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MA QUESTA AUTO SI RICARICA MENTRE VA?

Foto di Walter Caputo
"Questa è una delle domande che più spesso i possessori di veicoli elettrici si sentono rivolgere. Non servono conoscenze approfondite delle leggi della Fisica per comprendere l'assurdità di un quesito del genere. (...) è certamente possibile recuperare una parte dell'energia durante le decelerazioni o le discese, ma un veicolo elettrico non può ricaricarsi integralmente grazie al suo stesso movimento! Sarebbe una forma di moto perpetuo, impossibile da realizzare."

Quelle sopra riportate sono parole di Mario Grosso, ingegnere ambientale e Professore al Politecnico di Milano. Per divulgare "la mobilità sostenibile per il XXI secolo" ha scritto: "L'ultima auto a benzina", libro pubblicato da Zanichelli nell'ormai famosa collana "Chiavi di lettura". Purtroppo la mobilità è un problema complesso e non esistono soluzioni semplici. Spesso qualcuno si sveglia al mattino ed è convinto di aver trovato la soluzione. Talvolta è un politico, che non sa niente dell'argomento e non ha trascorso anni a studiarlo, né possiede alcuna esperienza. Potrebbe anche trattarsi di una persona qualunque - che si occupa di tutt'altro nella vita - ma quel mattino ha letto due cose su Google. Google non è una scuola, né un'università e non la sostituisce. Niente può sostituire una laurea specifica ed un'esperienza nel settore, ecco perché dobbiamo necessariamente tornare a consultare gli esperti. Ed ecco perché vi invito a leggere: "L'ultima auto a benzina". Potrete scoprire molte cose interessanti e rivedere completamente le vostre idee sulla mobilità sostenibile.

Ad esempio, sarebbe possibile ricaricare effettivamente un'auto elettrica mentre va, ma occorrerebbero piastre di ricarica wireless disseminate su tutte le strade. Quindi si tratterebbe di sostenere un costo enorme per realizzare nuove infrastrutture. Tuttavia, ci sono molti elementi a favore del motore elettrico: un'efficienza del 90%, invece che del 25% del motore termico (vi rendete conto che sprecate il 75% dell'energia prodotta con la vostra auto?); molto meno rumore prodotto (e quindi un minor inquinamento acustico); meno calore prodotto e ciò significa una parziale soluzione al fenomeno dell'isola di calore urbana (si tratta della maggior temperatura che si rileva nelle grandi città rispetto alle zone circostanti).
Bici comoda per 2 adulti e 2 bambini - Foto di Luigina Pugno

Lo so che ora state pensando al problema delle batterie, ma forse non sapete che una batteria potrebbe garantirvi una percorrenza di circa 200.000 chilometri, prima di dover essere sostituita. Inoltre, a quel punto della vita della batteria, essa avrebbe ancora molte frecce nel suo arco e potrebbe essere riusata in altri ambienti/settori. E per concludere, la fine (definitiva) della batteria non sarebbe comunque una fine, perché si potrebbero estrarre ancora molti elementi utili.

Insomma, non posso continuare oltre, perché altrimenti vi priverei del piacere della lettura e della riflessione. Ma voglio aggiungere un'ultima questione: perché usate la bicicletta solo di domenica? Perché la usate solo come strumento di svago e non come mezzo di trasporto?

Walter Caputo
Divulgatore Scientifico


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