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IL WEB 2.0 E LA RICERCA SCIENTIFICA


Avete mai pensato di utilizzare una delle cosiddette tecnologie ‘web 2.0
(cioè, blog, wiki, youtube, flickr, feeds, google/earth, social-bookmarking, etc..) per un progetto di ricerca scientifica?

All'estero sono strumenti già ampiamente utilizzati, mentre in Italia sono ancora pochi gli sperimentatori di queste nuove tecniche di gestione dell'informazione.

Secondo Bio Info Blog, imparare ad utilizzare queste tecnologie può portare a risultati molto utili, per esempio, pensate ad utilizzare un wiki per descrivere lo stato di ogni progetto, oppure un blog come quello di fungalgenome.org.

L'autore del blog ha preparato alcune diapositive con utili esempi di come alcune tecnologie web 2.0 siano già utilizzate dalla comunità scientifica, é spiegato come usare servizi di social-bookmarking come connotea o citeulike per mantenere una bibliografia in comune per un laboratorio, e troverete anche delle referenze alla fine del talk, per chi volesse approfondire.
Ecco il link: http://genome.imim.es/~giovanni

Altro esempio è Scientific Commons, un sito a cura dell’ Università di St.Gallen (Svizzera), che ha come obiettivo permettere l’accesso a pubblicazioni scientifiche gratuite distribuite dalle varie università e dai centri di ricerca di tutto il mondo.

Si tratta di un progetto immenso: per ora sono stati indicizzati circa 10 milioni di pubblicazioni. E attraverso il motore di ricerca, che rende facile la navigazione all’interno dell’enorme database, è possibile trovare informazioni e link alle relazioni su qualsiasi argomento scientifico.


Per poi fare ulteriore chiarezza nel mare delle nuove applicazioni infotelematiche che dovrebbero aiutare la vita dei ricercatori, segnaliamo “Elementi teorici per la progettazione di social network”, il titolo di un interessante documento, gratuitamente scaricabile dal web, di Gianandrea Giacoma e Davide Casali, rilasciato a fine settembre 2007.

Si tratta di una guida per la progettazione, come indicato dal titolo, ma è sicuramente una lettura utile e costruttiva anche per chi non ha intenzione di progettare un social network ma soltanto di comprenderne in maniera profonda le dinamiche e il funzionamento.

Non aspettatevi un manuale per sviluppatori, il testo nasce proprio con l’intento di distaccarsi dal lato strettamente informatico, e fornisce invece materiale per una chiave di lettura incentrata sui fattori psicologici e sociali.

E’ proprio per questa scelta che può essere una guida preziosa, fornisce quelle riflessioni che spesso vengono traslasciate in fase di progettazione e sviluppo in favore del lato tecnico.

Il soggetto principale dell’analisi sono, infatti, gli utenti, ciò che motiva le loro scelte e i loro comportamenti mentre navigano e utilizzano i social network e il modo in cui utilizzare queste osservazioni per la creazione di un social netwotk efficace.

Il documento, piuttosto sintetico, presenta diverse teorie scientifiche (sia di ambito matematico che provenienti dalle scienze sociali) applicabili ai social network, come ad esempio: la regola dell’1-9-90, il numero di Dunbar, i sei gradi di separazione, e le teorie sulla motivazione (primaria e secondaria, attività intrinsecamente ed estricamente motivate, frustrazione e sublimazione).



Link:

Elementi teorici per la progettazione di social network su:

bzarr.net
scribd.com
slideshare

Gli autori

il blog di Andrea Giacoma
Il blog di Davide Casali


A cura di Claudio Pasqua

1 commento

dalloliogm ha detto...

Un nuovo blog di divulgazione scientifica in italiano, wow!! :)

Grazie per il link e complimenti per l'iniziativa... aggiungerò il link al mio sito.