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THE FUTURE OF SCIENCE, DIGITAL REVOLUTION: COME CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA?

La pervasiva rivoluzione digitale è uno dei fenomeni più attuali del nostro tempo che determinerà profondi cambiamenti a livello sociale, culturale, medico e scientifico. Ogni fase della nostra vita sta subendo profonde trasformazioni con conseguenze in gran parte inesplorate.



La dodicesima edizione della Conferenza Mondiale "The Future of Science" ha cercato di svelare i segreti dell'era digitale. Dal 22 al 24 settembre, alcuni dei maggiori esperti mondiali si sono riuniti sull'Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia per discutere le questioni più urgenti derivanti da questa rivoluzione.

Durante la prima giornata l’intervento d’esordio è di Alessandro Curioni IBM - vice presidente Europa e direttore delI’IBM Research lab a Zurigo. Introduce il concetto di Cognitive Computing.

Negli ultimi 2 anni si sono prodotti il 90 % dei dati disponibili in rete e la crescita è esponenziale. Ogni giorno ogni persona crea nuovi 1,7 Megabyte di dati e il 93% sono “dark data”, provenienti da video, audio, insomma non strutturati. I sistemi di analisi attuali si basano quindi solo sul 7% della conoscenza e i rischi di prendere decisioni sbagliate in campo medico, business sono elevati, ma ora con il Cognitive Computing realizzato da IBM con la tecnologia Watson  è possibile avere un sistema che apprende lentamente, riconosce il linguaggio naturale nei testi, video, audio e ne condivide risultati. Tralasciando il mondo business basti pensare l’impatto in campo medico grazie alla possibilità di riconoscere i contenuti di migliaia di ricerche disponibili in lettura, tale conoscenza permette di fornire anche ad uno specialista ad inizio carriera l’esperienza attingendo dai risulti di migliaia di cure. Ad esempio Watson ha dimostrato di saper riconoscere da un’immagine un melanoma nel 85% dei casi contro una media umana del 75%. Anche in alcuni ospedali in Italia sono disponibili le prime applicazioni di cognitive computing. 

I prossimi passaggi saranno sostenuti da nuovi tipi di computer basati sul Quantum Computing e sul Neuromorphing computing: le macchine non in sostituzione dell’uomo ma a potenziarlo e già entro il 2020 ci sarà una notevole accellerazione al riguardo.

È intervenuta poi SHEILA JASANOFF Pforzheimer Professor of Science and Technology Studies alla John F. Kennedy School of Government adHarvard per analizzare il ruolo della legge in difesa dell'identità digitale. L'era digitale è un momento di frammentazione e ricombinazione. Tutto quello che facciamo come individui e società lascia tracce nel mondo, tracce virtuali che possono essere raccolte, ricombinate, analizzate e riemesse in giro con modalità sconosciute per la maggior parte di noi. Questa è l'età di informazioni, di nuvole e di big data. Nel regno virtuale, siamo dispersi, come il corpo mitico di Osiride, e tuttavia più riconnessi di prima tramite i nostri avatar in rete. Come difendere la propria identità digitale?. Sheila sostiene che non bisogna attendersi soluzioni degli scienziati né dei giudici troppo conservatori. Quindi chi definirà le regole?

Luisa Spairani

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