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SIDING SPRING: LA COMETA CHE "ACCAREZZERÀ" MARTE

Il nucleo della cometa Siding Spring "sfiorerà" Marte questa sera intorno alle 20:27 (ora italiana) ad una velocità di 56 chilometri al secondo.

Comet siding spring NASA
Il sito NASA dedica all'evento l'intera home page.

Domenica 19 ottobre, la cometa C / 2013 A1, nota anche come cometa Siding Spring, passerà a  una distanza di circa 87.000 miglia (139.500 km) da Marte - meno della metà della distanza tra la Terra e la nostra Luna e meno di un decimo la distanza di ogni cometa conosciuta che si sia avvicinata alla Terra.

Le sonde in  orbita e i roving su Marte, studieranno questo fenomeno per la priva volta nella storia umana.

Comet siding spring NASA



VENTI MINUTI DI TERRORE

Saranno 20 i minuti che lasceranno col fiato sospeso i tecnici della Nasa e dell'Agenzia spaziale europea (Esa) per il pericolo di impatto con i detriti della scia della cometa.
Il periodo di massimo pericolo di impatto con i detriti della sua scia inizierà circa un'ora e mezza dopo e durerà 20 minuti. L'atmosfera marziana, per quanto sottile, dovrebbe invece proteggere i rover Opportunity e Curiosity, che faranno le loro osservazioni dal suolo marziano.

Comet siding spring NASA
Le sonde NASA che osserveranno l'evento

La probabilità che la cometa potesse impattare il pianeta rosso è arrivata ad essere circa 1 su 600. È del tipo non periodico e non sarà mai sufficientemente luminosa da poter essere visibile ad occhio nudo dalla Terra. Tuttavia l'incontro del 19 ottobre rappresenta una novità assoluta. Mai fino ad ora era stato possibile studiare così da vicino una cometa: enormi rocce ghiacciate provenienti dalla nube di Oort, il luogo ai confini del Sistema Solare.
Si tratta della ''culla'' delle comete:  la nube di Oort è infatti una regione sferica ai margini del Sistema Solare ricca di corpi celesti ghiacciati che sembrerebbero essere proprio i resti della formazione del nostro sistema planetario.

L'osservazione della Siding Spring permetterà di conoscere quali sostanze chimiche erano presenti 4,6 miliardi di anni fa durante la nascita del Sistema solare.
E una occasione per studiare meglio l'atmosfera marziana attraverso le perturbazioni generate dalla cometa. Le informazioni saranno raccolte dalle sonde Mars Odissey, Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) e dalla nuova missione Maven, arrivata in orbita a fine settembre.

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