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L'EVENTO DIOSSINA 40 ANNI DOPO: QUALI INSEGNAMENTI

I più giovani forse non se lo ricorderanno: ma nel 2016 ricorrono i 40 anni da uno dei più grandi disastri che in Italia interessò l'area di Seveso, evento che ha segnato profondamente i cittadini lombardi ma che ha anche generato esempi di virtuosità della pubblica amministrazione, un dramma sociale e ambientale che ha dato vita ad un percorso di rinascita.

L'incidente, avvenuto il 10 luglio 1976 nell'azienda ICMESA di Meda, che causò la fuoriuscita e la dispersione di una nube della diossina TCDD, una sostanza chimica fra le più tossiche. Il veleno investì una vasta area di terreni dei comuni limitrofi della bassa Brianza, particolarmente quello di Seveso. Il disastro ebbe notevole risonanza pubblica e a livello europeo porta alla creazione della direttiva 82/501/CEE nota anche come direttiva Seveso.









Il convegno ECM (aperto esclusivamente ai medici iscritti) è stato organizzato dall’OMCeO di Monza e Brianza e mira a riportare i risultati degli importanti studi epidemiologici e tossicologici svolti sulla popolazione esposta a TCCD ed approfondire i cambiamenti intercorsi da allora nel rapporto tra ambiente e salute.

Si terrà sabato 14 maggio, presso l’Auditorium del Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, il convegno “L’EVENTO DIOSSINA 40 ANNI DOPO: quali insegnamenti” mirato a fornire una lettura scientifica e sociale di ciò che il disastro dell’ICMESA di Seveso ha rappresentato in campo territoriale, nazionale ed internazionale. Il convegno, patrocinato da FNOMCeO – Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri; dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza; dal Comune di Seveso; dalla FLA – Fondazione Lombardia per l’Ambiente e dalla BCC di Barlassina, si è posto l’obiettivo di illustrare i risultati degli importanti studi epidemiologici e tossicologici svolti nell’arco di questi quattro decenni sulla popolazione esposta e di approfondire i cambiamenti avvenuti nel corso di questi anni nel rapporto tra ambiente e salute, alla luce degli insegnamenti apportati da questa tragica vicenda nella gestione delle emergenze sanitarie, nella prevenzione tecnica dei grandi incidenti industriali, in termini di valutazioni epidemiologiche sulle popolazioni esposte e per quanto concerne le normative nazionali ed europee di prevenzione e sicurezza connesse a sostanze pericolose.

Durante il convegno, dopo i saluti istituzionali di Roberta Chersevani, Presidente FNOMCeO; Carlo Maria Teruzzi, Presidente OMCeO Monza e Brianza; Paolo Butti, Sindaco di Seveso e Matteo Fumagalli, Presidente Fondazione Lombardia per l’Ambiente, prenderà avvio la prima sessione titolata Le attuali conoscenze da indagini e studi sulla popolazione esposta a TCDD moderata da Carlo Maria Teruzzi, Presidente OMCeO Monza e Brianza e Franco Toffoletto, Unità Operativa Medicina del Lavoro – H. Desio. La sessione comprenderà i seguenti interventi: “Impatto dell’Evento e scelte effettuate” a cura di Paolo Mocarelli, già Direttore del Servizio Universitario Medicina di Laboratorio - H. Desio; “Studi epidemiologici di mortalità e di incidenza tumori” a cura di Pietro Alberto Bertazzi, Clinica del Lavoro - Università degli Studi di Milano; “Effetti della diossina sull’uomo” di Paolo Mocarelli e Paolo Brambilla, Docente di Biochimica Clinica Università Milano Bicocca e Direttore del Servizio Universitario Medicina di Laboratorio - H. Desio, “Art.5 Codice di Deontologia Medica Valutazione impatto sanitario (V.I.S.) – Esperienze attuali e prospettive future” a cura di Raimondo Ibba - Presidente OMCeO Cagliari e Referente Comitato Centrale FNOMCeO per Ambiente, Salute e Sviluppo Economico; durante la sessione è previsto anche l’intervento di Sua Eminenza Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo Emerito della Diocesi di Milano, testimone partecipe all’epoca dei fatti.

Il convegno proseguirà nel pomeriggio con la sessione titolata Cosa è cambiato da allora nel rapporto tra ambiente e salute, moderata da Maria Teresa D'Agostino, Consigliere OMCeO Monza e Brianza e Responsabile Commissione Ambiente, Salute e Sviluppo Economico e Guido Feltrin, Unità Operativa Medicina del Lavoro - H. Desio. La sessione si aprirà con l’intervento “Le patologie croniche nella popolazione: dati dell’Agenzia Tutela della Salute delle Brianza” a cura di Luca Cavalieri D’Oro, Servizio di Epidemiologia ATS della Brianza e proseguirà con i seguenti interventi: “Il ruolo dell’epigenoma negli effetti a lungo termine delle esposizioni ambientali” a cura di Ian Marc  Bonapace, Docente di Patologia Generale e Oncologica Molecolare – Università dell’Insubria; “Medici Sentinella sulle malattie di origine ambientale” a cura di Roberto Romizi, Presidente Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia e si concluderà con l’intervento “Direttiva Seveso 3: evoluzione delle norme europee e nazionali per la prevenzione negli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante” a cura di Luca Zucchelli, Regione Lombardia, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile.

L’EVENTO DIOSSINA 40 ANNI DOPO: QUALI INSEGNAMENTI è stato inserito tra le manifestazioni per “Seveso +40. Memoria nel Presente” e mira a far conoscere sia l’importante compito svolto finora dai medici, sia il ruolo che essi continueranno a svolgere in futuro in difesa della salute e delle questioni ambiente correlate, nell’impegno ad informare in modo scientificamente corretto e aggiornato i cittadini e i pazienti.


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