Header Ads


LA RACCOLTA DIFFERENZIATA È STORIA DELL'UMANITÀ

"La storia dei rifiuti è la storia della vicenda dell'umanità intera."

Ecco perché consiglio vivamente di leggere "La raccolta differenziata", edito da Ediesse per la collana Fondamenti. Gli autori sono Daniele Fortini, uno dei massimi esperti italiani di gestione dei rifiuti, e Nadia Ramazzini, giurista. I due ci accompagnano, con maestria, nell'universo dei rifiuti e del riciclaggio, e senza trascurare nessun aspetto.

"La raccolta differenziata" di D. Fortini e N. Ramazzini
"La raccolta differenziata"
Pensare che la raccolta differenziata dei rifiuti sia la soluzione di ogni problema è una pia illusione. Ci rassicura nel continuare ad essere consumatori famelici: che importa quanti rifiuti generiamo, se tanto poi li possiamo riciclare? Ma la raccolta differenziata fa parte di un ciclo industriale ed economico. Che non nasce nelle nostre case, ma molto prima. E che non si esaurisce con noi.

Gli autori ci invitano a non distogliere lo sguardo dal sistema che i nostri rifiuti li riceve, li trasporta, li tratta, li ricicla e li valorizza. Un sistema in cui, le uniche e potentissime lobbies sono quelle criminali legate alle mafie e alla camorra. Di questo sistema gli italiani sanno poco o nulla.

Numerosi sono i gruppi che si attivano a protestare contro una nuova discarica o un nuovo inceneritore, ma difficilmente hanno tutte le informazioni per poter valutare correttamente la situazione. È vero che la tecnica dell'incenerimento è inquinante. Ma bisogna anche comprendere che non si può abbandonare dall'oggi al domani. Il momento in cui non ne avremo più bisogno è ancora molto lontano. E poi, in questo modo si rischia solo di fare gli interessi dei proprietari di inceneritori del Nord Europa. Condannandoci al ruolo di colonia.

Ogni anno l'Italia produce circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e più di 90 milioni di tonnellate di rifiuti speciali. La raccolta dei rifiuti costa circa 4 miliardi di euro all'anno.

Uno dei miti sfatati nel libro riguarda la raccolta porta a porta. La maggior parte di noi lo ritiene il metodo migliore. In realtà, è davvero efficace solo nei piccoli Comuni. Nei centri più grandi, la sua efficienza è quasi inesistente, poiché i costi molto elevati non sono giustificati dai risultati ambientali. Nelle città ad alta densità abitativa, è preferibile la raccolta differenziata stradale.

Gli imballaggi sono il problema più grosso nel trattamento dei rifiuti urbani. Costituiscono il 20 % dei rifiuti prodotti in un anno. Già nell'Atene di Aristotele, i rifiuti più impegnativi di cui liberarsi erano gli imballaggi: anfore, brocche e giare. È naturale pensare che, chi li produce, dovrebbe farsi carico del loro recupero. In effetti, i produttori di imballaggi sono costretti a pagare una tassa. Ma chi paga davvero? Sono i cittadini, quando acquistano il prodotto. Gli stessi cittadini che si accollano anche il resto delle spese, tramite la Tarsu (Tributo amministrativo rifiuti solidi urbani) o la Tari (Tariffa rifiuti).

In Italia bisogna fare i conti anche con certe peculiarità: le 20 Regioni hanno 20 differenti Piani regionali per la gestione dei rifiuti, ed i quasi 9.000 Comuni spesso presentano ognuno un regolamento diverso.

Molto spesso, purtroppo, i piani regionali si basano sulle paure dei politici di dover costruire impianti di smaltimento, che farebbero perdere consensi. Perciò preferiscono fissare obiettivi irraggiungibili, per poi dichiarare sufficienti gli impianti già presenti. È quello che è avvenuto, nel 2007, per la Regione Campania. Il Consiglio regionale approvò una legge, secondo la quale era inutile la costruzione di nuovi impianti. Non solo: erano addirittura superflui quelli esistenti. Nei mesi successivi furono chiuse tutte le discariche della Provincia di Napoli. Ne è risultata la più grave emergenza rifiuti del pianeta Terra.

Il consumo di acqua in bottiglie di plastica è un tipico paradosso italiano. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Italia è al quinto posto per qualità e quantità di acqua potabile. Eppure, siamo i primi al mondo per il consumo pro capite di acque imbottigliate. Pensiamo che la plastica sia interamente riciclabile, ma non è così: il 45 % della plastica che viene riciclata è formata da un mix di sostanze diverse, e questo ne rende il recupero estremamente difficile. Quindi, la maggior parte finisce negli inceneritori.

Il libro tratta di moltissimi altri argomenti, quindi vi invito a leggerlo per scoprirli. Secondo Fortini e Ramazzini "non resta altro da fare che provare concretamente a ridurre la quantità dei rifiuti che produciamo ogni giorno e senza dover chiedere di rinunciare a quote, individuali o collettive, di benessere."


Daniele Fortini, Nadia Ramazzini
La raccolta differenziata
Ediesse Editore, Collana Fondamenti, Sottocollana Cos'è
Roma, gennaio 2015, pagine: 350, prezzo: 15,00 Euro
ISBN: 978-88-230-1935-5           




Nessun commento