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25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Violenza sulle donne: l'osservatorio sulla violenza ostetrica in Italia ha sostenuto la presenza di 33 donne invitate a rappresentare la #violenzaostetrica. Alla Camera dei Deputati per l'iniziativa #inquantodonna 



1300 donne provenienti da diverse regioni italiane vittime di stupro, stalking, violenza domestica o altre forme di maltrattamento hanno partecipato, questa mattina, all’evento alla Camera dei Deputati di chiusura della settimana di sensibilizzazione contro tutte le forme di violenza di genere indetta dalla Presidente On. Boldrini. Per la prima volta in Italia, accolte anche le madri che hanno vissuto un’esperienza di violenza ostetrica.

La Camera dei Deputati si è tinta di rosa. Per la prima volta, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne, più di 1000 donne, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato a una sessione straordinaria a Montecitorio. Per celebrare questa importante ricorrenza, la Presidente della Camera On. Laura Boldrini ha organizzato #InQuantoDonna, un evento dall’alto impatto emotivo dove le uniche protagoniste sono state le donne. Ad accogliere l’invito a partecipare all’evento, oltre a vittime di stalking, stupro, cyberbullismo, violenze psicologiche e fisiche, per la prima volta, hanno preso parte anche una delegazione di 33 madri e attiviste italiane, tra cui la rappresentanza dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia (OVO Italia), La Goccia Magica e CiaoLapo, per ricordare chi ha vissuto un abuso e/o una violenza verbale o fisica durante l’assistenza al parto.

“Vorrei, innanzitutto, ringraziare la Presidente della Camera On. Laura Boldrini per l’invito a partecipare a #InQuantoDonna, dando l’opportunità a centinaia di donne di ritrovarsi per raccontare le violenze subite e ricordare chi, purtroppo, è stata vittima di una forma di maltrattamento fisico o psicologico. - ha dichiarato avv. Alessandra Battisti, co-fondatrice dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia – Mai come in questo particolare momento storico è importante mantenere alta l’attenzione sulla violenza di genere. Riprendendo una frase della Presidente non bisogna rimanere in silenzio. Sebbene la violenza fisica sia la più facile da riconoscere, ci sono molteplici forme e modalità di abuso ai danni delle donne e dei loro bambini. Tra queste, si inserisce la violenza ostetrica, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come forma di violazione dei diritti umani delle donne che mette a rischio la loro salute mentale e fisica e quella del nascituro e, in casi estremi, anche la vita dopo il parto”.


La violenza ostetrica, infatti, è un fenomeno ancora poco riconosciuto nel nostro Paese. Dalla prima indagine condotta da Doxa per l’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica in Italia è emerso che negli ultimi quattordici anni circa 1 milione di madri italiane sono state vittime di una qualche forma, fisica o psicologica, di violenza ostetrica. Non solo, nel 41% dei casi, vale a dire per 4 donne su 10, l’assistenza al parto è stata ritenuta lesiva della propria dignità e integrità psicofisica.

“L’invito a partecipare alla celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è un importante riconoscimento delle Istituzioni al lavoro che l’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica in Italia sta conducendo per tutelare la dignità e i diritti della madri nel nostro Paese. Perché in Italia non si debba più sentire o leggere di casi di violenza ostetrica, l’Osservatorio si offre di lavorare insieme a Istituzioni e operatori sanitari a un cambiamento reale nell’assistenza alla nascita e alla maternità rispettando quella che è la dignità personale della donna” ha aggiunto Elena Skoko, co-fondatrice e portavoce dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica in Italia.

“Particolare attenzione intendiamo rivolgere inoltre all’abuso verbale e psicologico. Gli operatori, soggetti a carenze organizzative e strutturali, non lavorano in condizioni ottimali. Esperienze di questo tipo sono strettamente correlate a sequele psicologiche che possono minare il benessere psicofisico e la salute mentale sia degli operatori sia della donna, della coppia e del bambino stesso”, osserva la dott.ssa Claudia Ravaldi, medico psichiatra e presidente di CiaoLapo.




VIOLENZA OSTETRICA: I NUMERI DEL FENOMENO IN ITALIA




Il 21% delle madri italiane, il corrispondente di 1 milione di donne, riferisce di aver subito maltrattamenti, fisici o verbali, in occasione del parto. Un’esperienza traumatica che avrebbe spinto il 6% delle donne, negli ultimi 14 anni, a scegliere di non affrontare una seconda gravidanza, provocando di fatto la mancata nascita di circa 20 mila bambini ogni anno nel nostro Paese. Sono i risultati dell’indagine statistica realizzata da Doxa su commissione dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica (OVO Italia) che ha analizzato i diversi aspetti dell’assistenza e dell’esperienza vissuta dalle madri durante il travaglio e il parto. Una donna su tre, (circa 1.350.000 donne), lamenta di essersi sentita seguita solo in parte dall’equipe ed evidenzia carenza di informazioni sull’avvio dell’allattamento. “La gravidanza e il parto sono momenti che se violati mettono in grave difficoltà le madri nel passaggio successivo, ovvero nell’accudimento, attraverso il contatto e l’allattamento del bambino. Ostacolare con informazioni sbagliate, impedire l’allattamento, separando madre e bambino già dai primi istanti di vita, favorire i sostituti del latte materno a danno della salute e dei diritti delle madri e bambini è violenza” spiega Michela Cericco, presidente de La Goccia Magica, associazione di madre peer-to-peer per il sostegno all’allattamento. 

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