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ADDIO CASSINI: BUON VENTO

La sonda Cassini è stata un successo, e ha ottenuto importanti traguardi nella conoscenza del nostro Sistema Solare, e in particolare Saturno e le sue lune. La sua missione è al termine, ma lo sapevamo. Dopo aver realizzato numerose scoperte, la missione con una sequenza di spettacolari tuffi tra gli anelli del gigante gassoso, volge al suo termine previsto oggi 15 Settembre, con una “affondata” finale tra le nubi di Saturno.



La missione Cassini-Huygens, realizzata in collaborazione tra NASA (National Aeronautics and Space Administration), ESA (European Space Agency) e ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ha come scopo lo studio di Saturno e del suo sistema di satelliti e anelli con particolare riguardo al satellite Titano, elemento cardine per la decodifica di alcuni dei processi primari dell’evoluzione di un sistema planetario e in particolare per la comprensione del più complesso tra i pianeti gassosi.

La sonda si compone di due elementi: l’orbiter Cassini della NASA e il lander Huygens dell'ESA.

Partita nell'ottobre del 1997 per raggiungere, dopo un viaggio di sette anni, il sistema di Saturno, Cassini è la prima sonda a essere entrata nell'orbita di Saturno, il 1º luglio 2004 (ore 04:12 GMT) e la quarta ad averlo visitato (prima della Cassini erano già passate la Pioneer 11 e le Voyager 1 e 2).

Il 25 dicembre 2004 il lander Huygens si è separato dall’orbiter e si è diretto verso la principale luna di Saturno, Titano. Il 14 gennaio 2005 Huygens è sceso nell'atmosfera di Titano e durante la corsa ha raccolto dati sull'atmosfera, immagini della superficie, rumori dall'ambiente circostante. Ha toccato il suolo dopo una discesa di 2 h e 30 m e ha poi continuato a trasmettere il suo segnale per altri 30 minuti.

Huygens e Cassini
Tutti i dati raccolti da Huygens nel corso della discesa e dalla superficie di Titano, tra cui quelli dello strumento italiano HASI realizzato da Leonardo, furono trasmessi all’orbiter Cassini per mezzo del sottosistema di comunicazione PDRS (Probe Data Relay Subsystem), realizzato da Thales Alenia Space. Per captare questi dati dal valore inestimabile, l'orbiter puntò la sua antenna ad alto guadagno (HGA) di 4 metri di diametro, anch’essa realizzata da Thales Alenia Space come parte del contributo alla missione da parte dell'agenzia spaziale italiana, verso Titano. Quando Cassini perse il contatto, essendo scivolato sotto l'orizzonte del punto di atterraggio, il lander continuò a trasmettere e i suoi segnali furono captati da grandi telescopi radio sulla terra. Successivamente Cassini diresse nuovamente l'antenna verso la Terra per ritrasmettere i dati registrati. Nel complesso, Huygens trasmise dati per 148 minuti in fase di discesa e per più di tre ore dalla superficie, in un ambiente a -180°C. Per gli scienziati di tutto il mondo, i 474 megabit di dati che includono anche oltre 350 foto, furono una vera "manna dal cielo", e ancora oggi continuano ad essere studiati e analizzati.

La superficie di Titano ha svelato un mondo modellato dalle eruzioni criovulcaniche, oltre che dalle precipitazioni di metano e di altri idrocarburi. Le misurazioni delle proprietà atmosferiche raccolte dallo strumento italiano HASI, realizzato da Leonardo, hanno rivelato un mondo di laghi e mari di metano ed etano allo stato liquido, enormi dune di sabbia, ciottoli di ghiaccio d’acqua e fiumi, un oceano di acqua ricca di ammoniaca al di sotto di un manto superficiale di ghiaccio, nuvole a varie altitudini, un'atmosfera ricca di argon e propilene, e molto altro.

La sonda spaziale internazionale Cassini, inoltre, ha sorvolato Encelado, luna di Saturno sede di un affascinante oceano liquido globale sotto la crosta ghiacciata, transitando nella regione del polo sud a soli 49 chilometri dalla sua superficie. Lo storico avvicinamento era mirato a raccogliere tutte le informazioni possibili dalla nube di particelle ghiacciate che vengono emesse dall’area polare meridionale di Encelado.

Dopo aver realizzato numerose scoperte, la missione con una sequenza di spettacolari tuffi tra gli anelli del gigante gassoso, volge al suo termine previsto il 15 Settembre, con una “affondata” finale tra le nubi di Saturno.

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