing da un divertito buontempone, in cui le nuove terre, l'ignoto, giocano sempre a favore di leggende che nascono e che caratterizzano un epoca di preoccupante ignoranza scientifica: la nostra!

1 commento

Hanmar ha detto...

Dato che il mio umile blog viene "sacrilegalmente" accostato al vostro nel blog "complottisti. blogspot.com" ne approfitto per farvi un saluto e per inserirvi nei preferiti :D

Saluti
Hanmar